/ Archivio stagione 2014/2015

“Penso che un sogno così…” – Giuseppe Fiorello nell’Isola tra Sassari e Cagliari

CeDAC
XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo
La Grande Prosa al Teatro Massimo
Stagione 2014/2015
GIU” LA MASCHERA!

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Nuovo Teatro e IBLA Film

Penso che un sogno così…

di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni

SASSARI / Nuovo Teatro Comunale – lunedì 2 marzo – ore 21
(spettacolo fuori abbonamento)

CAGLIARI / Teatro Massimo – da mercoledì 4 a domenica 8 marzo
mercoledì 4 marzo 2015 – ore 20.30 – turno A
giovedì 5 marzo 2015 – ore 20.30 – turno B
venerdì 6 marzo – ore 20.30 – turno C
sabato 7 marzo 2015 – ore 20.30 – turno D
domenica 8 marzo 2015 – ore 19.00 – turno E

OLTRE LA SCENA/ gli attori raccontano… venerdì 6 marzo – ore 17.30: Giuseppe Fiorello incontra il pubblico alla MEM/Mediateca del Mediterraneo di Cagliari – coordina Walter Porcedda – INGRESSO LIBERO (fino ad esaurimento posti)

COMUNICATO del 28.02.2015

Si alza il sipario su “Penso che un sogno così…” lo spettacolo scritto (insieme a Vittorio Moroni) e interpretato da Giuseppe Fiorello, protagonista sulla scena di un ideale viaggio nella Sicilia – e nell”Italia – degli anni Cinquanta e Sessanta tra l”eco delle canzoni di Domenico Modugno e i ricordi di un”infanzia e un”adolescenza vissute in seno a una famiglia vivace e numerosa, all”ombra della ricca cultura e delle contraddizioni del Meridione. Un”intrigante performance tra parole e note, un tuffo all”indietro nel tempo, sul filo della memoria, tra l”età dell”innocenza e la nascente consapevolezza del mondo, tra sogni e speranze, storie buffe e divertenti ed altre venate d”amarezza – sulla colonna sonora eseguita dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma – con la sapiente regia di Giampiero Solari.

In tournée nell”Isola – sotto le insegne del CeDAC nell”ambito del XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo – “Penso che un sogno così…” debutterà in prima regionale lunedì 2 marzo alle 21 al Nuovo Teatro Comunale di Sassari (data unica – fuori abbonamento) per approdare da mercoledì 4 a domenica 8 marzo al Teatro Massimo di Cagliari per la Stagione 2014-15 de La Grande Prosa al Teatro Massimo firmata CeDAC (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, per i turni A, B, C e D e la domenica alle 19 per il Turno E).

Per la rassegna “Oltre la Scena/ gli attori raccontano…” Giuseppe Fiorello incontrerà il pubblico venerdì 6 marzo alle 17.30 alla MEM/ Mediateca del Mediterraneo di Cagliari (in via Mameli 164) – coordinerà il giornalista e critico de La Nuova Sardegna Walter Porcedda (ingresso libero – fino ad esaurimento posti)

Tra curiosi personaggi e incontri indimenticabili, spicca nel diario di una giovinezza catanese l”immagine del padre di Fiorello, appassionato di Modugno, del quale amava interpretare le canzoni, imitandone anche lo stile e i gesti: un uomo dall”animo e dal talento d”artista, che avrebbe voluto e forse potuto spiccare il volo dalla sua Sicilia, e inseguire il successo, ma troppo legato alla sua terra d”origine e alla famiglia, per abbandonarle in cerca di un”incerta fortuna. “Penso che un sogno così…” è quindi anche la storia di due destini paralleli, quello del cantante e attore di Polignano a Mare, che sarebbe diventato “Mr Volare” e quello di un giovane siciliano che, come lui, faceva le serenate sotto le finestre delle belle di turno e amava cantare e recitare, e il cui sogno si è poi realizzato in parte attraverso i figli, a cui aveva insegnato ad amare la musica e l”arte.

