Archivio stagione 2014/2015
Giù la Maschera! – si alza il sipario sulla Stagione 2014-15 del CeDAC al Teatro Eliseo di Nuoro
CeDAC
XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo
GIU’ LA MASCHERA!
Nuoro – Teatro Eliseo
Stagione di Prosa 2014-15
Ironia e segrete inquietudini, fra intriganti ritratti al femminile e cronache di inattesi incontri nell’interessante cartellone della Stagione di Prosa 2014-15 organizzata dal CeDAC al Teatro Eliseo di Nuoro (nell’ambito del XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo, con lo slogan “Giù la Maschera!”) con il patrocinio e il sostegno del Comune di Nuoro e con uno sponsor prezioso come Casa Rosas.
Focus sulla drammaturgia contemporanea, con una rosa di sei spettacoli – dal 21 gennaio all’11 aprile 2015 – che spaziano dalla commedia al dramma, dalla trasposizione di un testo letterario alla reinvenzione della storia, tra riflessioni sull’amore, sul tradimento e sul senso della vita.
Tra i protagonisti un’attrice intensa e bravissima come Ivana Monti, in scena con l’affascinante Caterina Murino, diva del cinema italiano e d’oltralpe, Giorgio Lupano e Rosario Coppolino in “Doppio Sogno” di Giancarlo Marinelli – dal racconto di Arthur Schnitzler; Lella Costa, simbolo di una comicità intelligente e raffinata, insieme a Paolo Calabresi in “Nuda proprietà” di Lidia Ravera, sull’imprevedibilità del cuore.
Ambra Angiolini interpreta “La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni, tra satira graffiante e surreale umorismo; il ricordo della dittatura e l’ansia di libertà per Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo in “Carmela e Paolino – varietà sopraffino” di José Sanchis Sinisterra; il racconto poetico e crudele di due solitudini in “Doris e Irene parlano da sole” di Alan Bennett con Maria Grazia Bodio e Lia Careddu e un appuntamento con il destino per “La vita è un viaggio” di e con Beppe Severgnini – celebre giornalista e scrittore, nell’inedita veste di attore teatrale.
La Stagione di Prosa di Nuoro – fedele allo slogan “Giù la Maschera!” che caratterizza l’intero Circuito, con un chiaro riferimento al potere svelante del teatro, capace di mettere a nudo la verità proprio attraverso il gioco meraviglioso della finzione – propone un avvincente percorso nella mente e nel cuore umano, tra i desideri e gli impulsi dell’inconscio che affiorano in “Doppio Sogno” e l’ironico e amaro dittico di Alan Bennett (“Doris e Irene parlano da sole” riunisce ), accanto ai pensieri sulla guerra, le ingiustizie del mondo e le infinite delusioni di una donna alla ricerca di se stessa nel testo di Benni.
Un vivido affresco del Novecento, fra la viva temperie culturale d’inizio secolo e l’affermarsi dei fascismi – “Carmela e Paolino – varietà sopraffino” è la versione italiana di “¡Ay Carmela!”, celebre pièce di Sinisterra da cui Carlos Saura ha tratto l’omonimo film – fa da contrappunto all’indagine sui sentimenti, dall’amore maturo di “Nuda proprietà”, che fa i conti con le convenzioni e i pregiudizi nell’Italia di oggi e di ieri, all’incontro-scontro fra due sconosciuti ne “La vita è un viaggio”, come opportunità e spunto per ripensare la propria esistenza.
La Stagione di Prosa 2014-15 al Teatro Eliseo di Nuoro, promossa dal CeDAC con il patrocinio e il sostegno dell’amministrazione comunale nell’ambito del XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo (con lo slogan “Giù la maschera!”), è patrocinata e sostenuta dal MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, con il supporto della Fondazione Banco di Sardegna e di sponsor preziosi come Casa Rosas, oltre alla Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per la Sardegna.
CONTATTI: ufficio stampa/ CeDAC Sardegna:
Anna Brotzu – 328.6923069 – cedac.uffstampa@gmail.com
GLI SPETTACOLI
Il sipario della Stagione di Prosa 2014-15 al Teatro Eliseo di Nuoro si aprirà – mercoledì 21 gennaio alle 20.30 – su “Doppio Sogno”, pièce originale scritta e diretta da Giancarlo Marinelli, e ispirata all’omonimo racconto di Arthur Schnitzler, da cui il regista Stanley Kubrick ha tratto il suo ultimo film, “Eyes Wide Shut”.
