omaggio a Eugenio Tavolara e Tosino Anfossi
da un’idea di Donatella Pau
animazione Antonio Murru, Donatella Pau e Mimmo Ferrari
musiche originali Gavino Murgia
voce del saggio cantore Gavino Poddighe
progetto costumi e scene, scultura e pittura figure
Donatella Pau
costruzione scene e figure Antonio Murru, Donatella Pau, Mimmo Ferrari, Piergiorgio Serra, Giorgio Pinna,
Renato Saba, Barbara Usai
disegno luci Loïc François Hamelin
tecnico audio e luci Stefano Dallari
servizio audio e luci DUBS
sartoria Anna Sedda
aiuto sartoria Roberta Serra, Alessandra Mura e Antonella Acerbi
tessiture Eugenia Pinna
brocche Massimo Muggianu
foto Priamo Tolu
riprese video Marco Gallus
regia Karin Koller
Is Mascareddas
All’inizio degli anni ’20 Eugenio Tavolara e Tosino Anfossi fondarono a Sassari un laboratorio di progettazione e creazione di giocattoli e di oggetti, dei manufatti per lo più di legno tornito e policromo, raffiguranti personaggi popolari del mondo agro-pastorale, ma anche urbano, della Sardegna. La sintesi creata dai due artisti rende queste figure fortemente espressive, trasformando le ambientazioni popolari come il carnevale, le processioni religiose, le sagre paesane, la via crucis, ma anche le favole come Pinocchio, in un patrimonio artistico interessante e prezioso per la nostra isola.
La produzione dei due artisti è stata notevole. Oltre al lavoro di ricerca per la creazione e l’innovazione della produzione artigianale in Sardegna, vi sono compresi, appunto, i giocattoli che compongono il magico “popolo di legno”. Nasce così l’idea di uno spettacolo dove gli straordinari manufatti di Tavolara e Anfossi possano rinascere e riprendere un cammino intrapreso tanto tempo fa in una veste nuova, quella teatrale, per continuare a stupire e far gioire con la loro visione grandi e piccini. La forma narrativa è quella ispirata e alimentata dalla stessa visione del “popolo di legno” degli artisti sassaresi, attraverso l’invenzione di microstorie.
Giacomina (pupazzo di Anfossi), una ragazzina con un grande ombrello verde, accompagnata dal suo asino Bernabò, farà da guida allo spettatore. Lo farà viaggiare in un magico mondo di pupazzi, dove pastori bizzarri con strane pecore, donne-chiocce con galline e pulcini al seguito, donne-campane, donne-brocche e ancora giostre di balli tondi vivranno di vita propria, in un gioco teatrale ricco di atmosfere e divertenti colpi di scena.
Nello spettacolo si avvicendano quaranta personaggi e le poche parole pronunciate cedono il passo alla forza delle immagini, organizzate in quadri scenici dal forte impatto visivo.
Il movimento creato dagli animatori si fonde con quello musicale delle partiture scritte dal compositore Gavino Murgia, autore e strumentista di punta nel panorama internazionale del jazz contemporaneo e della world music.
Il risultato dello spettacolo è suscitare nel pubblico, come accade nella fruizione di un’opera d’arte figurativa, una sorta di “imprinting” verso le forme, colori e le sonorità di una Sardegna scevra da luoghi comuni e riduzioni folcloristiche.