Gianluca Pischedda

Alone non e’ un progetto per Violoncello solista: possono essere anche dodici i Violoncelli che prendono parte al gioco della composizione, cercandosi, incastrandosi, plasmandosi tra di loro in cerca di una ideale forma che possa evocare nell’ascoltatore una suggestione felice, a tratti semplicemente serena, a volte malinconica, ma mai triste. E’ un viaggio di poco più di mezz’ora che insegue le note che attraversano anni di esperienza del compositore cagliaritano, ripercorre tutte le stagioni di un’anima che cerca amore, amicizie e sintonie: un momento di intimità che il Violoncellista si concede, scegliendo di stare ‘Alone’ per comunicare il suo mondo. Otto tracce originali ispirate e visionarie che hanno il gusto dell’immediatezza, la semplicità dei piccoli frammenti della quotidianità, dominate dai temi della memoria e degli affetti, che diventano occasioni in cui l’ascoltatore si riconosce e si perde, pervaso da un’incessante schiettezza armonica e melodica che si nutre della potenza evocativa del suono del Violoncello.

Ascoltatelo, e sprofondate dentro le atmosfere da polar francese di Finally, in quelle più aeree e quasi celtiche di Hydra, in quelle più meditative e ambient di Paul, nel sogno di fragilità digitale di Vetra. O il romanticismo incantato di Alma, la spudorata e contagiosa allegria di Sphera. Cercate di capire dove siete, dove vi trovate, nel dualismo continuo tra il suono puro del violoncello, con le sue infinite possibilità timbriche e ritmiche, e un acousmatico e sempre ponderato utilizzo dell’elettronica. È sempre solo, Pischedda, dentro i suoi brani, eppure l’ esperienza d’ascolto e’ orchestrale, corale, plurima; Non è difficile immergersi nel proprio immaginario musicale fatto di visioni, atmosfere, piccole realta’ immaginifiche sempre diverse, e sempre pronte a sorprenderci.

“Alone” è un disco che conquista ascolto dopo ascolto, brano dopo brano, emozione dopo emozione.