Il dottor Fridolin e la sua bellissima moglie – per sfuggire alla routine della vita quotidiana – si abbandonano a fantasie e desideri, come antidoto alla noia per una coppia giovane e felice: la confessione di un tradimento immaginario diventa l’ossessione di una notte interminabile, in cui si mescolano sogni e visioni, tentazioni, dubbi e paure, in un simbolico gioco di specchi e maschere.
Protagonisti sulla scena – nello spettacolo prodotto dalla Compagnia Molière – Ivana Monti, raffinata e versatile interprete fra teatro, cinema e televisione e Caterina Murino, seducente diva del cinema francese e italiano, e non solo – dopo l’esordio in “Nowhere” di Luis Sepúlveda e una carriera fra teatro e fiction (è stata Penelope ne “Il ritorno di Ulisse” su RaiUno accanto ad Alessio Boni ), Giorgio Lupano, volto noto del grande e del piccolo schermo, fra “Il manoscritto del principe” di Roberto Andò, “E ridendo l’uccise” di Florestano Vancini e “La papessa” di Sönke Wortmann, “RIS-Delitti Imperfetti” e “Paura di amare”, e Rosario Coppolino. Completano il cast Andrea Cavatorta, Francesco Cordella, Serena Marinelli e Simone Vaio; le scene sono di scene Paolo Beleù e Andrea Bianchi, i costumi di Adelia Apostolico, le musiche di Roberto Fia; light designer Daniele Davino.
“Doppio Sogno” indaga tra pensieri segreti e pulsioni inconfessabili, tra il mistero dell’attrazione e il timore del tradimento, tra la dimensione onirica e notturna e l’immagine rassicurante della realtà, nel tentativo di rompere il cerchio dell’abitudine; al termine del viaggio, comunque, “è un bene essersi destati dai propri sogni e che sarà meglio rimanere svegli a lungo”.
Sarà poi la volta – giovedì 29 gennaio alle 20.30 – di “Doris e Irene parlano da sole”, da “Talking Heads” di Alan Bennett: due monologhi al femminile, ferocemente ironici e insieme struggenti, raccontano la solitudine, le ansie e le nevrosi delle protagoniste e insieme offrono uno spaccato su un universo brulicante di vita sotto l’apparenza di una serena “normalità”.
Sguardo insolito, lucido e non indifferente sulla realtà, con lo spettacolo del Teatro Stabile della Sardegna, formato da due atti unici – “Una donna di lettere”, nella traduzione di Davide Tortorella, con Maria Grazia Bodio per la regia di Guido De Monticelli e “Un biscotto sotto il sofà”, con traduzione di Adele D’Arcangelo e Francesca Passerini, nell’interpretazione di Lia Careddu diretta da Veronica Cruciani con scene e video di Luca Brinchi e Daniele Spanò, i costumi di Adriana Geraldo e il disegno luci di Stefano Damasco e Loïc François Hamelin.
Un dialogo a distanza, fra due donne che non s’incontreranno mai: ciascuna manifesta il proprio disagio, e la propria personalità, con un personalissimo punto di vista, paradossale ed estremo, ma in fondo perfettamente logico e coerente, e quindi disturbante.
“Una donna di lettere” è la storia di Doris, Miss Ruddock, che spia il mondo dalla finestra e lo interpreta a modo suo, per poi manifestare il suo disappunto, la sua indignazione, in forma epistolare, inviando una mole di lettere di protesta, finché verrà affidata ai servizi sociali e infine condannata per il suo comportamento. Da reclusa, riscoprirà una dimensione umana e in seno alla sua nuova “famiglia” troverà comunque modo di dar sfogo alla sua strana “mania”.
