Anfiteatro Sud
con Francesco Civile e Marta Proietti Orzella
drammaturgia e regia di Susanna Mameli
Si dice fragile ciò che si rompe facilmente, specialmente quando viene urtato … In senso figurato, e riferito a persona, fragile indica chi oppone poca resistenza al dolore fisico, e dunque è delicato o gracile – ma anche chi fatica a far fronte alla sofferenza morale, e quindi è emotivamente debole – oppure chi non sa resistere alle tentazioni. Riferito a una teoria o a un’argomentazione, invece, fragile significa inconsistente, che non regge e la stessa idea di inconsistenza e precarietà la esprime quando è riferito a sentimenti, sensazioni ecc… Ma fragile indica principalmente un rapporto tra forze – il limite fra queste forze determina ciò che è fragile da ciò che non lo è.
Maria appare come una donna fragile, perché perde pezzi strada facendo. Lascia cadere brandelli di esistenza come abiti nello spogliarello della vita, e così quasi nuda esposta e Fragile si lascia rosicchiare dagli eventi senza cercare riparo. Maria è un inno alla nascita, a tutto ciò che ha bisogno di essere preservato, protetto a costo della vita – come l’amore, perché la vita ne sia espressione. Di questo parla questa storia “fragile”