elementi scenici di Mirco Rocchi
con
Giacomo Bogani, Valentina Bruscoli e Diletta Oculisti
regia di Angelo Savelli
Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi
La stanza di un ragazzo dei nostri giorni è una specie di giungla tecnologica dove tv, stereo, computer e play station non si spengono mai, tutte le luci stanno perennemente accese, il caricatore del cellulare è collegato anche quando non serve, i radiatori vanno al massimo anche quando basterebbe tenersi un maglione e, d’estate, l’aria condizionata funziona anche con le finestre aperte. L’elettricità, il riscaldamento e tutte le altre fonti d’energia, ritenute erroneamente infinite ed innocue, vengono normalmente utilizzate e sprecate senza conoscerne né la natura e le caratteristiche, né il loro impatto ambientale ed economico. Da qui l’esigenza di diffondere una maggiore informazione su questi temi incominciando proprio dai ragazzi, tenendo però in considerazione il fatto che, per essere efficace, questa informazione dovrà essere tanto corretta quanto semplice e piacevole.
Questo è quanto persegue da anni la compagnia Pupi e Fresedde con il suo progetto di “teatro educato”, un teatro che diverte, che interagisce, che comunica e che non si vergogna di voler essere, con leggerezza ed ironia, anche educativo e didattico.
La storia. E’ una sera d’estate e siamo in casa della famiglia Lampa. I due fratellini Dina e Dario, figli di un tecnico della centrale elettrica, rimasti soli in casa, giocano e bisticciano raccontandosi storie di paura. Poi quel pasticcione di Dario fa saltare la luce e così restano al buio. La fantasiosa Dina pensa allora di risolvere il problema trasformandosi nella signorina Lampadina; però, senza elettricità, non può far altro che restare spenta e ciò le fa venire una crisi nervosa. Ci vorrebbe un dottore, ma i vari dottori Franklin, Volta ed Edison sono tutti in ferie. Dario allora cerca di tranquillizzare la sorella stressata evocando due improbabili e buffi dottori: il cinese Agostincuk con la sua agopuntura e la francese Fiorella de Floris con i suoi rimedi omeopatici. Un vero disastro. Poi, dopo aver tentato di costruire una piccola centrale elettrica nel bagno, provocando l’ennesimo cortocircuito, Dario si risveglia trasformato nell’africano dottor Watt e in queste vesti è finalmente in grado di dare alla sorellina sprecona una serie di consigli utili per risparmiare energia e guarire dall’esaurimento. Ritorna la luce. Ma Dario la terrà ancora un po’ spenta per continuare a terrorizzare la sorellina con le sue storie di buio e di paura.
Così, tra racconti fantastici e richiami scientifici (la centrale elettrica, la dinamo della biciclettina, la storia di Prometeo e del fuoco, l’ambra, il motore a vapore, l’energia solare, il buco dell’ozono, i fulmini, i pannelli solari e le eliche eoliche, le lampade a basso consumo ed altro ancora) la serata in casa Lampa si è trasformata in una piacevole scorribanda didattica per saperne qualcosa di più sulla natura e i misteri dell’elettricità e per imparare come risparmiare energia e soldi.