FILODIFFUSIONE – progetto virtuoso per visione virtuale

L’idea di un approccio insolito e informale – pur nel rigore dello studio e della ricerca – sui capolavori della storia del teatro e sulla nuova drammaturgia italiana e mondiale nasce dalla necessità di rifondare la conoscenza e la frequentazione del teatro e delle arti performative alla luce di una estetica contemporanea. FiloDiffusione offre agli spettatori più avvertiti e curiosi, e in particolare alle giovani generazioni, strumenti di approfondimento e visioni differenti sui vari aspetti di una mise en scène. Spazio ai grandi maestri e ai protagonisti del panorama nazionale e isolano, in una narrazione a più voci, quasi a comporre un “catalogo” ragionato, una “libreria” multimediale in cui trovano spazio celebri monologhi e dialoghi, pietre miliari della storia del teatro e testi originali.

Dialoghi a distanza tra attrici e autrici con FiloDiffusione, il nuovo progetto del CeDAC per la divulgazione della cultura teatrale che prende il via – non casualmente – lunedì 8 marzo con la prima “puntata” del trittico dedicato alle drammaturghe contemporanee. Sotto i riflettori, sul palco del Jazzino di Cagliari, tre interpreti raffinate e versatili quali Lella Costa, Federica Fracassi e Lea Karen Gramsdorff per tre viaggi attraverso la vita ma soprattutto le opere (rispettivamente) di Franca Valeri, Sarah Kane e Dacia Maraini. Le conversazioni, coordinate da Irene Palladini (ricercatrice di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Cagliari) e dalla giovane laureata Francesca Melas, toccano diversi punti, dalle peculiarità della scrittura e del linguaggio all’urgenza e attualità dei temi trattati, dalla costruzione dei personaggi all’ambientazione, fino all’intreccio tra vita e arte.

Focus sul teatro di Franca Valeri – nel racconto di Lella Costa, “in scena” con Francesca Melas al Jazzino di Cagliari – con la seconda puntata di FiloDiffusione online da venerdì 2 aprile alle 19 sul canale You Tube e sulla pagina Facebook del CeDAC Sardegna. 

Terza parte dell’incontro su Franca Valeri con Lella Costa e Francesca Melas. Dal 29 aprile alle 19 disponibile sul canale youtube e sulla pagina facebook del Cedac Sardegna e di Legger_ezza promozione della lettura.

«Nonostante “Maria Stuarda” fosse intitolato a una donna, nel celebre testo di Schiller le donne erano poco presenti. Allora ho pensato di rovesciare tutta la vicenda, moltiplicando i ruoli femminili, per descrivere il rapporto tra le donne e il loro diverso atteggiamento nei confronti del potere». Dacia Maraini

“Pillole” di teatro in FiloDiffusione per Legger_ezza 2021: due regine allo specchio in “Maria Stuarda”  di Dacia Maraini, dramma moderno liberamente tratto dalla tragedia di Schiller, con Irene Palladini (Ricercatrice di Letteratura italiana moderna e contemporanea – Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari) e l’attrice Lea Karen Gramsdorff: la première  giovedì 30 dicembre alle 18.30 e (in replica) alle 21 sul Canale YouTube del CeDAC Sardegna
Online da venerdì 28 gennaio – première alle ore 19 la seconda puntata del secondo “capitolo” del trittico dedicato alle “drammaturghe”: un viaggio nel teatro di Dacia Maraini con Lea Karen Gramsdorff che  legge “Maria Stuarda” e Irene Palladini per una riflessione sul tema del “corpo” rappresentato e agito sulla scena e sul significato della “libertà”. 
Tra il ricordo di Anna Bolena e il desiderio di un abbraccio, Elisabetta d’Inghilterra e Maria Stuarda rappresentano i due opposti di una regalità algida e di una femminilità sensuale e spregiudicata: due regine a confronto, la prima decisa a conservare il suo potere senza mai sottomettersi a un uomo, meno che mai per matrimonio, l’altra madre del futuro sovrano Giacomo I  (che regnerà su Inghilterra e Scozia). 

«Il tema che scuole, agita i personaggi nella loro quotidianità e muove le parole dismesse ma raffinatissime di Maraini» sottolinea Irene Palladini – «e fa vibrare il testo di fierezza attraverso le parole delle due donne regine – una fierezza raschiata al fondo della disperazione è il tema della libertà: si può essere libere dalle ragioni o s-ragioni della storia e del potere con il suo tallone di ferro, si può essere libere dai dettami di una religione che pronuncia parole di sangue e di vendetta… si può essere donne e regine libere?».