di Alberto Fumagalli

con Francesco Giordano – Giacomo Bottoni – Antonio Orlando

costumi e direzione di scena Giulio Morini
tecnica Tommaso Ferrero
fotografie Simona Albani

regia Alberto Fumagalli – Ludovica D’Auria
produzione Les Moustaches

Finalista Direction Under 30 – VII edizione 2020

“Per la compiutezza del lavoro, per l’innovazione di una lingua, per l’equilibrio dei rapporti tra gli attori, per una regia accurata che ha saputo costruire anche con pochi elementi scenografici un’opera suggestiva ed evocativa del contesto poetico della storia”.

Questa la motivazione del Premio come miglior spettacolo del Roma Fringe Festival. Definito anche “una commedia nerissima, simpaticamente reazionaria nei confronti di una società che tarpa le ali e anestetizza i sogni” La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza è anche un lavoro tenero e commovente, che rivela interamente l’anima dei suoi personaggi.

La compagnia Les Moustaches, fondata nel 2016 da Alberto Fumagalli, come compagnia teatrale under 30, nasce e cresce a Fara Gera d’Adda. Il piccolo nucleo iniziale si completa dopo l’incontro e il confronto con altri giovani artisti, provenienti da tutta Italia, e con differenti formazioni. Da qui un interessante meticciato culturale che attraverso lo scambio, il dialogo, il confronto, si evidenzia in tutti gli spettacoli.

Dopo i primi successi di pubblico, la compagnia ottiene presto anche il plauso della critica e degli addetti ai lavori. Partecipa e vince ai festival, italiani e internazionali. Ricca di individualità forti, nel 2019 Les Moustaches decide di ampliare il proprio campo operativo. Oltre a continuare a produrre spettacoli per il palcoscenico, si dedica alla realizzazione di soggetti e sceneggiature per film e serie tv e alla creazione di format televisivi.
Durante la stagione teatrale 2018/2019 ha raggiunto la fase finale del Premio Scenario con lo spettacolo/studio “La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza”. Lo spettacolo viene selezionato per il Roma Fringe Festival 2020 dove vince come Miglior spettacolo, quindi Premio della Stampa e Premio Fersen per l’innovazione e la ricerca. Con il testo “Il Presidente” la compagnia è finalista del bando Testinscena 2019 Fondazione Claudia Lombardi per la città di Lugano, tra le sei migliori drammaturgie originali. Les Moustaches vince il primo premio del Milano Off Fringe Festival 2019 con lo spettacolo “Il Giovane Riccardo” che rappresenterà l’Italia al Festival internazionale di Avignone durante il mese di luglio 2020. restano negli occhi e nella memoria. Forse, anche nel cuore. Ciccio Speranza è un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima talmente delicata, che potrebbe sembrare quella di una graziosa principessa nordeuropea. Ciccio Speranza vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco. Ciccio Speranza ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio: vuole danzare. In una sperduta provincia di un’Italia sperduta, la sperduta famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate. Sebastiano è il padre di Ciccio, violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini. Dennis è il fratello di Ciccio, con un’apertura mentale di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché non sanno fare pasta, patate e cozze. Solo, in fondo, nella sua fragilità, Ciccio vuole scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grassissimo e il suo sogno impacciato, il nostro protagonista, in tutù rosa non smetterà mai di danzare, raccontandoci la sua vita così come la desidera. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto come un cappottino antigelo sta stretto ad un bulldog inglese. Dunque, perché rattrappire i propri istinti? Solo perché la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa? Perché sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mondo che sta oltre il proprio campo di fagioli?

Ciccio è pieno di sogni, a volte decisamente fuori dalla sua portata, ma ha il diritto di provarci e di vivere la vita che vuole. Attraverso un linguaggio inventato, poetico ed ironico nel suo impasto di dialetti (la lingua per noi è un fatto prettamente sonoro non concettuale) evochiamo una famiglia di provincia schiacciata dalla sua marginalità sociale, da un immobilismo drammatico e contemporaneo….(Alberto Fumagalli)