In Wonderland è l’approdo di sei mesi di laboratorio di allenamento alla fantasia e all’ascolto reciproco, in cui ogni bambina e bambino si è sentito protagonista e co-creatore della forma scenica in cui andrà ad agire. Un laboratorio teatrale dove Teatro è stato anzitutto Gioco, concependo il gioco come contenitore di libertà espressiva e moltiplicatore di attitudine evocativa.
Quale testo poteva rappresentare un “pre-testo” migliore di Alice nel paese delle meraviglie per agire in questa direzione?!
Tanti i temi contenuti in questo grande “viaggio dell’eroina”: quello della crescita, sottolineato metaforicamente dal continuo cambiamento di scala; il tema del tempo; la necessità di esprimere se stessi; accettare quel po’ di follia contenuta in ciascuno di noi; l’importanza di esprimere il proprio pensiero; imparare a capire ciò che si desidera; accettare che nella vita si possa solo scegliere una direzione, ma che poi sia necessario lasciarsi sorprendere da ciò che è il viaggio stesso a decidere di regalarci.
Per cui venite con noi, ma soprattutto: Stay Wonderland
Laboratorio per bambini da 6 a 11 anni (sono presenti bambini delle 5 classi delle elementari della Scuola Up School di Cagliari) curato da Michela Atzeni, applica un metodo basato principalmente sull’intervento sinergico con il gruppo e con ciascun membro del gruppo, sì da produrre risultati significativi nello sviluppo di capacità sia collettive che individuali: si va perciò̀ ad intervenire, in parallelo, sul piano della socializzazione e su quello della formazione della personalità.
La socializzazione rappresenta un aspetto ineludibile dell’educazione la quale, pur indirizzata, prevalentemente, alla costruzione della personalità̀, non può̀ prescindere da una dimensione sociale, da cui poi evincere e valorizzare le differenze individuali. In ogni gruppo di alunni che prendono parte ad un laboratorio si instaura un forte senso di reciprocità̀, dettato dal fatto di condividere un importante obiettivo comune e di dover convogliare le proprie forze al fine di realizzarlo. Si vengono così ad attivare interazioni positive in cui i singoli accettano di dipendere dal gruppo, apprendendo a coniugare autonomia personale e appartenenza ad un’entità̀ più̀ grande. In tale ottica il gruppo ha la funzione di aiutare il singolo ad individuarsi, ad acquisire un’identità̀ in cui l’essere se stessi forma un tutt’uno con l’essere parte.
Il percorso agisce su due filoni paralleli e permeabili che si intersecano in ciascun incontro, per sfociare in un terzo “movimento”, di sintesi degli strumenti appresi o semplicemente esperiti, per approdare alla messa in scena finale
A) ESPRESSIVITA’ FISICA E VOCALE: una parte importante del laboratorio sarà dedicata alla scoperta del proprio corpo, all’attenzione per lo spazio in cui il proprio corpo è immerso, alla scoperta del corpo dei compagni che agiscono nello stesso spazio, all’importanza dello sguardo, alla scoperta della “propria voce” attraverso la lettura e della possibilità̀ di giocare con le “proprie voci”, all’allenamento ad agire e re-agire agganciati nella relazione col compagno e col gruppo.
B) GIOCHI DI INTERPRETAZIONE: i bambini verranno guidati nell’interpretazione di testi e situazioni date, uniti a giochi di ritmo e canto singolo e corale.
C) MESSA IN SCENA FINALE, ha lo scopo di coniugare gli stimoli smossi durante le ore di laboratorio dedicate all’espressività̀ fisica e vocale attraverso la lettura, per accompagnare i ragazzi nella composizione di un momento di restituzione artistica finale su palco.
Il laboratorio è totalmente gratuito ed è organizzato con il contributo della Scuola Up School.
Workshop for children from 6 to 11 years (there are children of the 5 elementary classes of the School Up School of Cagliari) curated by Michela Atzeni, applies a method based mainly on the synergistic intervention with the group and with each member of the group, to produce significant results in the development of both collective and individual skills: it is therefore necessary to intervene, in parallel, on the level of socialization and that of personality formation.
Socialization is an unavoidable aspect of education, which, although directed, mainly, to the construction of the personality, cannot be separated from a social dimension, from which then infer and value individual differences. In every group of students who take part in a workshop there is a strong sense of reciprocity, dictated by the fact of sharing an important common goal and having to channel their forces in order to achieve it. In this way, positive interactions are activated in which individuals agree to depend on the group, learning to combine personal autonomy and belonging to a larger entity. In this perspective the group has the function of helping the individual to identify himself, to acquire an identity in which being oneself forms a whole with being part.
The path acts on two parallel and permeable strands that intersect in each meeting, to result in a third “movement”, synthesis of the learned tools or simply experienced, to land on the final staging
A) EXPRESSIVENESS’ PHYSICAL AND VOCAL: an important part of the workshop will be dedicated to the discovery of your body, to the attention to the space in which your body is immersed, to the discovery of the body of the companions who act in the same space, to the importance of the gaze, to the discovery of the “own voice” through the reading and of the possibility to play with the “own voices”, to the training to act and re-to act hooked in the relation with the partner and the group.
B) INTERPRETATION GAMES: children will be guided in the interpretation of texts and given situations, combined with rhythm and single and choral singing games.
C) FINAL STAGING, aims to combine the stimuli moved during the laboratory hours dedicated to physical and vocal expressiveness through reading, to accompany the boys in the composition of a moment of final artistic restitution on stage.
The workshop is totally free and is organized with the contribution of the School Up School.