“Un biscotto sotto il sofà” racconta – in modo quasi speculare – il progressivo ritrarsi in se stessa di Irene, ormai anziana, senza legami né affetti, per cui il mondo rappresenta l’ignoto, un luogo pericoloso e per nulla invitante. Tra le mura della sua casa si sente al sicuro, circondata dai ricordi, reali o immaginari, ma l’angoscia per il futuro, la consapevolezza della sua fragilità e della fatale perdita della sua preziosa indipendenza dagli altri, la spingeranno su un crinale pericoloso, e amaro.
Si parla d’arte e libertà in “Carmela e Paolino – varietà sopraffino” di José Sanchis Sinisterra – in cartellone giovedì 5 febbraio alle 20.30 al Teatro Eliseo: lo spettacolo di Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi / Teatro Stabile d’Innovazione, versione italiana di “¡Ay Carmela!”, celebre e fortunato testo del drammaturgo spagnolo, con traduzione, adattamento e regia di Angelo Savelli rievoca gli anni della dittatura e la ferocia del regime. Una coppia di artisti di varietà – interpretati da
Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo – costretti ad allietare le ultime ore dei condannati a morte, vivono il dramma di chi assiste impotente all’orrore, spettatore involontario del dolore altrui, chiamato a partecipare a una macabra farsa. Lo stridente contrasto tra gags e canzoni e lo stato d’animo dei prigionieri sottolinea la violenza di un gesto apparentemente compassionevole come regalare un’ora d’allegria alle proprie vittime. La storia di “Carmela e Paolino” mostra in forma estrema il complicato rapporto tra gli artisti e il potere, i ristretti confini in cui i primi possono esercitare la propria libertà d’espressione, e insieme il ruolo fondamentale che il teatro, anche quello popolare, esercita nel risvegliare la coscienza critica di un popolo.
La pièce è impreziosita dalle musiche originali di Mario Pagano eseguite dal vivo da Marco Bucci al pianoforte, Ruben Chaviano al violino e Simone Ermini al sassofono e al clarinetto; scene e costumi sono di Tobia Ercolino e le luci di Alberto Mariani.
Spazio poi alla verve e all’ironia di Lella Costa, protagonista insieme a Paolo Calabresi di “Nuda proprietà” di Lidia Ravera, in scena venerdì 20 febbraio alle 20.30 nell’allestimento de La contemporanea, in coproduzione con Mismaonda, per la regia di Emanuela Giordano. La pièce dell’autrice di un libro cult come“Porci con le ali”, e de “Le seduzioni dell’inverno”, descrive lo sbocciare improvviso e imprevisto di un amore maturo, con tutte le controindicazioni che l’età e la saggezza imporrebbero, ma anche il giovanile entusiasmo della riscoperta delle passioni, sia pure temperato dall’umorismo. La libertà dei costumi e il moderno edonismo segnano dei confini e l’estetica contemporanea impone modelli irraggiungibili di giovinezza e bellezza, seguendo l’ideale di una perpetua adolescenza: i sentimenti però non vanno soggetti alle mode, la tenerezza e il desiderio non hanno limiti di età. Fuori dalle convenzioni e dalle regole Iris e Carlo s’incontrano casualmente e cautamente s’innamorano, e l’unica preoccupazione semmai è salvaguardare i reciproci spazi d’indipendenza, trovare posto, in esistenze complicate da impegni e affetti antichi e nuovi, per un rapporto insieme così privato e “scandaloso” perché lontano dai canoni imposti dalla società. Nel cast di questa commedia brillante, che mette l’accento sull’importanza dei sentimenti, la capacità di gustare appieno la vita, senza lasciarsi condizionare dal giudizio altrui e dai pregiudizi anche Claudia Gusmano e Marco Palvetti; le scene sono di Francesco Ghisu, le musiche di Antonio Di Pofi.
