Archivio stagione 2013/2014
Alessio Boni e La Carne del Marmo tra Sassari Cagliari e Carbonia
CeDAC
XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo
Questa è la nostra Stagione / Stagione di Prosa 2013/2014
XXXII Festival La Notte dei Poeti
Tones on the Stones
La Carne del Marmo
Incontro con Michelangelo Buonarroti
con Alessio Boni –
e i danzatori della Compagnia Imperfect Dancers
lunedì 17 e martedì 18 febbraio 2014 – ore 21/ SASSARI – Nuovo Teatro Comunale
* mercoledì 19 febbraio 2014 – ore 20.30/ CAGLIARI – Teatro Massimo*
giovedì 20 febbraio 2014 – ore 21/ CARBONIA – Teatro Centrale
Viaggio nella mente di un genio del Rinascimento con “La Carne del Marmo – Incontro con Michelangelo Buonarroti”: Alessio Boni è il protagonista dell’intrigante spettacolo, diretto da Alessio Pizzech, che debutterà in prima regionale lunedì 17 febbraio alle 21 e (in replica) martedì 18 febbraio sempre alle 21 al Nuovo Teatro Comunale di Sassari per la Stagione di Prosa 2013-14 del CeDAC nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo, per un ritratto dell’artista attraverso le Rime e i Diari.
La tournée nell’Isola proseguirà mercoledì 19 febbraio alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari (in un’anticipazione del XXXII Festival La Notte dei Poeti) per concludersi giovedì 20 febbraio alle 21al Teatro Centrale di Carbonia in un nuovo appuntamento con la Stagione 2013-14 del CeDAC (nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo).
COMUNICATO del 15.02.2014
Vita e segreti d’artista ne “La Carne del Marmo – Incontro con Michelangelo Buonarroti”, affascinante spettacolo multimediale (nato per il Festival TonesOnTheStones 2012) interpretato da Alessio Boni con i danzatori della Compagnia Imperfect Dancers, per la regia di Alessio Pizzech in cartellone lunedì 17 febbraio alle 21 e, in replica, martedì 18 febbraio sempre alle 21 al Nuovo Teatro Comunale di Sassari per la Stagione di Prosa 2013-14 del CeDAC nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo.
La pièce multimediale – impreziosita dagli inserti video di Giacomo Verde e dalla colonna sonora di Dario Arcidiacono – dopo il debutto nel capoluogo turritano sarà in scena mercoledì 19 febbraio alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari (in un’anticipazione del XXXII Festival La Notte dei Poeti); e chiuderà la tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC giovedì 20 febbraio alle 21 al Teatro Centrale di Carbonia in un felice intreccio di parole, suoni e visioni.
L’arte sublime di Michelangelo Buonarroti – spirito irrequieto e ribelle, spregiudicato quanto temerario nel proporre la sua interpretazione dei dogmi della fede e nel rivendicare la propria libertà d’espressione e d’invenzione – è il frutto di una consapevolezza profonda del ruolo dell’artista nella società, della forza comunicativa del segno e della forma nel definire un immaginario.
Ammirato e (forse) temuto dai contemporanei – perfino dalla committenza – per la sua capacità di svelare e mettere a nudo aspetti inconsueti nel dialogo tra l’umano e il divino, vulcanico talento immerso in una molteplicità di progetti non sempre portati a termine, l’artista simbolo del Rinascimento nasconde un animo tormentato, tra il fuoco dell’ispirazione e i desideri e gli istinti della carne.
Il suo precoce talento – già apprezzato dal Ghirlandaio – lo conduce adolescente fino alla corte dei Medici, dove conosce e frequenta l’ambiente neoplatonico – dal Poliziano a Marsilio Ficino e Pico della Mirandola – e studia i capolavori del passato, insieme all’anatomia. Nella sua esistenza movimentata – tra fughe a Bologna e poi a Roma nella generale instabilità politica – Michelangelo crea opere immortali, trae dal marmo sculture meravigliose come la Pietà e il David, l’imponente Mosè ma anche le forme incompiute, e in un certo modo modernissime, dei Prigioni e della Pietà Rondanini.
Il sentimento struggente della bellezza, la coscienza della durata effimera della giovinezza e dell’inesorabilità della vecchiaia, l’idea della decadenza e della morte affiorano (insieme al malcontento dell’artista per ‘incongruità dei compensi) dalle righe dei diari e dalle lettere, documenti preziosi per indagare la mente del maestro, ma anche la dimensione più concreta del quotidiano, in una curiosa interferenza tra le comuni faccende d’ogni giorno e la ricerca della perfezione. Nei Sonetti – quelli scelti per l’inedito Canzoniere dedicato a Vittoria Colonna e i numerosi altri – è centrale il tema dell’eros tra passione e rimpianto, desiderio, nostalgia e ricordi: la sensualità dei corpi evocata nella pittura e nella scultura, in cui il marmo si fa carne, è descritta in versi di un’immediatezza che non lascia adito a dubbi, di un’aspra e commovente verità.
