Archivio stagione 2015/2016
Com’è nato il Giullare? – Maurizio Giordo alla Festa dei Musei
CeDAC
Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo – Sardegna
Polo Museale della Sardegna
Museo Archeologico Nazionale Cagliari
MiBACT
Festa dei Musei
DANZA NEL PAESAGGIO
Gurdulù Teatro
Com’è nato il Giullare?
Giullarata liberamente ispirata al “Mistero Buffo” di Dario Fo
di e con Maurizio Giordo
CAGLIARI / Museo Archeologico Nazionale
sabato 2 luglio – ore 21.45
COMUNICATO del 30.06.2016
Tra memoria e invenzione per una “danza nel paesaggio” nella Festa dei Musei : “Com’è nato il Giullare?” – Giullarata in dialetto portotorrese e italiano tratta, tradotta e liberamente ispirata al “Mistero Buffo” di Dario Fo – di e con Maurizio Giordo in scena sabato 2 luglio alle 21.45 al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari a cura del CeDAC racconta di un contadino e del suo amore per la terra, della trasformazione di una montagna attraverso il paziente e duro lavoro, dello scontro con il potere, dell’amarezza e del riscatto attraverso la forza liberatrice della parola.
La pièce descrive la “nascita del giullare” sulla falsariga dell’“affabulazione” di Dario Fo, ma trasportandola nell’Isola attraverso la variante linguistica del sassarese-turritano (nato come lingua franca intorno al XII secolo da una base toscano-corsa, evolutasi poi autonomamente con influenze liguri, iberiche (catalano-spagnole) e soprattutto sardo logudoresi) in una riappropriazione dell’identità attraverso la riscoperta dell’idioma materno dell’autore e interprete, che fa pendant con l’acquisizione di una coscienza sociale, nel flusso della storia e nell’incessante dialogo uomo-natura.
Il “paesaggio culturale” – tema centrale della kermesse promossa dal MiBACT / Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – in occasione della XXIV Conferenza generale dell’ICOM (International Council of Museum) per la prima volta organizzata a Milano (3-9 luglio 2016) – riaffiora attraverso i ricordi del protagonista in una forma vivida e “concreta”. L’intera esistenza di un contadino è volta a trarre frutti dalla terra, spesso matrigna, e l’eroe della storia (che non a caso ha radici sia in Oriente che in Occidente) stanco della sua vita di stenti a servizio di un padrone, individua in un’altura abbandonata – una terra di nessuno – la base della sua fortuna: con la sua fatica ne fa un giardino, con campi e alberi da frutto, ma subito i potenti di turno ne rivendicano la proprietà. Il felice esito dei suoi sforzi per migliorare la propria condizione scatena la catastrofe: se la montagna brulla e deserta pareva non interessare a nessuno, una volta coltivata e resa fertile risveglia l’avidità e l’invidia di chi già molto possiede ma desidera ancora di più, ed è disposto a tutto per di “riprendersela”, anche a ricorrere all’intrigo e alla violenza. L’ingiustizia – purtroppo – trionfa (anche) nel Medioevo.
La mise en scène di “Com’è nato il Giullare?” di e con Maurizio Giordo – a cura del CeDAC – si inserisce nel ricco programma della Festa dei Musei promossa dal MiBACT al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari (due intense giornate – il 2 e 3 luglio – in cui il Museo ospiterà iniziative e incontri a tema, tra progetti per bambini, il Museo Liquido, un edi-ta-thon dei siti archeologici , e il documentario di Marilisa Piga su Giovanni Lilliu).
*L’evento “Com’è nato il Giullare?” alla Festa dei Musei è organizzato dal CeDAC con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, degli Assessorati alla Cultura e al Turismo della Regione Autonoma Sardegna, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Sardegna e con il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi gli artisti in viaggio per l’Isola (e ritorno).
Biglietto: intero 5,00 euro – ridotto 2.50 euro.
Biglietto speciale Festa dei Musei: 1,00 euro dalle 20.00 alle 23.00 del 2 luglio
per informazioni: 3400830544 – 070.60518209
vai al sito del MiBACT
vai alla pagina del Museo
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Gurdulù Teatro
Com’è nato il Giullare?
Giullarata in dialetto portotorrese e italiano tratta,
tradotta e liberamente ispirata al “Mistero Buffo” di Dario Fo.
di e con Maurizio Giordo
luci e audio Tommaso Contu
Premio miglior spettacolo – Giuria popolare / Premio miglior spettacolo – Giuria tecnica
Castelbuono Teatro Festival 2014, V Edizione, Castelbuono (PA)
Lo spettacolo
Uno spettacolo coinvolgente, in cui il registro aulico e popolare si intreccia in una narrazione ritmico-sonora, corporea.
Una storia ricca di comicità toccante, il riso si mischia al pianto, e tutto quel che c’è intorno, una campana, un cane, un passante, persino una suoneria di un cellulare, può entrare nel racconto e dare spunto a un’improvvisazione, rendendo la giullarata un evento sempre unico.
E tutto il racconto, riscritto intrecciando l’asprezza e la ritmicità del dialetto portotorrese – lingua dei sentimenti – alla ricerca del contrasto e armonia con la più morbida e vocalica lingua italiana, è arricchito dai quei mezzi: strumenti musicali, mimo, giocoleria, micro magia, che rendono, per dirla con E. Faral (Les jongleurs en France au Moyen age), il giullare un essere multiplo.
Sinossi:
Un giullare, Mauriziello da Turris, irrompe sulla piazza, attira la gente a gran voce, saltando, suonando, giocolando… Egli racconta alla gente che prima di diventare giullare era un contadino. Aveva della terra, ma un padrone voleva portargliela via. In suo aiuto arriva Cristo, con un bacio gli dona la parola trasformando il contadino in giullare per andare tra la gente e raccontare la sua storia.
Un racconto non solo divertente e festoso ma che tocca, inoltre, temi fondamentali e attuali come la comunicazione tra gli uomini, la condivisione, la forza di volontà, l’ingiustizia, l’amore, la solidarietà.
Dal 2007 a oggi, lo spettacolo è stato recitato più di 90 volte e ospitato in numerosi festival nazionali e internazionali, rassegne teatrali e manifestazioni medievali regionali e nazionali, scuole elementari, medie e superiori, ottenendo ovunque successo di pubblico e critica.