22 giugno ore 19:00. Foyer Teatro Massimo di Cagliari. Mirco Cogotti presenta “Mezzo giro di velluto” in dialogo con la scrittrice Claudia Rabellino. (Edizione Effetto, 2023)
Quando muore, Ciccitta Lampis lascia la nipote Lia e le figlie Ruth, Ester e Noemi in condizioni economiche difficili. Dopo una lunga riflessione, l’unica soluzione possibile sembra la vendita del numero venti, un edificio lungo la via principale del paese, di proprietà della famiglia da generazioni. Ma l’arrivo di Giorgio Albert da Parigi stravolgerà ogni piano: prima del decesso, Ciccitta ha firmato con lui un contratto di locazione perché possa aprirvi una libreria. La follia del progetto oltraggia tutto il paese: leggono in troppo pochi a Santa Gisa perché possa avere successo. Sullo sfondo di un piccolo centro del sud ovest sardo, il numero venti si farà crocevia di romanzi e di tradizioni perdute che non solo ricorderanno alle Lampis quanto della loro storia abbiano messo da parte, ma faranno soffiare impetuoso il vento del cambiamento su una comunità che ha dimenticato sé stessa. A centocinquanta anni dalla nascita di Grazia Deledda, Mezzo giro di velluto omaggia le atmosfere e i personaggi di Canne al vento, raccontando con un tocco di realismo magico il velo sottile che separa la vita e la morte.
16 novembre ore 18.00. Foyer Teatro Massimo di Cagliari. Matteo Floris presenta “Vendetta nella nebbia” in dialogo con lo scrittore Andrea Fulgheri. (Camena Edizioni, 2023)
Alla fine del XIX secolo Milano è al centro della crescita industriale dell’Italia. Le opportunità portate dalla nuova era spingono a sgomitare per trovare il proprio spazio nel nuovo assetto sociale. Nel quartiere di Porta Ticinese non c’è posto per gli scrupoli. Bruno Canali è un ragazzo nato e cresciuto in quella polvere della periferia. Conduce la sua tranquilla esistenza da galoppino al soldo di un industriale locale, senza mai attirare troppo l’attenzione, fino a quando il nipote del suo capo non viene ucciso a pochi metri da lui. Il brigadiere Carlo Nasti è incaricato di risolvere l’assassinio, che sembra collegato ad altri due avvenuti nei giorni precedenti contro i vertici di due bande criminali della zona. Il caso è grosso, e risolverlo può voler dire ottenere una promozione e un trasferimento fuori da quel quartiere infernale, occasione che Nasti non può farsi scappare a nessun costo.
7 dicembre ore 18.00. Foyer Teatro Massimo di Cagliari. Dario Cadinu presenta la raccolta poetica “Trinità del gesto” in dialogo con la Prof.ssa Daniela Tevere. Prima letteraria (Edizioni Ensamble, 2023)
Trinità del gesto è un itinerario poetico dove la parola gettata nel mondo, protagonista della raccolta precedente “Lettere al Senza Nome”, è qui frantumata e rigenerata, per poi ricrearsi e ricomporsi fino a diventare parola gesto (il poeta “viator”), parola metafora (i luoghi da esplorare), parola verità (lo scopo del viaggio). Si configura così la poetica di Dario Cadinu che ricerca il superamento della poesia in quanto mera rappresentazione di verità aliene da essa, in favore della poesia come viatico rivelativo di una verità co-generata nell’occasione del gesto poetico reso noto al mondo. Una poesia sorprendentemente interlocutoria, chiara e luminosa nelle parole seppur oscura nell’intreccio che segna l’evoluzione dell’autore e della sua poetica.
June 22 at 19:00. Foyer Teatro Massimo di Cagliari. Mirco Cogotti presents “Mezzo giro di velluto” in dialogue with the writer Claudia Rabellino. (Edizione Effetto, 2023)
When she dies, Ciccitta Lampis leaves her niece Lia and daughters Ruth, Ester and Noemi in difficult economic conditions. After a long reflection, the only possible solution seems the sale of the number twenty, a building along the main street of the village, owned by the family for generations. But the arrival of Giorgio Albert from Paris will upset every plan: before his death, Ciccitta signed a lease with him so that he could open a bookstore. The madness of the project outrages the whole country: too few people read in Santa Gisa to be successful. Against the background of a small center of the Sardinian southwest, the number twenty will become a crossroads of novels and lost traditions that will not only remind the Lampis how much of their history they have put aside, but they will blow the wind of change on a community that has forgotten itself. One hundred and fifty years after the birth of Grazia Deledda, Mezzo giro di velluto pays homage to the atmosphere and characters of Canne al vento, telling with a touch of magic realism the thin veil that separates life and death.
November 16 at 18.00. Foyer Teatro Massimo of Cagliari. Matteo Floris presents “Vendetta nella nebbia” in dialogue with the writer Andrea Fulgheri. (Camena Edizioni, 2023)
At the end of the 19th century Milan was at the centre of Italy’s industrial growth. The opportunities brought by the new era push us to fight to find their place in the new social order. In the neighborhood of Porta Ticinese there is no place for scruples. Bruno Canali is a boy born and raised in the dust of the suburbs. He leads his quiet existence as a errand boy to the pay of a local industrialist, without ever drawing too much attention, until his boss’s nephew is killed a few meters from him. Brigadier Carlo Nasti is in charge of solving the murder, which seems to be linked to two other events in the previous days against the leaders of two criminal gangs in the area. The case is big, and solving it can mean getting a promotion and a transfer out of that hellish neighborhood, an opportunity that Nasti can’t escape at any cost.
December 7 at 18.00. Foyer Teatro Massimo of Cagliari. Dario Cadinu presents the poetic collection “Trinità del gesto” in dialogue with Prof.ssa Daniela Tevere. Literary premiere (Edizioni Ensamble, 2023)
Trinità del gesto is a poetic itinerary where the word thrown into the world, protagonist of the previous collection “Letters to the Without Name”, is here shattered and regenerated, and then recreated and recomposed to become a word gesture (the poet “viator”), metaphor word (places to explore), word truth (the purpose of the trip). This is how Dario Cadinu’s poetry is configured, seeking to overcome poetry as a mere representation of truths alien to it, in favor of poetry as a viaticum revealing a truth co-generated on the occasion of the poetic gesture made known to the world. A surprisingly interlocutory poetry, clear and bright in the words even if obscure in the plot that marks the evolution of the author and his poetry.