/ Archivio stagione 2010/2011

Il sogno di Lisistrata

spettacolo per attori con oggetti e fantocci da Aristofane

Synergie Teatrali

con
Debora Caprioglio

e con
Stefano Artissunch, Angelo Maresca,
Stefano Tosoni e Gian Paolo Valentini

regia
Stefano Artissunch

Lo spettacolo è un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane celebre commediografo fra i maggiori autori del teatro classico. Il filo conduttore è Lisistrata che con lo stratagemma dello sciopero del sesso ricatta i guerrieri spartani ed ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del Peloponneso. Proprio la fermezza e l’arguzia di questa donna favoriscono il gioco comico ma anche polemico e riflessivo nella commedia. Infatti la grandezza di Aristofane, autore che contesta facendo nomi e cognomi, è quella di tradurre in commedia la realtà che lo circonda analizzandola e colorandola di fantasia per parlare di conflitti, ingiustizia, potere, corruzione. Nello spettacolo tutto il fantastico di Aristofane viene restituito sia nell’allestimento animato dalle luci della ribalta, sia nell’utilizzo di pupazzi e fantocci che visivamente rafforzano l’onirico della scena interagendo drammaturgicamente con i protagonisti. In tal modo l’arte del teatro qui diventa magia capace di rievocare figure di corpi, musiche, parole ed immagini come strumenti per esplorare l’animo umano.

I protagonisti si affrontano sui tre piani rialzati della scenografia sviluppando al massimo l’azione scenica per esasperare in maniera giocosa e dinamica gli umori del dramma comico di Aristofane.  La scena è bianca, compatta e severa, un’isola chiamata Archeo Cabaret, a delineare uno spazio dove passato e presente si incontrano, dove la satira implacabile, feroce e corrosiva esplode con una grande sequenza di immagini ed uno spirito senza limite di tempo aggredendo la società e la Polis (Atene).

Chiude la partitura scenica il personaggio del buffone che citando altre opere di Aristofane (Pluto, Le rane, Le nuvole, Gli uccelli, Le vespe, Gli Acarnesi) cristallizzerà maggiormente la sua poetica.