Archivio stagione 2014/2015
“La leggenda del pallavolista volante” di e con Andrea Zorzi in tournée nell’Isola
CeDAC
XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo
GIU’ LA MASCHERA!
Stagione di Prosa 2014/2015
Compagnia Teatri d’Imbarco
La leggenda del pallavolista volante
di e con Andrea Zorzi
giovedì 26 febbraio 2015 – ore 21.00 OLBIA CineTeatro Olbia
venerdì 27 febbraio 2015 – ore 21.00 ALGHERO Teatro Civico
sabato 28 febbraio 2015 – ore 21.00 MEANA SARDO Teatro San Bartolomeo
domenica 1 marzo 2015 – ore 20.45 CARBONIA Teatro Centrale
Sbarca nell’Isola sotto le insegne del CeDAC nell’ambito del XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo “La leggenda del pallavolista volante” dei Teatri d’Imbarco, coinvolgente spettacolo scritto (a quattro mani con il regista Nicola Zavagli) da Andrea Zorzi, campione di volley della nazionale dei “fenomeni”, anche protagonista sulla scena insieme all’attrice Beatrice Visibelli.
La pièce incentrata sulla vita e la passione sportiva di un mito della pallavolo, sarà in cartellone giovedì 26 febbraio alle 21 al CineTeatro “Olbia” di Olbia, venerdì 27 febbraio alle 21 al Teatro Civico di Alghero, sabato 28 febbraio sempre alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo e infine domenica 1 marzo alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia.
L’avventura sportiva e umana di Andrea Zorzi – detto “Zorro” – dagli esordi fino ai trionfi azzurri della “generazione dei fenomeni” rivive sul palco in una narrazione affascinante in cui i successi della squadra allenata da Julio Velasco prima, Bebeto e Andrea Anastasi poi, s’intrecciano ai mutamenti di costume della società e alle vicende personali, dall’adolescenza di un ragazzo che sembrava non dover mai smettere di crescere alla scoperta di un talento, dalla difficoltà di conciliare la ribalta mediatica con la sfera privata alla capacità di superare le sconfitte(come la delusione olimpica) e ricominciare a lottare e a vincere contro se stessi oltre che contro gli avversari in campo.
COMUNICATO del 24.02.2015
La storia affascinante di Andrea Zorzi detto “Zorro” – campione di volley della “generazione dei fenomeni”, giocatore dell’anno per la FIVB nel 1991 e per due volte vincitore del titolo MVP (most valuable player) alla World League, e ora commentatore e giornalista sportivo – rivive sulla scena con “La leggenda del pallavolista volante” deella Compagnia Teatri d’Imbarco, in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per la Stagione di Prosa 2014-15 nell’ambito del XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo (con lo slogan quasi pirandelliano “Giù la Maschera!”).
La pièce originale – scritta a quattro mani con Nicola Zavagli, che firma la regia, dallo stesso Andrea Zorzi, anche protagonista sotto i riflettori nell’insolita veste di interprete teatrale insieme all’attrice Beatrice Visibelli – ricostruisce la folgorante ascesa di un astro della pallavolo, dagli inizi quasi casuali alla scoperta di un insospettabile talento, fino ai trionfi della nazionale azzurra guidata da Julio Velasco prima, e poi da Bebeto e Andrea Anastasi; ma anche le delusioni olimpiche, le battute d’arresto, e la forza di ricominciare a lottare e vincere, sul campo come nella vita.
“La leggenda del pallavolista volante” sarà in cartellone giovedì 26 febbraio alle 21 al CineTeatro “Olbia” di Olbia, venerdì 27 febbraio alle 21 al Teatro Civico di Alghero, sabato 28 febbraio sempre alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo e infine domenica 1 marzo alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia.
Il meraviglioso gioco del teatro diventa metafora della vita – e dello sport – in una rigorosa partitura che trasforma il palco in un campo da pallavolo o in un podio, in una casa o in una palestra, sottolineando i momenti più significativi e gli snodi cruciali di un’esistenza: Andrea Zorzi alias “Zorro” – ben due volte campione del mondo e per tre volte campione europeo, sfoglia le pagine di un’ideale autobiografia, tra i “fondamentali” della disciplina e gli incontri che hanno cambiato il suo destino.
L’adolescente timido alle prese con i primi palleggi, il rigore e la fatica degli allenamenti, le rinunce e i sacrifici, la severità degli allenatori, scopre il gusto della vittoria ma soprattutto il piacere del gioco di squadra, in cui ciascuno deve fare la sua parte e ogni risultato, positivo e negativo, è frutto di un’alchimia misteriosa e per certi versi irripetibile a cui concorrono talento individuale e affiatamento collettivo, colpi da maestro e spirito di gruppo.
L’esplosione della nazionale italiana – grazie alla “generazione dei fenomeni” – nei campionati mondiali e agli europei, e il ricco Palmarès conquistato tra il 1989 e il 2005 (la folgorante carriera di Zorzi termina però con il ritiro, due anni dopo l’argento alle Olimpiadi del 1996 – poi “Zorro” ricomincerà a giocare, conquistando nel 2007 il titolo di MVP nel Campionato Europeo Veterans, vinto dall’Italia) sarà decisiva per la diffusione della cultura, e della passione per la pallavolo. Sport praticato soprattutto dai giovani, ma poco conosciuto fuori dalle palestre, il volley è diventato così popolare anche tra il vasto pubblico del Belpaese, contribuendo a divulgare anche un’etica fondata sulla sinergia e il gioco di squadra, in cui la competizione esasperata di altre discipline lascia il posto a una dimensione più corale e condivisa.
