uno spettacolo teatrale sugli infortuni

sul lavoro

 

con

Giammarco Mereu, Giancarlo Brioni, Silvia Cattoi, Juri Piroddi

drammaturgia collettiva

testi Giammarco Mereu

musiche di scena eseguite dal vivo

dal Maestro Giancarlo Brioni

costumi Francesca Pischedda

video Fabio Fiandrini

foto Lara Depau, Antonia Dettori, Pietro Basoccu

 

regia Silvia Cattoi e Juri Piroddi

 

Provincia Ogliastra, INAIL Direzione Regionale della Sardegna, ASL n.4 – Lanusei,

Comune di Tortolì, ANMIL Nuoro

 

Il punto di partenza nella creazione di questo lavoro è stato il terribile incidente subito da un giovane operaio nostro amico: Era uno di quegli autunni caldi, che fanno fatica a lasciare strada all’inverno. Era martedì e già pensavo a quello che avrei fatto la domenica. Quella domenica non è mai arrivata e

non arriverà mai più. Ora tu fermati e dimmi: sei felice? No, non tra cinque anni, non tra dieci. Adesso, ora – dimmi: tu sei felice?

È qui che comincia la storia di Giammarco M. che una sera di novembre del 2006 – a soli 37 anni – è rimasto schiacciato sotto un cancello di 600 chili che gli ha spezzato la schiena e tolto per sempre la possibilità di camminare. La storia di Giammarco è la storia di tanti (troppi) altri. È la storia di chi ha dovuto re imparare tutto, rivedere tutto, riscoprire tutto. È la storia di una lotta personale che vuole diventare anche una lotta comune, perché si parli di questo problema tremendo, di queste tragedie che ogni giorno colpiscono il mondo del lavoro, come una sorta di guerra sotterranea che nessuno vuol vedere o di cui vuol sentire parlare.

Dopo l’incidente, Giammarco, ha sentito la pressante necessità di mettere per iscritto tutte le conseguenze di quello che gli è capitato: i sentimenti, le trasformazioni fisiche ed emotive, le riflessioni, le domande. Scrivere ha rappresentato una delle strategie di sopravvivenza da lui adottate, una maniera per elaborare il dolore e andare avanti. È stato un modo per raccontare la sua storia ma anche per mettere ordine a quell’impasto di emozioni e impulsi che ovviamente si agitavano in lui nel periodo immediatamente successivo all’incidente.

Con Giorni rubati raccontiamo una vicenda personale per arrivare ad abbracciare le innumerevoli storie che ogni giorno si consumano in Italia e nel mondo.