DESTINAZIONE NON UMANA
di Valentina Esposito
Fabio Albanese, Alessandro Bernardini, Matteo Cateni
Chiara Cavalieri, Christian Cavorso, Viola Centi
Massimiliano DeRossi, Massimo Di Stefano
Michele Fantilli, Emma Grossi, Gabriella Indolfi
Giulio Maroncelli, PieroPiccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto
E d o a r d o T i m

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SINOSSI
Sette cavalli da corsa geneticamente difettosi condividono forzatamente la vecchiaia in attesa della macellazione. Nel gioco scenico e drammaturgico, l’immaginifica vicenda di bestie umane diventa pretesto per una riflessione profonda sul tema tragico della predestinazione, della malattia, della morte, della precarietà e brevità dell’esistenza, della responsabilità individuale rispetto alle scelte maturate nel corso della vita.
NOTE DI REGIA
Destinazione non umana è una favola senza morale, amara e disumana quanto può esserlo una fiaba, costruita sulle solitudini alle quali ci costringe il tempo che viviamo e sul pensiero della morte, sul vuoto lasciato da chi se n’è andato, sul dolore, la rabbia, la paura. Sullo sforzo bestiale di vivere contro e nonostante la certezza della morte.

FORT APACHE CINEMA TEATRO, costituito da attori ex detenuti formatisi all’interno delle carceri di provenienza e oggi professionisti di cinema e palcoscenico. La Compagnia, inserita ormai da tempo nel circuito distributivo nazionale e nei Progetti di Ricerca e Formazione della Sapienza Università di Roma, è diretta da VALENTINA ESPOSITO, autrice e regista impegnata da quasi vent’anni nella conduzione di attività teatrali dentro e fuori i penitenziari italiani. Ha realizzato allestimenti replicati negli anni in diversi teatri italiani e in importanti eventi culturali e accademici (TEMPO BINARIO, FAMIGLIA). FORT APACHE collabora con produzioni cinematografiche e televisive, agenzie di cinema e casting per l’inserimento lavorativo di cittadini ex detenuti e detenuti in misura alternativa nel sistema dello spettacolo. Nel 2016 viene realizzato il film per il cinema OMBRE DELLA SERA con la regia di Valentina Esposito, Candidato al Nastro d’Argento 2017. Nel 2018 MARCELLO FONTE, attore stabile della Compagnia, vince la PALMA D’ORO al FESTIVAL DI CANNES e degli EUROPEA FILM AWARDS di Siviglia come Miglior Attore Protagonista per il film DOGMAN di Matteo Garrone.
In collaborazione con Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Lazio, Uepe – Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Roma, Sapienza Università degli Studi di Roma – Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo SARAS, Sapienza Università di Roma, Facoltà di Giurisprudenza – Dipartimento di Studi Giuridici, Filosofici ed Economici, collecting Artisti 7607, Agenzia Planet Film Consulenze Cinematografiche. Con il sostegno di Ministero della cultura, Regione Lazio, Fondi Otto per mille della Chiesa Valdese. Fort Apache Cinema Teatro fa parte del Coordinamento Nazionale Teatro e Carcere inserendosi nelle progettazioni annuali della rete nazionale, e del Coordinamento tra il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, Abruzzo e Molise e i Laboratori teatrali.

DICONO DI NOI
«Gli attori plasmano i personaggi sui propri volti, nei propri dialetti, nei propri traumi e in quelli degli altri,
forti in una coralità che restituisce la complessa dimensione affettiva. […] Che valore ha quel teatro – sociale
– per chi assiste? Senza dover essere vittima del “ricatto delle buone intenzioni”, senza dover applaudire
esclusivamente alla nobiltà del processo autoescludendosi così dalla relazione autentica con l’attore, lo
spettatore di Fort Apache riesce a fare esperienza dell’Altro e dell’altrove ritrovando quella dimensione in se
stesso.» (Luca Lotano – Teatro e Critica) «Sembra incredibile che, dai vissuti in realtà difformi ed eterogenei dei suoi attori, le capacità maieutiche di Valentina Esposito siano riuscite a trarre un racconto dallo stile raffinato ed omogeneo, in cui la realtà della crescita e dello sradicamento, della fuga e dell’avanzare verso un futuro incerto, che sono caratteristici del nostro presente, hanno trovato una configurazione simbolica di grande impatto estetico e drammatico.»
(Ester de Miro – Il Manifesto)