Genio eclettico – scultore e pittore, architetto, scrittore e poeta – Michelangelo affida alla carta intimi e inconfessati segreti, e il lato oscuro della sua personalità: “La Carne del Marmo – Incontro con Michelangelo Buonarroti” rappresenta quindi una sorta di (auto)ritratto del maestro toscano, tra luci e ombre, nel contrasto tra umana, anzi umanissima fragilità e quell’insolita determinazione nel sostenere la propria visione d’artista. Intellettuale engagé, per nulla appagato da applausi e riconoscimenti, il Buonarroti rivendica l’indipendenza e insieme l’autorità del pittore e dello scultore, nonché dell’architetto nel forgiare la propria opera oltre i canoni e le regole, ma pure le consuetudini: è il potere rigenerante dell’arte, quel sacro fuoco che la fa viva e immersa nel presente, in un’accesa dialettica con il passato, e preconizzatrice del futuro.
Alessio Boni dà voce alle idee e alle emozioni – in prosa e in versi – di uno dei sommi artisti di tutti i tempi; e ne racconta il legame con la materia e gli strumenti della sua arte, e in particolare la nivea pietra calcarea da cui sapientemente “libera” le forme prigioniere, eliminando il superfluo fino a rivelare l’essenza dell’opera imprigionata nella roccia. L’Incontro con Michelangelo Buonarroti non si ferma all’apparenza, alla seduzione dell’intelligenza e alla ricchezza e varietà della scrittura poetica, dagli impervi madrigali all’eros dei sonetti: “La Carne del Marmo” affronta il nodo segreto di una non dichiarata, contraddittoria e sofferta omosessualità, tra legami segreti e ricatti del cuore.
La vita non inficia l’arte, né il contrario: la sensibilità dell’artista verso la bellezza e l’armonia (che è anche, specialmente nella sfera neoplatonica, riflesso del divino) ne acuisce la consapevolezza della natura transeunte delle cose, della fugacità di ogni sentimento di felicità; e la natura tutta terrena del desiderio di quella stessa bellezza incarnata, e ancor più la percezione del dolore, si indovinano trasfigurate in opere vibranti di pathos. Tra le coreografie di Walter Matteini interpretate da Samuele De Luca e Julio Cesar Quintanilla della Compagnia Imperfect Dancers, su una materia sonora che suggerisce l’eco dell’atelier dello scultore e tra i riflessi delle immagini dei suoi capolavori, Alessio Boni scava nell’anima di Michelangelo per restituire per illuminazioni e intuizioni frammenti di verità sull’artista e sull’uomo. Le pagine del diario e i versi s’inseriscono nell’ordito dei raccordi drammaturgici curati da Gianmaria Cervo, che permettono di inseguire il filo delle riflessioni e il sentire dell’autore; i costumi sono di Valerio Maggioni, mentre il disegno luci, essenziale per una drammaturgia evocativa che mostra i cangianti stati d’animo, è di Nevio Cavina.
Indagine su un genio, sulle tracce della sua scrittura, tra istanti di poesia e una lucida, e amara analisi della realtà, lo spettacolo riscopre il segreto de “La Carne del Marmo”, quel virtuosismo (amato da Rodin) che fa palpitante di vita una scultura di pietra.
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INFO & PREZZI:
In tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per la stagione di Prosa 2013-14, “La Carne del Marmo – Incontro con Michelangelo Buonarroti” (lunedì 17 e martedì 18 febbraio alle 21 – in prima regionale – al Nuovo Teatro Comunale di Sassari e ancora giovedì 20 febbraio alle 21al Teatro Centrale di Carbonia) sbarca mercoledì 19 febbraio alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari per un evento speciale nel segno del teatro e delle scritture in versi, preludio (invernale) al XXXII Festival La Notte dei Poeti previsto per la prossima estate a Nora.