Riflettori puntati – sabato 28 febbraio alle 20.30 – su Beppe Severgnini, autore nonché interprete de “La vita è un viaggio” (produzione Sosia & Pistoia) per la regia di Francesco Brandi : cronaca di un incontro tra un uomo e una donna, in un aeroporto, nel tempo di un’attesa, da cui scaturiranno inattese riflessioni sulla propria esistenza passata e presente, e sul proprio futuro. In scena, insieme al noto giornalista e scrittore, acuto indagatore dei costumi, e delle inclinazioni degli italiani, anche l’attrice Marta Isabella Rizi e la cantante musicista Elisabetta Spada (in arte Kiss & Drive) che firma le musiche dello spettacolo. La pièce – liberamente tratto dai libri “La vita è un viaggio” e “Italiani di domani” – è incentrata sul dialogo interrotto tra i due protagonisti: due vite parallele che d’improvviso, a causa di un banale ritardo di un volo, s’incrociano possono cambiare il destino di entrambi, e forse la loro destinazione. Il confronto tra due differenti sensibilità e visioni del mondo, induce entrambi a ripensare alla propria storia, misurandosi con la propria immagine di sé, con le proprie convinzioni radicate, le aspettative, i principi. Se il viaggio è metafora dell’esistenza, della misura dello scorrere dei giorni, nel mutare dei paesaggi, tra imprevisti e ,appunto, incontri, qui in un istante, con la capacità evocativa del teatro, si condensano i passaggi fondamentali, i ricordi, le aspirazioni e le disillusioni, in un corto circuito di emozioni, preludio a un’inevitabile catarsi.
Chiuderà in bellezza, nel segno dell’ironia, la Stagione di Prosa di Nuoro – sabato 11 aprile alle 20.30 – Ambra Angiolini alle prese con “La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni, nella versione del Teatro dell’Archivolto per la regia di Giorgio Gallione: il racconto surreale e fantastico di una nascita straordinaria e quasi “pirotecnica”, e di un’esistenza vissuta con strana e luminosa intensità, s’intreccia a un’analisi delle ingiustizie e agli incubi del nostro tempo, e di tutti i tempi, prima fra tutti la guerra. Una giovane donna in cerca di se stessa, dopo essersi smarrita e aver perduto pezzi della propria esistenza – dal coniglietto Walter all’amato e deludente fidanzato Wolmer – nel ricostruire come in un flashback la propria storia si sofferma a ripensare quegli aspetti meno piacevoli della realtà che la circonda, ben lontana dalla aspettative al momento della sua venuta al mondo. Il linguaggio immaginifico dello scrittore emiliano rivela con chiara evidenza le contraddizioni della società, mescolando satira e libera invenzione, con la strana ma affascinante logica dei sogni; e in un’intensa e convincente prova d’attrice, Ambra Angiolini, per la prima volta sola in palcoscenico (dopo il David di Donatello e il Nastro d’Argento per il film “Saturno contro” di Ferzan Ozpetek) dà voce «alla lotta e la rabbia che sta dentro la necessità di sopravvivenza e la difesa dello spirito critico, in un copione teatrale dove il comico è un tocco di magica follia che trasforma l’angoscia in risata liberatoria».
CeDAC
XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo
GIU’ LA MASCHERA!
Nuoro – Teatro Eliseo
Stagione di Prosa 2014-15
inizio spettacoli ore 20.30
21 gennaio 2015
Compagnia Molière
Doppio Sogno di Giancarlo Marinelli
dall’omonimo racconto di Arthur Schnitzler
con Ivana Monti, Caterina Murino, Giorgio Lupano, Rosario Coppolino
regia Giancarlo Marinelli
29 gennaio 2015
Teatro Stabile della Sardegna
Doris e Irene parlano da sole di Alan Bennett
con Maria Grazia Bodio e Lia Careddu
regia Guido De Monticelli e Veronica Cruciani
5 febbraio2015
Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi
Carmela e Paolino – varietà sopraffino di José Sanchis Sinisterra
con Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo
regia Angelo Savelli
20 febbraio 2015
La contemporanea
Nuda proprietà di Lidia Ravera
con Lella Costa e Paolo Calabresi
regia Emanuela Giordano
28 marzo 2015
Sosia & Pistoia
La vita è un viaggio
di e con Beppe Severgnini
regia Francesco Brandi
11 aprile 2015
Teatro dell’Archivolto
La misteriosa scomparsa di W di Stefano Benni
con Ambra Angiolini
regia Giorgio Gallione
Abbonamenti 6 spettacoli:
primi posti: intero €80 – ridotto €70
secondi posti: intero €70 – ridotto €60
Biglietti
primi posti: intero €16 – ridotto €14
secondi posti: intero €14 – ridotto €11
info: 329.0708812 – p.altea@tiscali.it