Teatro Comunale di Sassari

13 marzo ore 20.30

Durata: 1 ora e 10 minuti senza intervallo

BIGLIETTI: 

Platea intero: € 30

Platea ridotto: € 25

Platea fuori sede: € 20

Galleria intero: € 25

Galleria ridotto: € 20

Galleria fuori sede: € 15

Studenti: € 15

Loggione intero: € 15

Loggione studenti: € 10

Musica: Sergej Prokof’ev

Libretto: Nikolaj Volkov

Coreografia: Leo Mujić
Drammaturgia e assistente alla coreografia: Bálint Rauscher

Scenografia: Stefano Katunar
Costumi: Manuela Paladin Šabanović
Disegno Luci: Aleksandar Čavlek

Ruoli:

ELLA, Cenerentola: Yurika Kimura
JOHN, principe: Leonard Cela
CINDY, madre e fata madrina: Marta Kanazir
ZORICA, sorellastra: Marta Voinea Čavrak
LJUBICA, sorellastra: Tea Rušin
MILOSIJA, matrigna: Ksenija Duran Krutova
DR. VANJA, padre: Ali Tabbouch
MAESTRO DI CERIMONIE: Isabelle Zabot
BAMBINO CON LE ARANCE: Giovanni Liverani

E con

Ensemble del Balletto del Teatro Nazionale Croato Ivan pl Zajc

Teatro Nazionale Croato Ivan pl. Zajc , Rijeka

Questa nuova produzione del balletto con le coreografie di Leo Mujić per la compagnia di Fiume, rilegge uno dei classici del balletto tra i più amati, attraverso una lente senza tempo, che non vede Cenerentola solo come un personaggio fantastico, ma anche come una giovane donna resiliente e determinata, capace di plasmare attivamente il proprio destino.

Attraverso il linguaggio coreografico distintivo di Mujić, che fonde perfettamente i codici neoclassici con una ricca fisicità e sfumature emotive, questa meravigliosa storia acquisisce una nuova attualità, trasmettendo un messaggio più complesso.

La Cenerentola di Leo Mujić rappresenta pienamente l’essenza della visione artistica del Teatro di Rijeka, dove il patrimonio classico incontra l’espressione contemporanea e dove la danza diventa uno spazio di riflessione, immaginazione e emancipazione.

 

***

 

Dubravka Vrgoč, sovrintendente del Teatro Nazionale Croato Ivan pl Zajc

Il balletto, la cui musica è stata composta dal grande compositore russo Sergej Prokof’ev e che per decenni ha entusiasmato il pubblico sui più grandi palcoscenici teatrali del mondo, debuttò in prima assoluta il 21 novembre 1945 al Teatro Bol’šoj di Mosca. All’epoca, la coreografia era firmata da Rostislav Zacharov, mentre la celebre ballerina Galina Ulanova interpretava il ruolo principale.

La fiaba popolare, che insieme ad altre come “Il gatto con gli stivali”, “Cappuccetto rosso”, “La bella addormentata”, “Pollicina” e “Barbablù”, fu scritta (o meglio, rielaborata dalla tradizione orale) alla fine del XVII secolo dal classico autore francese Charles Perrault, è diventata negli ultimi 80 anni fonte di ispirazione per le più svariate interpretazioni coreografiche, da quelle classiche a quelle contemporanee. Tutte, con eguale passione, hanno raccontato a passi di danza la storia della povera orfanella, della sua matrigna crudele, delle sorellastre capricciose e arroganti, e del padre impotente.

Cosa ci attrae oggi, nella prospettiva di un’epoca catastrofica alla quale stiamo assistendo, e in una realtà traumatica che viviamo, a quella fiaba antica in cui una buona fata aiuta una ragazza sfortunata, che fuggendo da un ballo al quale non era nemmeno invitata, perde una scarpetta di vetro che permetterà al principe incantato di trovarla nella cucina impolverata dove era stata rinchiusa dalla matrigna gelosa?
Esistono ancora oggi buone fate, carrozze dorate, scarpette di cristallo, principi bellissimi? Oppure viviamo solo in un mondo di matrigne malvagie e padri impotenti, un mondo da cui non potremo mai e poi mai fuggire?

Il coreografo Leo Mujić ricostruisce la fiaba danzata sulla musica di Sergej Prokof’ev, rendendola riconoscibile al nostro tempo, soprattutto per quel pubblico che sogna ancora castelli e principi per riuscire a sopportare più facilmente una realtà insopportabile. I passi di danza che immagina e che poi rappresenta sul palcoscenico attraverso il corpo di ballo indicano chiaramente il percorso che la fiaba ha compiuto da

Perrault fino ai giorni nostri. È un cammino le cui direzioni sono tracciate dalla musica di Prokof’ev, e ai cui bivi lo spettatore si ferma per scegliere in quale direzione proseguire. Ma i segnali stradali qui sono quasi superflui o semplicemente accessori, poiché si sa già in anticipo dove conduce la fiaba e come finirà.

Questa nuova produzione del balletto per la compagnia di Fiume, rilegge questo classico tra i più amati attraverso una lente senza tempo, che non vede Cenerentola solo come un personaggio fantastico, ma anche come una giovane donna resiliente e determinata, capace di plasmare attivamente il proprio destino.

Attraverso il linguaggio coreografico distintivo di Mujić, che fonde perfettamente i codici neoclassici con una ricca fisicità e sfumature emotive, questa meravigliosa storia acquisisce una nuova attualità, trasmettendo un messaggio più complesso.

La Cenerentola di Leo Mujić rappresenta pienamente l’essenza della visione artistica del Teatro di Rijeka, dove il patrimonio classico incontra l’espressione contemporanea e dove la danza diventa uno spazio di riflessione, immaginazione e emancipazione.

 

Bálint Rauscher, drammaturgo e assistente coreografico

La fiaba di Cenerentola, con i suoi temi di trasformazione, resilienza e trionfo della bontà su tutto, continua ancora oggi ad affascinare il pubblico in tutto il mondo.
Sebbene la storia stessa affondi le radici nella tradizione popolare, la nostra produzione moderna di Cenerentola integra elementi contemporanei, aprendo l’opera a nuovi spettatori.
Invece di una semplice messa in scena della fiaba, abbiamo scelto di rappresentare ogni personaggio attraverso la lente della crescita personale e dell’auto-scoperta, affrontando concetti contemporanei di identità e il valore che attribuiamo a noi stessi.

Questa rilettura esplorerà nuove modalità di mettere in scena Cenerentola, avvicinandosi in modo innovativo al movimento e alla drammaturgia.
Tali novità infondono nuova vita al balletto, garantendone la freschezza e la dinamicità nel mondo attuale della danza contemporanea.