uno spettacolo di Lucia Franchi, Luca Ricci
con Antonella Attili, Giorgio Colangeli, Luisa Merloni
costumi Marina Schindler
suono Michele Boreggi, Lorenzo Danesin
luci Stefan Schweitzer
tecnico Piero Ercolani
amministrazione Riccardo Rossi
ufficio stampa Maria Gabriella Mansi
foto Elisa Nocentini
scena e regia Luca Ricci
produzione Infinito SRL

Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Tutto intorno i pensieri volano già al mare e alle vacanze, eppure restano da mettere in ordine alcune faccende che interessano i protagonisti della storia.
Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi.
La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica.
La corruzione è proprio questo concedere a se stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo “Todo modo”: “I grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi, e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”.

Antonella Attili esordisce al cinema come madre del piccolo Totò in “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, e da lì lavora, in ruoli di rilievo, con Pupi Avati, Ettore Scola, Francesca Archibugi. In teatro recita con Ennio Coltorti, Giancarlo Sepe, Roberto Cavosi, Serena Dandini. Raggiunge la popolarità con il ruolo della siciliana Agnese Amato ne “Il paradiso delle signore” e con una serie di monologhi a “Propaganda Live” di Diego Bianchi, su LA7.

Giorgio Colangeli, è uno degli attori più richiesti e amati del cinema d’autore italiano: ha vinto il Nastro d’Argento nel 1999 per “La cena” di Ettore Sola e il David di Donatello nel 2007 per “L’aria salata” di Alessandro Angelini. Sempre sullo schermo ha interpretato Salvo Lima ne “Il divo” di Paolo Sorrentino e ha lavorato con Rubini, Muccino, Luchetti, Genovese, tra i moltissimi altri. In teatro ha recentemente interpretato Papa Ratzinger ne “I due papi” di Anthony McCarten.

Luisa Merloni ha fondato, insieme a Manuela Cherubini, la compagnia Psicopompo Teatro, con la quale hanno portato in Italia, per prime, i testi degli autori di lingua spagnola Juan Mayorga, Daniel Veronese e Rafael Spregelburg, vincendo due Premi Ubu per il miglior testo straniero (2008, 2010). Autrice di monologhi e testi teatrali, con “Farsi fuori”, di cui è anche interprete, insieme a Marco Quaglia, è finalista di In-Box 2019.