CAGLIARI – Teatro Massimo, Sala M1
26 marzo ore 20.30 – TURNO A
27 marzo ore 20.30 – TURNO B
28 marzo ore 20.30 – TURNO C
29 marzo ore 19.30 – TURNO D
30 marzo ore 19.00 – TURNO E
Durata: 1 ora e 30 minuti
Settore I intero € 35
Settore I ridotto € 27
Settore II intero € 30
Settore II ridotto € 22
Loggione e palchi € 15
Possessori di Carta Giovani Sardegna €15
Universitari UNICA € 5
La ferocia
dal romanzo di Nicola Lagioia ideazione VicoQuartoMazzini
adattamento Linda Dalisi
con Marco Morellini, Michele Altamura, Leonardo Capuano, Enrico Casale, Gaetano Colella, Francesca Mazza, Gabriele Paolocà, Andrea Volpetti
scene Daniele Spanò
luci Giulia Pastore
musica e sound design Pino Basile
regia Michele Altamura, Gabriele Paolocà
Produzione Scarti – Centro di Produzione teatrale d’Innovazione, Elsinor, Romaeuropa Festival, LAC – Lugano Arte e Cultura, Teatri di Bari, Teatro Nazionale di Genova.
Secondo alcuni la disciplina che meglio spiega il nuovo secolo è l’etologia. Metti una volpe affamata davanti a un branco di conigli e li vedrai correre. Corri in una piazza piena di colombi e li vedrai volare. Trova il colombo che non vola. La ferocia, N. Lagioia
Tratto dall’omonimo romanzo di Nicola Lagioia edito da Einaudi e vincitore nel 2015 del Premio Strega e del Premio Mondello, lo spettacolo mette in scena il trionfo e la rovina dell’occidente. Lo fa raccontando la storia della famiglia Salvemini, una saga familiare in cui le colpe dei padri si specchiano nelle debolezze dei figli. Un bestiario che racconta della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione e il nostro essere perennemente incatenati alle leggi della natura. Vittorio Salvemini è venuto dal nulla e, come da copione, vuole tutto. Costruttore pugliese arrivato a Bari poco più che trentenne, dagli anni ‘70 in poi ha inanellato una serie di successi professionali che l’hanno portato a essere proprietario di cantieri edili su cui non tramonta mai il sole, da Bari a Phuket, passando per Parigi e Istanbul. Solo le contraddizioni di qualunque ascesa sfrenata riusciranno a mandare in frantumi le sue sicurezze. A queste è legata la morte della figlia Clara, trovata nuda e ricoperta di sangue sulla provinciale che collega Bari a Taranto. La vicenda dei Salvemini ha il calore di una tragedia contemporanea, particolare e universale allo stesso tempo, e si nutre delle parole di un grande romanziere, nato e cresciuto in un Sud da sempre attraversato da grandi narrazioni.