SASSARI
Nuovo Teatro Comunale – 17>18 febbraio alle 21
Carnet per 5 spettacoli
Biglietti
primi posti: intero €18 – ridotto €15
secondi posti: intero €15 – ridotto €13
* tariffe scontate Arci, Endas, Cral aziendali, Carta giovani, Over 65
info: 339 1560328 – circuitoteatralesardo@gmail.com – www.cedacsardegna.it
CAGLIARI – XXXII Festival La Notte dei Poeti/
Teatro Massimo – mercoledì 19 febbraio alle 20.30
Biglietti (posto unico): intero 20 euro – ridotto 15 euro (per abbonati CeDAC e under 25)
info: cedac@cedacsardegna.it
CARBONIA
Teatro Centrale – giovedì 20 febbraio ore 21
Carnet da 5 spettacoli
primo settore: intero euro 65 – ridotto euro 60
secondo settore e galleria intero euro 60 – ridotto euro 50
terzo settore intero euro 45 – ridotto euro 30
Biglietti
primo settore: intero €17 – ridotto €15
secondo settore e galleria: intero €15 – ridotto €13
terzo settore: €10
info: tel: 328 1719747 – 0781 671228
per l’Ufficio Stampa del CeDAC/ Sardegna:
Anna Brotzu – cell. 328.6923069 – cedac.uffstampa@gmail.com
SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Tones on the Stones
La Carne del Marmo
Incontro con Michelangelo Buonarroti
con Alessio Boni
e i danzatori della Compagnia Imperfect Dancers
(Samuele De Luca e Julio Cesar Quintanilla)
raccordi drammaturgici Gianmaria Cervo
coreografie Walter Matteini
video Giacomo Verde
musiche Dario Arcidiacono
luci Nevio Cavina
costumi Valerio Maggioni
ideazione e regia di Alessio Pizzech
Produzione Festival TonesOnTheStones 2012
“Non ha l’ottimo artista alcun concetto
Ch’un marmo solo in sé non circoscriva
Col suo superchio, e solo a quello arriva
La man che ubbidisce all’intelletto”
Lo spettacolo
“La Carne del Marmo” esplora il mondo e l’immaginario di Michelangelo Buonarroti ed il suo rapporto intimo con la materia da cui scaturisce l’opera d’arte.
Nel dar voce all’artista e all’uomo, costruendo un percorso drammaturgico tra i sonetti di Michelangelo, lo spettacolo permette di visitare i luoghi più segreti dell’anima di questo genio dell’arte, del suo rapporto con la carne, con la bellezza, con il passare del tempo ed il rapporto con l’amore trasgressivo; aspetto quest’ultimo assolutamente nevralgico. La propria condizione di omosessuale (aspetto sottolineato dalla critica più recente) pone Michelangelo in una posizione di isolamento di cui egli si fa portatore con le sue stesse parole; questo artista così novecentesco si scontra con il sistema valoriale del mondo che gli sta attorno ed il suo fermento creativo lo racconta totalmente.
Attraverso l’interpretazione di Alessio Boni il pensiero dell’artista si intreccia con un viaggio musicale creato dal compositore Dario Arcidiacono. Musica e parole parlano del Fuoco e della sua simbologia, del fabbro ( l’artefice, l’artista ) che si lega alla centralità dell’Occhio che vede, dell’immagine che come elemento materiale che suscita la “rêverie artistica” e poi Dio, la fede, il peccato e l’anima immortale. Questi aspetti del mondo oscuro di Michelangelo si incontrano, in un gioco tra musica e parole con la centralità dell’amore, dell’amato e dell’amante in uno struggimento continuo che si scontra appunto con la bruttezza, la vecchiaia e la morte. Le immagini delle opere di Michelangelo vengono sezionate, scomposte, per cogliervi e sottolineare gli elementi corrispettivi al racconto, dall’artista visuale Giacomo Verde che ripercorre così il passaggio dalla materia grezza del marmo alla statua.
Ne “La Carne del Marmo” viene pure evocato il lavoro degli strumenti; oggetti/testimoni che secondo la tecnica michelangiolesca lavorano la pelle del marmo dando quello straordinario senso del movimento e della tridimensionalità dell’immagine. Una tridimensionalità che avvolgerà la voce narrante origine e punto di arrivo di tutto il racconto scenico. Le coreografie di Walter Matteini affidate ai corpi di due giovani danzatori rievocheranno la sensualità dei corpi maschili del Buonarroti per sondare così quel limite tra corpo ed evocazione di esso, tra pelle e superficie marmorea, tra muscolo e venatura della materia grezza. Un viaggio estetico attraverso le arti della scena che riconduce ad una bellezza ideale, antica che in Michelangelo diventa atto di rivendicazione della propria originalità di fronte la mondo ; l’artista afferma la propria condizione che si consuma nel rapporto carnale con il marmo. Musica, danza, arti visive, parola si rincorrono a cercare echi del mondo interiore del Genio fiorentino; e quella poesia del lavoro umano, dello sforzo artigiano di “dare forma” diventano epopea e monito per il nostro presente meccanicistico e materialista. Un incontro artistico che vuole restituire sacralità alla materia informe che prende forma e che diventa personaggio dialogante: la pietra informe che in sé già conserva la Vita.