scritto e diretto da Giampietro Orrù
con Nanni Melis, Rossano Orrù
Fueddu e Gestu
Bab’Orcu (l’orco) da tanti anni non ha più notizie su Pistirrinchinu (mignolino), il bambino furbo che è sempre riuscito a sfuggire al suo incolmabile appetito e al suo pentolone sempre pronto sul fuoco. Finalmente, una notte carica di ombre misteriose, Pistirrinchinu capita in uno di quei luoghi, dell’immenso regno dell’orco, alla ricerca di un tesoro nascosto (su scusorgiu), andando a finire così, ancora una volta, dopo tanto tempo, tra le terribili grinfie di Bab’Orcu. La storia si ripete, ma non è uguale, Pistirrinchinu con la sua proverbiale astuzia, convince l’orco ad entrare in altri “contus” e così…
Lo spettacolo
Nello spettacolo, articolato tra narrazione, drammatizzazione, giochi d’ombre e metamorfosi, i personaggi di Pistirrinchinu (l’uomo alla continua ricerca di se) e Bab’Orcu (Cronos, il tempo, che divora l’esistenza) assumono una dimensione mitica e simbolica che la fiaba rende immediatamente coinvolgenti e divertenti. “Is contus” (le storie), in cui entrano i nostri personaggi sono stati raccolti da “fueddu e gestu” dalla viva voce degli anziani e riproposti dagli interpreti in forma bilingue (sardo-italiano) per favorire l’ascolto e la conoscenza della lingua sarda da parte dei giovani spettatori.