di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi

 

con

Maurizio Micheli e Tullio Solenghi

 

e con

(in o. a.) Massimiliano Borghesi, Sandra Cavallini, Paolo Gattini,

Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli, Enzo Saturni

 

collaborazione ai testi Marco Presta

consulenza artistica Michele Mirabella

scene Francesco Scandale

costumi Andrea Svanisci

musiche Massimiliano Forza

foto Pino Le Pera

 

regia Marcello Cotugno

 

La Contrada-Teatro Stabile di Trieste

 

LO SPETTACOLO

L’Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità. Quale miglior occasione per riflettere sugli aspetti del nostro costume e del nostro carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati e puntualmente si ripropongono. E, dato che l’ironia è di tutte le riflessioni la più acuta ed efficace, e il teatro il luogo perfetto per significare la propria identità, qualcuno, Micheli e Solenghi, con la complicità di due amici, di buone riletture, di sfiziose canzoni, propongono “Italiani si nasce”. E postillano “e noi lo nacquimo”, implicito omaggio al genere del varietà teatrale che, stagionato almeno quanto “l’Unità Nazionale”, rimane a tutt’oggi una ispirazione irresistibile. L’azzardo non è quello della rievocazione nostalgica, bensì del raccontare con l’occhio critico di oggi il carattere degli italiani nel tempo. E così, in una piazza italiana, ai piedi dei due monumenti di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II°, una compagnia teatrale comincia a raccontare una storia d’Italia che si dipana a partire dai lombi supremi, quelli di Adamo, con la creazione (molto fa pensare che Adamo ed Eva fossero italiani….ante litteram, serpente compreso).

Per poi passare ad alcuni protagonisti altolocati della storia (Leonardo, Colombo, Casanova, Leopardi) ma anche alle più umili comparse (due cristiani che stanno per essere sbranati dai leoni del Colosseo, italiani anche loro, o due santi alla ricerca continua di fedeli sempre più rari, etc. etc.). Scopriremo così che tutti sono accomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l’Italianità. Esiste ancora? E come si manifesta oggi? E che fine hanno fatto “Dio Patria e Famiglia” o gli inevitabili e invadenti “poeti santi e navigatori”? Forse lo si può meglio scoprire e raccontare scandagliando la storia patria proprio con la comicità del teatro. E di quel teatro speciale, così tipicamente italiano, che è il varietà di sangue nobile con musiche, lepidezze, umorismo, prose e versi e canzoni (il repertorio non manca, notoriamente). I due protagonisti, Micheli e Solenghi, coadiuvati da una compagnia di altri sei attori, si caleranno nel funambolismo dei personaggi, per ripercorrere attraverso caratterizzazioni, trucchi, dialetti, travestimenti, le mille identità necessarie a raccontare i loro ITALIANI. Del resto loro, Italiani lo “nacquettero”.

 

Celebrazioni per l’Unità d’Italia

Memorie d’artista

Incontro con Tullio Solenghi

 

Il 5 marzo 2011 alle ore 17.30 presso il Teatro Civico di Castello a Cagliari, Tullio Solenghi sarà il protagonista dell’incontro “Celebrazioni per l’Unità d’Italia-Memorie d’artista”