L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato

di e con Ascanio Celestini

musiche di Gianluca Casadei

voce Agata Celestini
immagini dipinte Franco Biagioni
suono Andrea Pesce
luci Filip Marocchi
organizzazione Sara Severoni

produzione Fabbrica, Fondazione Musica Per Roma, Teatro Carcano
commissionato dal Comitato Nazionale Greccio 2023
in occasione dell’ottavo centenario del presepe di Francesco a Greccio, 1223 – 2023.
distribuzione Mismaonda
contributi allo Spettacolo dal Vivo per l’annualità 2023 della Regione Lazio
sostegno del Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Spettacolo, per Progetto Speciale Teatro

♦ Cagliari, Teatro Massimo – 2 aprile ore 20.30

♦ Arzachena, AMA Auditorium – 3 aprile ore 21

 

«Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare…»

Francesco si chiama Giovanni. Nasce da una madre francese quando il padre sta in Francia a vendere stoffe pregiate. Così lo chiamano “francesco”, insomma un figlio francese che si legge tanti libri della letteratura cavalleresca.

Diventa cavaliere o vorrebbe diventarlo, va in guerra, ma finisce in galera. Quando esce dal carcere deve ricostruire le case dei nobili che il popolo ha cacciato da Assisi e impara a fare il muratore. Così diventa il santo che impara a ricostruire la Chiesa di Dio in terra.

Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?