/ Archivio stagione 2014/2015

“La famiglia Antrobus” in scena a Badu ‘e Carros per un’anteprima della stagione del CeDAC al Teatro Eliseo

CeDAC
XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo

Compagnia Teatrale García Lorca
LA FAMIGLIA ANTROBUS

locandina carcere cedac

con Giuseppe Garippa, Elena Cumpostu, Francesca Piras, Mauro Compostu, Emanuele Piete, Dafne Satta, Simonetta Congiu, Carla Pacchiano, Sandra Tatti, Sebastiano Mastino, Roberto Piredda, Giandomenico Ledda

regia Patrizia Viglino

La Compagnia Teatrale García Lorca presenta, all’interno del carcere di Badu ‘e Carros di Nuoro, il 28 novembre 2014, il suo ultimo spettacolo “La Famiglia Antrobus”, per la regia di Patrizia Viglino, quale anteprima della stagione teatrale 2014-15 del Teatro Eliseo di Nuoro, nell’ambito del Circuito Teatrale Regionale Sardo organizzato dal CEDAC.
La Compagnia Teatrale Garcia Lorca, in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Badu ‘e Carros, intende gettare un ponte culturale tra la realtà del carcere e il tessuto cittadino, riconoscendo nella funzione civile e sociale del Teatro uno strumento di integrazione e di crescita civile per tutto il territorio. Con questo
evento, la città di Nuoro insieme alla sua realtà teatrale, si apre ancora di più e con grande attenzione ai percorsi di ri-socializzazione già precedentemente avviati dalla Direzione dell’Istituto di Pena, a concreta testimonianza del fatto che il carcere ed i suoi ospiti sono parte integrante del tessuto sociale della città, facenti parte di un’unica cittadinanza.
“La Famiglia Antrobus”, ripercorre le tappe mitiche della storia dell’umanità, ponendo al centro la famiglia e la condizione umana, con tutte le sue più profonde contraddizioni. Alcune tematiche chiave si ripetono ciclicamente nella storia evolutiva umana: la lotta per la sopravvivenza, il marchio originario della violenza, l’ottimismo spregiudicato e amorale dell’ homo faber, le relazioni familiari contraddittorie e instabili, i conflitti generazionali, fino al culmine della distruzione totale dovuta ad eventi catastrofici (il diluvio universale, la guerra. Tematiche che pongono costantemente l’umanità davanti al problema della scelta. Quale futuro costruire? Quali insegnamenti trarre dalla storia?
Il riadattamento in chiave contemporanea della regista Patrizia Viglino, conserva il clima da commedia brillante dell’originale ma l’allegoria della famiglia umana si
tramuta in sguardo implacabile sulla ciclicità della violenza. L’unica speranza è riposta nel compito collettivo di costruire un futuro che non è ancora stato scritto.