Fondazione Devlata
Pierfrancesco Pisani – Progetto Goldstein
Io sono Misia
L’ape regina dei geni
di Vittorio Cielo
liberamente ispirato alle memorie di Misia Sert,
alle confidenze, ricordi, messaggi, lettere di Proust, Stravinsky, Diaghilev, Nijinsky, Debussy, Toulouse-Lautrec, Picasso, Ravel, Cocteau… su Misia
con Lucrezia Lante della Rovere
scene Gianluca Amodio
costumi Alessandro Lai
luci Pasquale Mari
musiche Diego Buongiorno
tecnici audio luci Luca Giovagnoli, Lorenzo D’Anna
regista assistente Arcangelo Iannace
regia Francesco Zecca
Si ringraziano la Compagnia Stabile del Molise, Claudio Cianfoni, Carlo e Marina Ripa di Meana, Livia e Vincenzo Malagò, Giovanni Malagò e Gianluca Pignatelli
Lo spettacolo
Picasso, Proust, Chanel, Ravel, Debussy, Stravinsky, Toulouse Lautrec, Cocteau, Nijinsky, e i loro segreti, svelati… dalla regina di Parigi.
«Io non partorisco. Io Faccio Partorire. Gli uomini hanno bisogno di una sfinge per partorire la bellezza.
Per diventare artisti. Io li faccio partorire. Li ho fatti partorire, tutti!…
Dicono che il mio talento sia saper annusare il talento…Dove tutti vedono un nano, io vedo un Toulouse-Lautrec.
Se c’è una tizia muta, a occhi bassi, contro il muro, io sento profumo di Cocò, nel senso che sarà Chanel.
Sono una cercatrice di geni… Una cercatrice di meraviglie umane.
Detesto suonare. Perché amo la musica. Ho imparato sulle ginocchia di Liszt, vecchio, con i capelli lunghi a bacchetta bianchi, come un salice ghiacciato,la faccia a verruche come la corteccia di un albero.
Con i miei occhi color malva, ho visto ora dopo ora inevitabilmente.
Pablo Ruiz trasformarsi nel mostro-toro Picasso.
Debussy sui miei divani sognare il sesso del fauno.
Cocteau fare la corte agli attori come in Marocco.
Stravinsky incendiarsi nella Sagra di Primavera.
Ravel ricamare musica a dispetto di Satie.
Il carnefice di ballerini Diaghilev, farsi Domatore di Nijinsky,fino a far impazzire il dio della danza.
E Proust, scrivere ogni cosa, ogni parola di tutti. Fino a mettermi nella seconda riga, della prima pagina, della Réchérche… Il suo libro, che non finirà mai perché il Tempo è infinito…come il genio che divampa negli uomini.
Nelle università la chiamano “cultura”..io la chiamavo averli a cena da me, a casa…»
Lucrezia Lante della Rovere dà vita a una Donna straordinaria che ha costruito la cultura del ‘900.
Con la sensibile regia di Francesco Zecca e un testo inedito del poeta Vittorio Cielo, rivela al pubblico italiano l’incredibile storia e la fascinosa personalità di Misia Sert.
Durata – un’ora circa
L’autore
Vittorio Cielo – Scrittore, drammaturgo e poeta, debutta come autore unico per l’Italia del tour europeo “Cammino di Stelle” in piazza Navona a Roma, con Michele Placido e Luca Barbareschi, musiche di Markus Stockhausen. Con due testi sulla vita di Shakespeare vince per due volte il Premio nazionale “Attori in Cerca di Autori” al Teatro Quirino di Roma.
Il suo innovativo “Moz.Art” è stato portato in scena da Mariano Rigillo, Cauteruccio, Guicciardini (Mozart 250°) e Coltorti. I suoi libri di liriche sono: Parole pubblicato dopo il Premio Sandro Penna, presentato a Mantova; e W. Trionfali Disastri di Bertoldino Bush, recitato sul “Trenino Fantasia” del Festival di Filosofia di Modena, e nel Foro Romano nei giorni della visita di Bush.
La Pizia: Edipo e i massacri dei Padri è stato lo spettacolo ufficiale nel ghetto di Roma delle gallerie d’arte leader riunite “Art To Get”. Scrive anche in ambito multimediale per Internet (1° Premio N.Y.Times & 1° Premio Europeo Toscana) e per radio nazionali.