«In palco sono tutti potenti, chi fuoco-e-fiamme, chi con grazia ricuce e danza (le poche donne, soprattutto),
consapevole che dalla cenere a qualcuno toccherà pur risorgere, pur salvarsi, pur riconciliarsi.» (Camilla
Tagliabue – Il fatto quotidiano)

«Valentina Esposito, regista di questa pièce e fondatrice della factory Fort Apache Cinema Teatro, un
progetto di formazione professionale alle arti dello spettacolo rivolto ai detenuti e agli ex detenuti, costruisce
una messa in scena di viscerali passioni, imbevute d’amore e di rabbia e trova, nei suoi efficaci interpreti, una
verità feroce e disarmante, a raccontare passioni e fragilità» (Marco Moraschinelli – Critical Minds)
«Quando si accendono le luci della sala, sono trascorsi oltre cinque minuti di applausi in cui non ci curiamo
delle nostre mani ormai rosse ma anzi, continueremmo ancora a batterle forte, quasi per svegliarci da quel
sogno in cui la regista e drammaturga Valentina Esposito ci ha condotto per mano, nel ricordo profondo degli
affetti più reconditi, dove in fondo lottano rabbia e amore in un gioco alla fune che non si spezza mai.»
(Metropolitan Magazine)

Valentina Esposito
Autrice e regista. Laureata in Lettere alla Sapienza di Roma con il massimo dei voti, diplomata presso la Scuola d’Arte Teatrale Enrico Maria Salerno.
Dal 1995 al 2016 lavora presso la Ribalta – Centro Studi Enrico Maria Salerno svolgendo attività di promozione culturale e produzione teatrale con
particolare attenzione alle problematiche sociali. Dal 2003 al 2016 condivide la direzione delle attività teatrali presso la C.C. ROMA REBIBBIA N.C.
Dal 2008 dirige la Compagnia del Reparto G8 Lunghe Pene Reclusione realizzando diversi allestimenti in collaborazione con Teatro Argentina e
Teatro Quirino di Roma – Viaggio all’isola di Sakhalin, Fitzcarraldo, Exodus, La festa, La zattera di pietra. Nel 2011 è responsabile organizzativo della
parte teatrale del film CESARE DEVE MORIRE diretto dai Fratelli Taviani, Orso d’Oro a Berlino 2012, vincitore di 5 David di Donatello e Nastro
d’argento al Cast.
Nel 2014 fonda e conduce FACT – FORT APACHE CINEMA TEATRO con attori detenuti in
misura alternativa ed ex detenuti, struttura di formazione e produzione teatrale esterna al
Carcere, costituitasi dal 2016 in Associazione Culturale della quale è Presidente. Con Fort
Apache realizza gli spettacoli “Tempo binario”, “Famiglia”, “Destinazione non umana” e il suo
primo lungometraggio per il cinema “Ombre della Sera”, candidato al Nastro d’Argento
2017, Premio Menzione Speciale della Giuria al BAFICI 2016 – Buenos Aires International
Festival of Indipendent Cinema, Selezione Ufficiale.
Nel 2020 scrive e produce in collaborazione con Jumping Flea S.r.l. il docufilm FORT
APACHE attualmente in via di distribuzione. Docente a contratto a La Sapienza Università
di Roma – Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo – Cattedra di Teorie e Tecniche del
Teatro Sociale.