• laboratorio – residenza di 10 giorni dedicata a “Nonni” e bambini sul tema della “Fiaba” a cura di AnnaMaria Meloni e Francis Pardheilan. I due docenti lavoreranno prima separatamente poi tutti insieme con due gruppi uno di anziani e uno di bambini. Lavoreranno sulle fiabe della tradizione e in particolare su come ascoltare, raccontare, riscriverle e metterle in scena.
  • Esito finale con il cestino di cappuccetto rosso

L’atelier

 

PER I BAMBINI

Ogni bambino individuerà una fiaba classica, non sceglierla ma semplicemente riconoscere quella che lo rappresenta. Quindi dovrà:

  1. Essere in grado di poterla raccontare.
  2. Portare con sé tutti gli oggetti di quella fiaba tenendo presente che in teatro l’acme di un bosco può essere rappresentata da un bonsai dalle linee perfette e al contempo da un consunto alberello di natale da scrivania.
  3. Avere un costume di scena. Vestire cioè almeno un personaggio della fiaba. Sono esclusi i costumi di carnevale, si privilegerà piuttosto la presenza di abiti vecchi anche appartenenti a familiari.
  4. Portare con se una fonte luminosa.
  5. Indicare una canzone o una musica

 

Nel corso delle 3 ore di lavoro saranno trattati i seguenti argomenti:

L’ascolto: percezione sonora di una fiaba.

l corpo: movimento fisico e percezione dello spazio | il ballo

La figura. Costruzione e composizione di una figura.

Gli oggetti: rapporto tra attore e oggetto | improvvisazioni | Il bio-oggetto.

e immagini: creare le immagini | costruzione e composizione della scena.

La luce: relazione carnale tra l’attore e le fonti luminose (siano esse interne o esterne alla scena). Particolare attenzione sarà rivolta allo studio delle ombre.

il Buio: la relazione con il bosco di notte.

 

PER GLI ANZIANI

Ogni anziano dovrà individuare una fiaba classica o una storia antica ascoltata nella sua infanzia, quindi dovrà:

Essere in grado di poterla raccontare a un bambino.

portare con sé tutti gli oggetti di quella fiaba tenendo presente che in teatro l’acme di un bosco può essere rappresentata da un bonsai dalle linee perfette e al contempo da un consunto alberello di natale da scrivania. 

avere un costume di scena. Vestire cioè almeno un personaggio della fiaba o del racconto. Si privilegerà piuttosto la presenza di abiti vecchi ed eleganti (esempio abito del proprio matrimonio).  

Portare con se una fonte luminosa

Indicare una canzone o una musica

 

Nel corso delle 3 ore di lavoro saranno trattati i seguenti argomenti:

l’ascolto: anamnesi di una vita.

La voce: racconto orale | canto e polifonia.

l corpo: movimento fisico e percezione dello spazio | il ballo

La figura. Costruzione e composizione di una figura.

Gli oggetti: rapporto tra attore e oggetto | improvvisazioni | Il bio-oggetto

Le immagini: creare le immagini | costruzione e composizione della scena.

a luce: relazione carnale tra l’attore e le fonti luminose (siano esse interne o esterne alla scena). Particolare attenzione sarà rivolta allo studio delle ombre.

il Buio: la relazione con il bosco di notte.