In una sorta di montaggio cinematografico, evocati dalle parole, affiorano frammenti di un passato recente, vicende e volti di una Sicilia affascinante e solare ma anche infida e pericolosa, un”isola meravigliosa dal clima mite – specialmente lungo le coste – ricca di cultura e di storia, e di tradizioni popolari, patria di miti e leggende ma anche ferita da speculazioni e prigioniera della criminalità organizzata e dei legami tra questa e il potere, e quindi specchio fedele dell”Italia di ieri e di oggi. L”esplosione del boom economico, il miraggio del progresso e del benessere e lo spirito di rinascita dopo la duplice tragedia delle due guerre mondiali nutrono le speranze e le ambizioni dei giovani del Sud, e non solo: paese di eroi, navigatori e poeti, l”Italia si riscopre anche patria del (bel)canto anche grazie al diffondersi della televisione e al successo di manifestazioni come il Festival di Sanremo, sulla cui ribalta nel 1958 trionferà proprio Domenico Modugno con “Nel blu dipinto di blu”.

Fotografia di un mondo ormai (quasi) dimenticato “Penso che un sogno così…” è anche un ritorno all”età dell”innocenza, quanto tutto sembrava possibile e agli occhi ingenui ma attenti di un bambino l”universo era colmo di meraviglia e di stupore: lo spettacolo prodotto dal Nuovo Teatro di Marco Balsamo e IBLA Film, con scenografie di Patrizia Bocconi, regia video di Cristina Redini e disegno luci di Alberto Negri, è insieme un privato amarcord e un variopinto affresco dell”Italia del boom, con la magia delle canzoni di Domenico Modugno, cantore dei sentimenti e delle passioni ma anche delle ingiustizie e delle contraddizioni della società – anche in virtù delle preziose collaborazioni con poeti come Salvatore Quasimodo e Pier Paolo Pasolini, autore del testo di “Che cosa sono le nuvole”.

Protagonista sotto i riflettori, Giuseppe Fiorello è a sua volta interprete sensibile e attento alle questioni scottanti del presente, e del recente passato del Balpaese – in forma realistica o allegorica, con film come “Terraferma” di Emanuele Crialese e “Magnifica presenza” di Ferzan Özpetek e, sul piccolo schermo, tra gli altri, “La guerra è finita” e “Il cuore nel pozzo”, “Lo scandalo della Banca Romana” e “Il sorteggio” di Campiotti, “L”oro di Scampia” e “L”angelo di Sarajevo”, fino a “Mille volte addio” di Fiorella Infascelli, girato sull”Isola de L”Asinara, in cui veste i panni di Paolo Borsellino (“recluso” volontariamente, in stretto isolamento, insieme a Giovanni Falcone, per ragioni di sicurezza durante la preparazione del maxiprocesso antimafia). Sempre per la televisione, da segnalare il grande successo della fiction “Volare – La grande storia di Domenico Modugno”, per la regia di Riccardo Milani, che sembra quasi idealmente anticipare l”idea di un viaggio in Sicilia al suono delle canzoni del grande cantautore pugliese.

CONTATTI: per l”Ufficio Stampa del CeDAC/ Sardegna:

Anna Brotzu – casino cell. 328.6923069 – cedac.uffstampa@gmail.com

INFO & PREZZI

SASSARI/ Nuovo Teatro Comunale

PENSO CHE UN SOGNO COSI”... di e con Giuseppe Fiorello

*** spettacolo fuori abbonamento

biglietti per abbonati:

platea primi posti: intero € 16 – ridotto € 14

platea secondi posti e galleria: intero € 14 – ridotto € 10

per studenti ersu: € 8

biglietti per tutti gli altri:

platea primi posti: intero € 23 € – ridotto € 20

platea secondi posti e galleria: intero € 20 € – ridotto € 16

info: cell. 3391560328 – circuitoteatralesardo@gmail.comwww.cedacsardegna.it

CAGLIARI / Teatro Massimo

biglietti serali

primo settore: intero 32 – ridotto 25

secondo settore: intero 27 – ridotto 20

loggione: intero 15 – ridotto 10

biglietto studenti universitari: 6 euro (con tagliando ERSU)

La biglietteria del Teatro Massimo (ingresso in via De Magistris 12) sarà aperta nelle sere di spettacolo a partire dalle 17. INFO: cell. 39 345.4894565 – biglietteria@cedacsardegna.it

info: cedac@cedacsardegna.itwww.cedacsardegna.it

SCHEDA DELLO SPETTACOLO

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Nuovo Teatro di Marco Balsamo e IBLA Film

Penso che un sogno così…

di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni

con Giuseppe Fiorello

musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma

scene Patrizia Bocconi

regia video Cristina Redini

disegno luci Alberto Negri

regia Giampiero Solari

Lo spettacolo

Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili.

Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi.

