Archivio stagione 2016/2017
Gianluca Petrella Trio 70’s
Gianluca Petrella Trio 70’s
Gianluca Petrella – trombone, sampling, effetti
Michele Papadia – Hammond Organ, Würlitzer, Moog, effetti
Stefano Tamborrino – batteria, percussioni
Gianluca Petrella (barese, classe 1975) è uno dei più talentuosi trombonisti al mondo e ha iniziato la sua carriera oltre venti anni fa. Vincitore, per due anni consecutivi, del celebre “Critics Poll” della rivista Down Beat, come “artista emergente”, con la sua Cosmic Band ha conquistato per due anni di seguito il “Top Jazz” per la miglior formazione dell’anno.
Attivo anche in territori extra-jazzistici, soprattutto con vari progetti dedicati all’elettronica, è da sempre impegnato nella ricerca di suoni e forme sonore costantemente nuove, capaci di aprirgli varchi in dimensioni artistiche radicali e diversificate.
“Trio 70’s” (Gianluca Petrella, trombone, sampling, effetti; Michele Papadia, Hammond Organ, Würlitzer, Moog, effetti; Stefano Tamborrino, batteria, percussioni) è una formazione nata da un processo di maturazione di Petrella, deciso a dare nuova linfa e ritmo alle proprie produzioni, unendo le sonorità nord-europee al sound di Detroit fino alle nuove frontiere dell’elettronica, comprese le forme hip hop di J Dilla.
Amici da una vita, Gianluca Petrella e Michele Papadia hanno capito subito che il loro feeling naturale sarebbe stato la base necessaria per dar vita a un suono omogeneo e potente. Un viaggio indietro nel tempo tra tinte acide e sonorità funk, dove le radici e i pensieri scavano nelle profondità viscerali della Black Music della metà del secolo scorso, per aprirsi e sfociare nella contemporaneità. Gianluca Petrella abbraccia ed esplora oltre quarant’anni di musica per dar vita al nuovo trio con Michele Papadia e il giovane e talentuoso drummer Stefano Tamborrino, ricercando equilibrio fra ricerca e interpretazione.
Il trombone di Petrella, giunto a un’indubbia fase di maturità, sfuma afro-beat, nu-jazz e hip hop, con incursioni nella musica elettronica e nel free, in un dialogo continuo, liquido, cerebrale e viscerale al tempo stesso, con un potente supporto ritmico del Moog, i caldi intrecci armonici e ritmici dell’Hammond, e un solido groove creativo delle percussioni.