L’interprete
Lucrezia Lante Della Rovere – Debutta sul grande schermo nel 1986 con il film di Mario Monicelli Speriamo che sia femmina. Nel 1988, dopo il film tv Quando ancora non c’erano i Beatles, viene diretta da Pupi Avati in Storia di ragazzi e di ragazze. Negli anni ‘90, recita con Vanessa Redgrave in Diceria dell’untore e con Noiret in Zuppa di pesce. Sarà poi diretta per il cinema da Pino Quartullo in Quando eravamo repressi e in Le donne non vogliono più e in tv da Mauro Bolognini nella miniserie Casa Ricordi. Seguono i film tv Uno di noi, Les amants de rivière rouge, Trenta righe per un delitto e Cronaca nera. Nel 2000 è La carbonara, diretta da Luigi Magni. Partecipa al programma Rai Uno Tutti gli zeri del mondo e recita nelle serie tv Il lato oscuro, Orgoglio e Attenti a quei tre. Nel 2005 gira, per la regia di Gianpaolo Tescari, Gli occhi dell’altro con il quale vince il Taormina Film Festival. Viene introdotta al teatro da Luca Barbareschi con il quale lavorerà per molti anni, oltre che con Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi, Duccio Camerini, Luca Ronconi, Emanuela Giordano. Nel 2007 è la protagonista della fiction Rai Donna detective. Nel 2008 vince il premio come migliore attrice protagonista al Roma Fiction Fest con Ovunque tu sia di Ambrogio Lo Giudice che la dirigerà anche in Una musica silenziosa. È nel cast di Quantum of Solace e nel film Viola di Mare diretto da Donatella Maiorca. Nel 2011 recita in Tutti pazzi per amore 3. Nel 2012 vince il Premio Flaiano come miglior interprete femminile con il suo spettacolo teatrale Malamore, dal testo di Concita De Gregorio, regia di Francesco Zecca; partecipa al talent show di Rai Uno Ballando con le stelle, e in teatro recita in John Gabriel Borkman di Ibsen. Nel 2013 è in scena con Come tu mi vuoi per la regia di Francesco Zecca, libero adattamento di Masolino d’Amico della commedia di Pirandello. Nel 2015 torna in tv ne La Dama velata diretta da Carmine Elia in prima serata Rai Uno.
Il regista
Francesco Zecca – Nel 2001 si diploma come attore presso Il Centro Internazionale la Cometa di Roma dove incontra grandi artisti e maestri grazie ai quali ha preso il via la sua carriera e che grande influenza hanno esercitato sulla sua professione: N. Karpov, per il quale è stato attore e assistente, F. Albanese, D. Mamadou, A.Woodhouse, passando per J. Stanzak della Compagnia di Pina Bausch. Negli anni si destreggia tra cinema (Un altro Pianeta di S. Tummolini, film che ha partecipato alla 65° Mostra del Cinema di Venezia; L’appuntamento originario, regia G. Isernia; Vite a Pompei, regia C. Smith; Una talpa al bioparco, regia F. Ottaviani; protagonista in La famiglia, Endless the series e Hamlet in Project di L. Mininno) e televisione (co-protagonista in Il Commissario Nardone, regia F. Costa; Baciato dal sole, regia A. Grimaldi; Ris 4; La vita che corre; Zeus; Testimone Inconsapevole). Ma è il teatro il luogo ideale dove continua a lavorare, con Ottavia Piccolo nello spettacolo Processo a Dio di S. Massini, regia S. Fantoni, con Emma Dante ne La muta di Portici e Carmen, Massimiliano Bruno in Nessuno, Pierpaolo Sepe in Maser e Non avere paura mai, Roberta Nicolai in L’Orlando Furioso, Terre e Il Castello, Fabiana Iacozzilli in Rapacità, Hamlet Circus e La Trilogia dell’Attesa. E ancora è il teatro il luogo in cui debutta ben presto come autore e regista: durante lo spettacolo Scoppio di amore e guerra, scritto e diretto da D. Camerini, in cui nel 2005 è attore e assistente alla regia, Francesco Zecca incontra Lucrezia Lante della Rovere con la quale inizia un lungo e intenso percorso di autore e regista. La dirige nel loro adattamento di Malamore di Concita De Gregorio e ancora, recitando con lei, nello spettacolo Come Tu Mi Vuoi di L. Pirandello. Dirige inoltre Pamela Villoresi e Claudio Casadio nel testo di M. Carlotto Il mondo non mi deve nulla.
Luci
Pasquale Mari – Light Designer e Direttore della Fotografia, socio fondatore del gruppo di lavoro teatrale e cinematografico Teatri Uniti. Collaboratore fisso, fin dagli esordi, di Mario Martone, nel tempo lo è diventato, per la prosa, anche di Toni Servillo, Carlo Cecchi, Valerio Binasco, Arturo Cirillo, Alessandro Gassmann, Luca Zingaretti, Luigi Lo Cascio, Daniele Luchetti. Negli ultimi anni ha lavorato a numerose produzioni d’opera nei maggiori festival europei quali Aix-en-Provence, Pesaro, Salisburgo, collaborando nel corso degli anni con direttori d’orchestra come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Daniel Harding, Daniele Gatti, James Conlon, Myung-Whun Chung e, tra i registi, Martone, De Rosa, Amelio, Bellocchio. Tra le occasioni più prestigiose in questo campo, la Matilde di Shabran al Rossini Opera Festival di Pesaro e al Covent Garden, il Falstaff e il Macbeth di Verdi allo Champs Elysées, Cavalleria Rusticana e Luisa Miller alla Scala, il Don Pasquale al Real di Madrid, Elektra al Petruzzelli di Bari, Simon Boccanegra che ha inaugurato la scorsa stagione della Fenice di Venezia. È stato inoltre light designer del Flauto Magico dell’Orchestra di Piazza Vittorio e di numerose creazioni del Balletto Civile di Michela Lucenti. In campo cinematografico ricordiamo Teatro di Guerra di M. Martone, Il bagno Turco e Le Fate Ignoranti di F. Ozpetek e L’Ora di Religione, Buongiorno, Notte e Il Regista di Matrimoni di Marco Bellocchio nonché i recenti La Città Ideale di Luigi Lo Cascio e Neve di Stefano Incerti.
