CAGLIARI – Teatro Massimo, Sala M1
5 febbraio ore 20.30 – TURNO A
6 febbraio ore 20.30 – TURNO B
7 febbraio ore 16.30 – TURNO P
7 febbraio ore 20.30 – TURNO C
8 febbraio ore 19.30 – TURNO D
9 febbraio ore 19.00 – TURNO E
Durata: 90 minuti
Settore I intero € 35
Settore I ridotto € 27
Settore II intero € 30
Settore II ridotto € 22
Loggione e palchi € 15
TURNO P: prezzo unico € 15
Possessori di Carta Giovani Sardegna € 15
Universitari UNICA € 5
Crisi di nervi – tre atti unici
L’orso con Maddalena Crippa, Carlo Bellamio, Alessandro Sampaoli
I danni del tabacco con Gianluigi Fogacci
La domanda di matrimonio con Alessandro Averone, Fernando Maraghini, Emilia Scatigno
Assistente alla regia Carlo Bellamio
Scene Ferdinand Woegerbauer
Costumi Anna Maria Heinreich
Luci Andrea Violato
Regia Peter Stein
Produzione Tieffe Teatro Milano e Teatro Biondo Palermo
Peter Stein, dopo il successo de “Il Compleanno” di Harold Pinter nella scorsa stagione, dirige nuovamente la straordinaria compagnia mettendo in scena “Crisi di Nervi”, tre atti unici di Anton Cechov. Stein torna ad uno dei suoi autori di riferimento e crea una modalità produttiva artistica non consueta, coinvolgendo un gruppo di attori e collaboratori per una continuità creativa collettiva di notevole spessore. Gli atti unici di Cechov, scritti tra il 1884 e il 1891, sono stati rappresentati in tutto il mondo. Ispirati alla commedia francese e al vaudeville, molto popolari in Francia all’epoca di Cechov, sono stati fonte di ispirazione e studio per attori e scrittori di teatro e hanno divertito intere generazioni di spettatori di tutte le lingue.
Dopo l’insuccesso delle sue prime due opere, il giovane Cechov giurò di non scrivere mai più per il teatro drammatico e decise di dedicarsi esclusivamente ai vaudeville. Questa circostanza ci ha regalato una serie di atti unici, pieni di sarcasmo, di comicità paradossale, di stravagante assurdità e di folle crudeltà, e che a loro volta sono diventati il terreno fertile per l’esperienza e la preparazione delle grandi opere della maturità dell’autore.
Nelle tre opere esemplari che presentiamo, i personaggi di volta in volta si fanno prendere da crisi di nervi, si ammalano, sono preda di attacchi isterici o litigano in continuazione fra loro.
Ne L’Orso il protagonista quasi muore dalla rabbia, per un debito che non gli viene rimborsato da parte di una donna, che lui arriva a sfidare a duello, per finire in ginocchio a chiederle di diventare sua moglie.
Ne I Danni del Tabacco un presunto oratore deve tenere una conferenza sugli effetti negativi del tabacco, ma, tra starnuti e attacchi d’asma, confessa in realtà di voler mettere fine alla vita disastrosa che conduce come marito della propria moglie.
Ne La Domanda di Matrimonio il futuro sposo, per timidezza e altre difficoltà fisiche, non riesce a porre alla futura sposa la fatidica domanda, e anzi si mette a litigare con lei, che a sua volta gli ribatte a muso duro ed è preda di un attacco isterico quando lui cade svenuto per ipocondria.
L’estrema comicità, l’esasperazione e gli eccesi di crudeltà utilizzati dall’autore, possono funzionare soltanto se accompagnati da un sottofondo realistico e psicologicamente giustificato. Comunque si tratta pur sempre di opere di Cechov. Sono questi i presupposti su cui gli attori hanno dovuto lavorare. Speriamo di averlo fatto con successo.
Peter Stein