Una filosofia che trascende lo spazio fisico del campo per coinvolgere anche altri ambiti dell’esistenza: l’idea di una gara in cui il successo individuale non esiste se non in funzione della squadra, e le capacità di ognuno sono rivolte verso un unico fine comune, può trasformarsi in metafora di una visione della vita e della società in cui il vantaggio del singolo ceda il passo al bene comune. L’armonia all’interno di una squadra è l’elemento catalizzatore, quello che fa sì che l’azione non si disperda, ma proceda mirata verso l’obiettivo; e la buona riuscita di un palleggio, di un bagher, di una battuta è il risultato ambito da tutti, la bravura di un compagno determina la vittoria per tutti i giocatori, non conta il trionfo del singolo ma quello dell’insieme.
“La leggenda del pallavolista volante” – è una sorta di diario a due voci, in cui la testimonianza di Andrea Zorzi impreziosisce la narrazione di una storia, “favolosa” proprio perché vera, con tutta l’euforia e l’entusiasmo di una partita giocata in prima persona, dove il successo è l’atteso premio dopo la fatica, e la stima dell’allenatore e dei compagni sono il primo importante traguardo da raggiungere; ma anche la scoperta delle proprie debolezze è un tassello importante, forse il più importante, fondamentale per andare oltre.
Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli – sullo sfondo delle scenografie cangianti e evocative di Nicolò Ghio, con i costumi di Cristian Garbo, e le “coreografie” curate da Giulia Staccioli – interpretano sulla scena la vicenda emblematica di un campione: da quando giovanissimo scopre di possedere uno speciale dono per uno sport che trasformerà quel ragazzo altissimo, un vero “gigante” del volley in tutti i sensi, in uno dei migliori battitori del mondo, all’incontro con i suoi maestri e più tardi con la compagna della sua vita, tra ascese e cadute e nuovi, imprevisti, passaggi e salti verso il futuro.
CONTATTI: per l’Ufficio Stampa del CeDAC/ Sardegna:
Anna Brotzu – cell. 328.6923069 – cedac.uffstampa@gmail.com
INFO & PREZZI
OLBIA
Biglietti
intero €15 – ridotto €13
info: tel: 0789 28773
info: tel: 0789.28773 – cell. 328.2397198
www.cedacsardegna.it
ALGHERO
Biglietti
Platea: €15– ridotto €13
palco: int. €13 – rid €10
loggione: €7
info: tel: 349 4127271 – iousaidaniela@tiscali.it
www.cedacsardegna.it
MEANA SARDO
Biglietti
Posto unico: intero €10 – ridotto €7
INFO: tel: 340.7956549
www.cedacsardegna.it
CARBONIA
Biglietti
primi posti intero €15 –
secondi posti €13
terzi posti €11
palchetti € 7.00
info 3281719747
augustolari.51@gmail.com
SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Compagnia Teatri d’Imbarco
La leggenda del pallavolista volante
di Nicola Zavagli e Andrea Zorzi
con Beatrice Visibelli e Andrea Zorzi
movimenti coreografici Giulia Staccioli
scene Nicolò Ghio
costumi Cristian Garbo
regia Nicola Zavagli
durata 70 minuti – senza intervallo
Viaggio nella sport attraverso la vita di un grande campione.
Uno spettacolo di teatro, musica e sport con Andrea Zorzi
Un pallavolista del calibro di Andrea Zorzi campione nell’Italia dei fenomeni allenata da Julio Velasco, per la prima volta in scena con uno spettacolo davvero unico nel suo genere.
Un grande campione del passato, oggi giornalista, un gigante (in ogni senso) che ha segnato la storia della nostra pallavolo sale sul palcoscenico di un teatro che magicamente si trasfigura in un campo di gioco.Qui la rete diventa metafora e la palla simboleggia il mondo.
Ed ecco attraverso la biografia di un fuoriclasse, dipanarsi un racconto teatrale dove la vicenda personale s’intreccia alla storia e al costume, dove la luminosa carriera di uno sportivo viaggia attraverso la cronaca e la storia di un Paese. Ecco il ritratto in formazione di un campione, gli inizi, i primi successi, le straordinarie vittorie ai campionati del mondo, e l’indimenticabile, dolorosa sconfitta nella finale olimpica, con una squadra considerata da tutti leggendaria. Ma soprattutto l’infinita passione per uno sport che richiede prontezza di gesto e intelligenza veloce.
Accanto ad Andrea Zorzi, detto “Zorro”, l’attrice Beatrice Visibelli che con ironia e divertimento lo guida nel viaggio della sua vita e della sua carriera sportiva, raccontando e incarnando gioiosamente i personaggi che lo hanno accompagnato fin dall’infanzia. Si dipinge così un affresco di paesaggi italiani, dalla campagna veneta degli anni settanta fino ai nostri giorni, dai racconti di un’adolescenza complessata, alla formazione di uno sportivo e poi di un campione.
Con le vittorie e le sconfitte del gioco e della vita.
Andrea Zorzi, il pallavolista volante, si mette in gioco e gioca col teatro. E nello stesso tempo si muove ironicamente tra strategie della vittoria e tecniche del team-works, quella forza di coesione che crea il gioco di squadra. Uno spettacolo per scoprire in leggerezza la filosofia dello sport, il suo insegnamento morale. In scena si gioca la partita tra sport e teatro, tra sport e cultura, per metterli finalmente alla pari.
Dalla biografia di un campione esemplare, un progetto drammaturgico per raccontare la filosofia e la fascinazione dello sport, al di là degli imperativi tecnici, economici e mediatici.
Come la nobiltà e la bellezza del gesto atletico possano riaprire la nostra vita verso quelle pulsioni primarie o semplicemente naturali, e riaccendere, forse chissà, il nostro potenziale umano.