Scene
Gianluca Amodio – Terminata la formazione scolastica, opera fin da giovanissimo in un laboratorio di scenotecnica dove matura, unitamente alle esperienze costruttive, soluzioni sceniche che uniscono alla classicità nuove forme per i suoi progetti di scenografie. Dal 1992 collabora presso la O.C.S.A. Soc. Coop. – realizzazioni scenografiche – di Roma, con la qualifica di disegnatore tecnico pittore e costruttore. In questi anni ha disegnato per: Qualcun volò sul nido del cuculo, Riccardo III, Immanuel Kant, Roman e il suo cucciolo e La parola ai giurati, regia di Alessandro Gassman; Il mondo non mi deve nulla, regia di Francesco Zecca; Trappola mortale e Complici, regia di Ennio Coltorti; I due ladroni, regia di Augusto Fornari; Mission Marseille – Editoriale Invernale – Ucemagazine USA; Il letto ovale, regia di Gino Landi; Effetto serra, regia Stefano Messina; Lady Oscar di Andrea Palotto.
Costumi
Alessandro Lai – Formatosi presso la storica sartoria Tirelli Costumi di Roma, ha avuto come maestri i più grandi costumisti italiani: Piero Tosi, Gabriella Pescucci e Maurizio Millenotti. Il suo lavoro spazia dal cinema al teatro fino all’opera lirica. Ha collaborato con i più grandi registi italiani, da Franco Zeffirelli (Callas forever), Liliana Cavani (Alcide De Gasperi, l’uomo della speranza) e Cristina Comencini (Latin Lover) a Francesca Archibugi (Renzo e Lucia, Lezioni di volo, Il nome del figlio) e Ferzan Ozpetek, con il quale ha un sodalizio artistico che ha prodotto ad oggi 5 film (Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza, Allacciate le cinture) e due opere liriche (Aida e La Traviata di Giuseppe Verdi). Ha creato costumi per diverse produzioni e serie televisive, collaborando con numerosi registi tra i quali Alberto Sironi (Virginia – La monaca di Monza, Eroi per caso). Nell’opera lirica ha creato costumi per più di 10 titoli, collaborando con importanti registi (Andrea De Rosa, Chiara Muti) e direttori d’orchestra. Ha inoltre curato l’allestimento di varie mostre ed eventi legati alla moda e alla storia del costume. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, 5 nominations ai David di Donatello, 1 nomination al premio Goya e ha vinto 2 Nastri d’argento.
Musiche
Diego Buongiorno – Compositore e produttore, lavora tra Roma e Reykjavik. Ha studiato composizione e musica applicata all’immagine con il M° Gianluca Podio e con il premio Oscar M° Louis Bacalov consegue il Master in Musica per Film all’Accademia Chigiana di Siena. Nel corso degli anni scrive musiche per il teatro, il cinema, la tv e i grandi eventi, lavorando con numerosi registi e con le più importanti case di produzione e agenzie tra cui HMNS, Saatchi & Saatchi, Magnolia, McCann Erickson, Filmmaster, Wilder, Fox, Endemol, Ferrero PubbliRegia, Sky, Rai e Mediaset. Una lista foltissima di collaborazioni non solo in ambito musicale internazionale. Scrive e produce musiche per artisti come The Irrepressibles, Sabina Sciubba (Brazilian Girls), Hogni Egilsson (Hjaltalin), GusGus, Author & Punisher, Clare and the Reasons, Tanya Tagaq (Polar Prize), Amiina, Craig Walker (Archive), Little Red Lung, Jo Hamilton, Eivor, Dorian Wood, e collabora con fine-art photographers come Kirsty Mitchell, Aela Labbè, Helen Warner, Nicol Vizioli, Alex Stoddard, Brooke Shaden. Il suo primo lavoro chiamato “The Bush”, è un concept album di 25 brani originali e un progetto con oltre 60 ospiti internazionali, che scrive, arrangia e produce, ricevendo pieni voti da Rolling Stone Italia e da altri magazines nazionali e internazionali. Subito dopo il live “My Heart is a Forest”, vede la prima messa in scena al Teatro Palladium di Roma per il RomaEuropa Festival in collaborazione con DNAconcerti.