Giuseppe Fiorello

Il protagonista

Giuseppe Fiorello

Nasce a Catania il 12 marzo 1969, dopo gli studi da inizio alla sua carriera lavorando e formandosi artisticamente nei villaggi turistici in veste prima di tecnico luci e suono, poi come animatore mini club ed infine diventa responsabile del settore intrattenimento e spettacoli, scrive e interpreta i cabaret dando così una svolta alla sua carriera.

Da lì intorno al 1994 viene chiamato a far parte del gruppo di Radio Deejay; sarà il primo a dare voce a Radio Capital network del gruppo di Claudio Cecchetto, poi al fianco di Marco Baldini, Luca Laurenti e Amadeus lavorerà in un programma radiofonico dal titolo Baldini Ama Laurenti, divertendosi a dar voce a personaggi di pura invenzione o di ispirazione politica e non solo.

Nel 1997, l”incontro con lo scrittore Niccolò Ammanniti lo porta a debuttare come attore al cinema con il film “L”ultimo capodanno” per la regia di Marco Risi; nello stesso anno, Carlo Verdone lo nota e gli propone di duettare nel film “C”era un cinese in coma”; e nello stesso anno, arriva il terzo film per il cinema, “I Fetentoni”, per la regia di Alessandro Di Robilant.

Successivamente dà inizio ad una lunga serie di fiction tv tutte targate Rai, tra cui: “Salvo D”Acquisto” (regia di Alberto Sironi), “Brancaccio” (regia di Gianfranco Albano), “La Guerra è finita” ( regia di Lodovico Gasparini), “L”uomo sbagliato” (regia di Stefano Reali), “Il grande Torino” (regia di Claudio Bonivento), “Il cuore nel pozzo” (diretta da Alberto Negrin) “Il bambino sull”acqua” (diretta da Paolo Bianchini), “Joe Petrosino” (per la regia di Alfredo Peyretti).

A questo punto anche il teatro si affaccia nella vita professionale di Giuseppe Fiorello, ed ecco il debutto al fianco di Alessandro Gassmann in “Delitto per Delitto”, regia di Alessandro Benvenuti.

Nel 2007 torna in tv, dove è protagonista di “Giuseppe Moscati” di Giacomo Campiotti, miniserie sulla vita del Santo Giuseppe Moscati, a cui fanno seguito il film tv “La vita rubata” di Graziano Diana, e la miniserie “Il bambino della domenica” di Maurizio Zaccaro, entrambi in onda nel 2008, quest”ultima nata da un”idea dello stesso attore.

Continua così l”inarrestabile collana di personaggi e storie in onda sulla Rai, consolidando anche un rapporto di grande collaborazione con la rete ammiraglia, che corrisponde anche a una sorta di coerenza e continuità artistica.

Nel 2010, infatti, Giuseppe Fiorello è nuovamente su Rai Uno con varie fiction: “Lo scandalo della Banca Romana”; “Il sorteggio”, film televisivo presentato in anteprima nazionale al Roma Fiction Fest di quell”anno, e “La leggenda del bandito e del campione”, in cui interpreta il ruolo del bandito di Sante Pollastri, etc…

Oltre alla tv, ma con meno frequenza, torna a presentarsi il cinema, con importanti occasioni di collaborazione con grandi registi, tra questi ricordiamo, “Galantuomini” per la regia di Edoardo Winspeare, “Baarìa” di Giuseppe Tornatore e “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek.

Ancora in televisione porta sullo schermo un tema scottante come quello dei padri separati: la miniserie si intitola “Sarò sempre tuo padre”, riscuote un enorme successo con oltre 8 milioni di telespettatori nella seconda puntata. Nel 2011 invece è nel film “Terraferma” di Emanuele Crialese, film che lo porterà alla 68a Mostra del Cinema di Venezia.

Per i 150 anni dell”Unità d”Italia Giuseppe Fiorello produce – insieme al fratello Rosario – un cortometraggio dal titolo “Domani”, per la regia di Giovanni Bufalini.

Arriva finalmente sul set di “Volare”, film in due puntate che racconta la vita di Domenico Modugno per la regia di Riccardo Milani: la miniserie ha affascinato un numero impressionante di telespettatori, oltre 11milioni, una cifra che non si registrava dal 2005.

Finisce il 2012 ed inizia il 2013 con due partecipazioni al cinema, la prima è “Se Chiudo Gli Occhi Non Sono Più Qui”, film diretto da Vittorio Moroni e “Benvenuto Presidente” di Riccardo Milani con Claudio Bisio. Il 2014 è l’anno del grande successo del tv movie “L’oro di Scampia”.