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“L’Impresario delle Smirne” di Carlo Goldoni con regia di Roberto Valerio tra Cagliari e Sassari

CeDAC
Questa è la nostra Stagione
La Grande Prosa al Teatro Massimo
stagione 2013/2014

Associazione Teatrale Pistoiese/ in collaborazione con Valzer Srl

L’Impresario delle Smirne

di Carlo Goldoni

 atp.smirne.13-023

Teatro Massimo di Cagliari/
2 > 6 aprile 2014

mercoledì 2 aprile 2014 – ore 20.30 / Turno A
giovedì 3 aprile 2014 – ore 17.00 / Turno P
giovedì 3 aprile 2014 – ore 20.30 / Turno B
venerdì 4 aprile 2014 – ore 20.30 /Turno C
sabato 5 aprile  2014 – ore 20.30 / Turno D
domenica 6 aprile  2014 – ore 19.00 / Turno E


INCONTRO CON GLI ARTISTI – per Oltre la Scena:
 l’appuntamento con l’attore e regista Roberto Valerio  e la compagnia è per venerdì 4 aprile alle 17.30 alla MeM / Mediateca del Mediterraneo (via Mameli)  a Cagliari – INGRESSO LIBERO

IN TOURNÉE

Nuovo Teatro Comunale di Sassari/ 
lunedì 7 e martedì 8 aprile 2014 – ore 21

 

Debutta  mercoledì 2 aprile alle 20.30 in prima regionale al Teatro Massimo di Cagliari  “L’Impresario delle Smirne” di Carlo Goldoni con regia di Roberto Valerio: la commedia,  nel cartellone de “La Grande Prosa al Teatro Massimo” firmata CeDAC racconta le (dis)avventure di una compagnia di artisti della scena alle prese con impresari senza scrupoli, in un esilarante e coinvolgente affresco di varia umanità.
Focus su invidie, gelosie, piccole rivalità e ambizioni di attori e cantanti, per un ideale viaggio dietro le quinte, con lo spettacolo diretto da Roberto Valerio, uno tra i più interessanti attori e registi della nuova scena italiana, anche protagonista sul palco accanto a Valentina Sperlì,  

Antonino Iuorio e  Nicola Rignanese, e con Massimo Grigò e Federica Bern,Alessandro FedericoChiara DeganiPeter Weyel.

“L’Impresario delle Smirne” sarà al Massimo di  Cagliari da mercoledì 2 a domenica 6 aprile (da mercoledì a sabato alle 20.30 (turni A,B,C,D), domenica alle 19 (turno E),  e giovedì 3 aprile alle 17 anche la recita pomeridiana del Turno P)
 
INCONTRO CON GLI ARTISTI: per “Oltre la Scena” venerdì 4 aprile alle 17.30 Roberto Valerio e la compagnia incontreranno il pubblico alla MEM/Mediateca del Mediterraneo diCagliari. ingresso libero
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La pièce “metateatrale” dell’artista veneziano sarà poi in scena – lunedì 7 e martedì 8 aprile alle 21 – al Nuovo Teatro Comunale di Sassari per la Stagione del CeDAC (nell’ambito del XXXIV  Circuito Teatrale Regionale Sardo).
La Biglietteria del Teatro Massimo di Cagliari sarà aperta dalle 17 nei giorni di spettacolo – giovedì pomeriggio dalle 16
info e contatti: cell. 345 4894565 – biglietteria@cedacsardegna.it – www.cedacsardegna.it

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Associazione Teatrale Pistoiese/ in collaborazione con Valzer Srl

L’Impresario delle Smirne

di Carlo Goldoni

atp.smirne.13-204

con Valentina Sperlì, Roberto Valerio,
Antonino Iuorio, Nicola Rignanese

e con Massimo Grigò
e Federica Bern, Alessandro Federico, Chiara Degani, Peter Weyel

scene Giorgio Gori
costumi Lucia Mariani
luci Emiliano Pona

adattamento e regia Roberto Valerio

 

Lo spettacolo

Composta nel 1759, l’opera è una splendida e divertente commedia che presenta un impietoso ritratto dell’ambiente degli artisti di teatro, ambiente che Goldoni conosce a fondo: può a ragione “parlarne per fondamento”, come egli stesso dichiara nella prefazione dell’opera.

La vicenda, ruota attorno ad un gruppo di attori, pettegoli, invadenti, boriosi e intriganti che, disperati e affamati, vivono per un breve attimo l’illusione della ricchezza nella speranza di riuscire a partire per una favolosa tournée in Oriente con Alì, ricco mercante delle Smirne intenzionato a formare una compagnia d’Opera, e tornare così carichi d’oro e di celebrità.

Facili prede di mediatori intriganti, di impresari furbi e rapaci, i poveri artisti scoprono a loro spese che le regole del Teatro sono eterne e che la loro vicenda scritta 250 anni fa ha un grottesco sapore di attualità. Distratti dalle loro piccole beghe e rivalità, occupati a farsi la guerra per far carriera, invidiosi di una posizione nella gerarchia di palcoscenico, di un costume più o meno sfarzoso, di un privilegio in più e soprattutto di avere una paga l’uno più alta dell’altro, non si accorgono di essere delle piccole sciocche marionette i cui fili vengono manovrati da chi il potere veramente ce l’ha, per la sua posizione o per il suo denaro.

“L’impresario delle Smirne” è un grande affresco, una cantata corale affidata all’insieme della compagnia che lo rappresenta: ogni personaggio, dal Turco al servitore, si rivela incisivo, necessario in un “divertissement d’ensemble” che restituisce il clima lezioso e libertino dell’epoca; ma che allo stesso tempo offre l’occasione per porsi alcune domande di sconcertante attualità: che importanza ha l’Arte e in modo specifico l’Arte teatrale nella società contemporanea? E che ruolo riveste all’interno di suddetta Arte, l’attore? In quale modo è possibile riuscire a realizzare spettacoli di grande valore artistico senza adeguate risorse finanziarie?

Credo che per gli artisti di teatro sia doveroso riuscire a costruire spettacoli che ‘parlino’ al pubblico di oggi, con un linguaggio assolutamente contemporaneo, così come ho cercato di fare già con il Vantone ed Un marito ideale. Nell’Impresario si parla di grandi illusioni, di grandi promesse, della precarietà del lavoro, della mercificazione del corpo che spesso impera nel mondo dello spettacolo… Togliendo ciò che è più datato, si porta in luce il nucleo vero del testo, che risalta grazie al linguaggio teatralissimo di Goldoni. Il suo ritratto dell’ambiente del teatro e degli attori, in particolare, è ancora straordinariamente attuale, con tutte le sue contraddizioni e precarietà. Ho cercato di rimanere fedele al testo originale, pur intervenendo sulla struttura drammaturgica, incastonando l’uno nell’altro i primi due atti, ‘tradizionale’ presentazione dei personaggi.

Dal punto di vista registico, ho immerso il testo in un’ ambientazione anni Cinquanta con riferimenti vari alla filmografia italiana (ovviamente Fellini, ma anche Vita da cani di Monicelli, le atmosfere dell’avanspettacolo…) con molte citazioni. In questa commedia si ride, e molto, ma si riflette anche su temi importanti. Con tutti gli attori, poi, si è creata davvero una splendida collaborazione e lo spettacolo è davvero il risultato di un grande lavoro di gruppo.”

Roberto Valerio – Note di Regia