DUE FRATELLI
di Fausto Paravidino
regia Maria Assunta Calvisi

con
Noemi Medas
Federico Giaime Nonnis
Leonardo Tomasi

Il testo di Fausto Paravidino premio Riccione Teatro 1999, fece conoscere un giovane drammaturgo ancora oggi presente con autorevolezza sulla scena teatrale e cinematografica. Rappresentò il malessere di una generazione in un periodo molto complesso per la storia italiana e, anche se legato strettamente a quel contesto, a distanza di vent’anni si possono cogliere i segnali di disagio e disorientamento che persistono, se non per alcuni versi ingigantiti, nella società che stiamo attraversando.

Una tragedia claustrofobica che si consuma fra le quattro pareti di una cucina dove due fratelli, Boris e Lev, e la loro coinquilina Erika, convivono attraverso i piccoli riti della quotidianità che nascondono tensioni, provocazioni, fino ad arrivare a violenze verbali e non solo. La mancanza di obiettivi e di un perché che potesse dar senso alle loro vite si nasconde sotto dialoghi scarni, serrati, a volte illogici e apparentemente privi di senso.

E questo è il loro dramma: da che parte va la loro vita e che significato hanno i loro rapporti. Si amano? Si odiano?

Il finale dà compimento alla tragedia in fondo preannunciata e sospettata sin dall’inizio di questa storia di vite spezzate.