Roberto Demontis, Aldo Cinus, Augusto Marini e Mariano Staffa in dialogo con Michele Boero presentano “Accabadora mito e realtà. Storia e reperti di un movimento”. Premio Alziator 2022. (Isolapalma Edizioni, 2022).

“Da tempo ci domandiamo se il mito, la tradizione, il rituale de s’accabadura siano mai esistiti, questa nostra riflessione vuole portare qualche mattoncino verso l’esistenza di una reale tradizione di facilitazione del trapasso quando questo era particolarmente doloroso e difficile. Allo stato attuale del dibattito appare complesso affermare con certezza assoluta l’esistenza de s’accabadura, ma è difficile pure negarlo. Nel profondo del cuore non credo sia così importante sapere se nel nostro passato sia esistita una simile pratica o se ne sia sempre stato coltivato il mito. Quello che è certo, senza il men che minimo dubbio, è che per oltre venticinque secoli si è favoleggiato sull’esistenza di particolari figure che agevolavano la morte non per cattiveria o per trarne qualche vantaggio, ma solo per misericordiosa pietà al fine di abbreviare la sofferenza peri-mortale.” (Mariano Staffa)

Roberto Demontis, Aldo Cinus, Augusto Marini and Mariano Staffa in dialogue with Michele Boero present “Accabadora myth and reality. History and findings of a movement”. Alziator Prize 2022. (Isolapalma Editions, 2022).

“For some time we have been wondering if the myth, the tradition, the ritual of overlapping ever existed, this reflection of ours wants to bring some bricks towards the existence of a real tradition of facilitating the transition when this was particularly painful and difficult. In the present state of the debate, it is difficult to say with absolute certainty that there is such a thing, but it is also difficult to deny it. Deep down, I don’t think it’s so important to know if such a practice has existed in our past or if the myth has always been cultivated. What is certain, without the slightest doubt, is that for over twenty-five centuries there has been a fable about the existence of particular figures who facilitated death not out of malice or to derive some advantage from it, but only out of merciful piety in order to shorten peri-mortal suffering.” (Mariano Staffa)