con Sergio Bernal

coreografie Ricardo Cue

produzione Sergio Bernal Dance Company

Spettacolo commissionato dal Winter International Arts Festival di Jurij Bašmet a Sochi nel 2018.

A Night with Sergio Bernal è uno spettacolo che sprigiona quello che Federico Garcia Lorca chiamò “duende”, un fascino ammaliatore talvolta venato di tristezza e inquietudine, dettato non soltanto dalla straordinarietà dei suoi protagonisti, ma da una coreografia che combina la danza tradizionale spagnola, con i suoi ritmi di bolero e flamenco e suoni ardenti della “jota” e “sevillana”, con un repertorio neoclassico.

Il protagonista dichiara

La compagnia si chiama Sergio Bernal Ballet Español. Io sono il direttore artistico insieme a Ricardo Cue che porta tutta la sua professionalità e competenza acquisite negli anni di carriera accanto a grandi personalità, e fra queste Martha Graham. La sua grande esperienza insieme alla mia, piccola e ancor breve ma piena di passione, credo sia una bella miscela per portare avanti la compagnia. Penso inoltre quanto sia importante circondarsi di uno staff altamente professionale. Io sono principalmente un interprete, che quindi sta in scena, ma dietro di me devono esserci persone che mi appoggiano e mi aiutano a realizzare tutto questo.

Biografia

Sergio Bernal Alonso , ballerino professionista spagnolo, da molti chiamato il Roberto Bolle spagnolo, nasce a Madrid , settembre 1990. All’età di quattro anni sua madre decide di iscrivere sia lui che suo fratello gemello ai corsi di flamenco e sevillana, una danza tipica della Siviglia. Da quel momento capsce che il suo destino è la danza. Nel 2002, a undici anni, è ammesso al  Conservatorio Reale di Danza Mariemma di Madrid. In un’intervista afferma che la sua ispirazione è stata il ballerino e attore russo Mikhail Baryshnikov. Con l’obiettivo di diventare come lui infatti decide di dedicarsi  completamente alla danza. Si dedica a molti stili della danza, dal flamenco, al balletto, alla salsa, tutti stili che  richiedono massima conoscenza della danza classica in fatto di tecnica. Da settembre 2016 è il primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna e star mondiale della danza. “Quando danzo mi sento libero, felice, per me la danza è libertà” – afferma.

NOTA

Interessante il significato di “duende” che rimanda direttamente a Federico Garcia Lorca, che a proposito dell’anima del poeta, o della psiche, chiamò il custode di quello spazio il duende— demone, hobgoblin, creatore di dispetti, custode del “mistero, le radici affondate nel fango che tutti conosciamo e tutti ignoriamo”. A differenza della Musa o dell’Angelo, che esistono al di là o al di sopra del poeta, il duende dorme nel profondo del poeta e chiede di essere svegliato e lottato, spesso a caro prezzo. Il principale punto di riferimento di Lorca nell’elaborazione del suo concetto di Duende era la tradizione zingara del “Deep Song”, un predecessore del flamenco. Nella sua famosa conferenza “Teoria e gioco del duende”, tenuta per la prima volta in Argentina nel 1933, cementa la connessione tra il duende e il poeta.