dell”omonimo racconto
di Nikolaj Vasil”evič Gogol
con
Nanni Melis, Maura Grussu, Rossano Orrù
musiche originali di e con
Veronica Maccioni e Ottavio Farci
drammaturgia, costumi, maschere e regia
Giampietro Orrù
Fueddu e Gestu
Don Tatanu, al risveglio, si ritrova senza naso: niente tracce di sangue, solo un taglio netto, liscio, come se non ci fosse mai stato. Intanto il naso se ne va in giro vestito elegantemente, recriminando la sua indipendenza e libertà. Il legittimo proprietario non è disposto ad accettare tale drammatica mancanza e si mette alla ricerca del suo naso vagando nei territori del nonsenso e dell”insidiosa reversibilità del reale in miraggio.
Comico, grottesco, surreale, “Il online casino canada Naso” è una divertente satira sull”uomo e la sua perdita di identità.
Ritratto di una provincia malata che ha perso drammaticamente la sua identità contadina, lo spettacolo presenta un”umanità caoticamente infarcita di luoghi comuni e tic della modernità.
Gli interpreti, con l”utilizzo di maschere in cera si trasformano in simulacri marionettistici di tipi e caratteri, ad esprimere una volontà che non è di chi agisce.
La maschera, un oggetto scenico a cui “Fueddu e gestu” da sempre maggiore importanza ha il compito di sottolineare i sotterranei meccanismi dell”inconscio, dell”alienazione dell”uomo, della tragica e quasi inarrestabile condizione di sdoppiamento nella quale è costretto a vivere: il racconto gogoliano offre spunti alla compagnia per un trattamento irrispettoso della lingua codificata deformandola espressivamente (così come accade in realtà in Sardegna) combinando il tronfio e formale linguaggio burocratico dell”Italiano con le intonazioni popolari colorite e vivaci.
Sempre più, secondo la massima di Alfred Jarry, “la vita è il carnevale dell”essere”.