Archivio stagione 2015/2016
Marie-Louise circo coreografico
CALENDARIO TURNI AL TEATRO MASSIMO DI CAGLIARI
Turno A: mercoledì 11 novembre – ore 20.30
Turno P: giovedì 12 novembre – ore 16.30
Turno B: giovedì 12 novembre – ore 20.30
Turno C: venerdì 13 novembre – ore 20.30
Turno D: sabato 14 novembre – ore 20.30
Turno E: domenica 15 novembre – ore 19.00
Si ricorda al gentile pubblico che per garantire il puntuale inizio dello spettacolo, le porte d’ingresso del Teatro saranno chiuse alle ore 20.25 per i turni A, B, C, D, alle ore 18.55 per il turno E e alle ore 16.25 per il turno P.
L’Eolienne
Marie-Louise
circo coreografico
ideazione e coreografia Florence Caillon
con Laura Colin, Arnaud Jamin, Victoria Belen Martinez, Farid Ayelem Rahmouni, Marion Soyer, Guillaume Varin
musiche originali Xavier Demerliac e Florence Caillon
luci Dominique Maréchal, Gilles Mogis
costumi Flora Loyau
Coproduzione: Le Rive Gauche, scène conventionnée pour la danse, St Etienne du Rouvray, Le Grand Theatre de Lorient. Con il sostegno di: La DRAC, Regione Haute-Normandie, Consiglio generale di Seine Maritime e ADAMI Ulteriore sostegno di: Carré Magique de Lannion, La Gare de Fontenay le Comte e La Passerelle de Mauléon. Ringraziamenti a Dominique Boivin, Robert Labaye, Paul Grenier, Le Théâtre Ephéméride, Zoé Maistre.
Marie-Louise deve l’origine del suo titolo all’espressione francese usata per indicare lo spazio tra il telaio e l’immagine di un dipinto. Lo spettacolo è un viaggio sensoriale e emozionale nella storia dell’arte e della pittura. Attraversando l’immaginario di Bosch, Edward Hopper, Miró, Egon Schiele, e molti altri, Marie-Louise pone in relazione temi pittorici, colori, sensazioni e suggestioni con il mondo contemporaneo. Sullo sfondo di un grande schermo quasi cinematografico, i dipinti appaiono come una metafora della vita, su questo sfondo i danzatori/acrobati si muovono in coreografie circensi, fra musica e proiezioni video che rimandano alle suggestioni dei dipinti.
“In un’epoca in cui la frenesia è un modo di vivere, l’atto di contemplare mi sembra più che mai necessario, ho immaginato Marie-Louise come un dipinto del mondo: con frammenti di immagini, primi piani, gesti, qualche risata …Ritrarre un mondo mai esplorato abitato da gente bizzarra. Con luci brillanti e in controluce. Ritrarre gli esseri umani, le loro indecisioni, i loro fallimenti, le loro speranze, i loro dubbi, le loro ostinazioni… ” – Florence Caillon
Votato all’eliminazione delle barriere tra le forme d’arte, il “circo coreografico” si trova al limite tra tecniche coreografiche e circensi dalle quali prende in prestito i codici e i linguaggi.
Florence Caillon utilizza il termine “circo coreografico” dal 1999, anno di creazione di Polar Cirque, che segna l’inizio della sua ricerca di un movimento che unisce artisti di diversa provenienza (acrobati, giocolieri, danzatori classici e contemporanei). Dopo Séquences e Jardins d’Eden, Marie-Louise fa sua questa scrittura e la arricchisce di un nuovo universo: la pittura.
Durata: 1h 20m
La compagnia
L’Eolienne –
Gli spettacoli della compagnia L’Eolienne hanno come scopo l’interrogarsi sulla realtà e portano l’attenzione sull’uomo di oggi, all’interno della sua epoca e del suo ambiente.
Florence Caillon fonda la compagnia nel 1999, distaccandosi dall’acrobatica circense tradizionale e preferendo altre forme di sollecitazione del corpo, più sensibili e meno competitive. Intreccia strettamente il vocabolario circense e il gesto danzato sviluppando così un linguaggio gestuale a tutto tondo, ibrido e originale che lei chiama “circo coreografato”. Negli anni approfondisce un approccio più ampio al movimento acrobatico, a terra, in aria, o tra le due, dove le nozioni di fragilità, disequilibrio e variazioni d’energia costituiscono i fondamenti del suo linguaggio circense. Il concetto di “umano” si impone sempre più come tema centrale di ogni spettacolo, attraverso temi quali il maschile e il femminile, l’amore, la morte, le memoria si persegue la ricerca di un movimento acrobatico che si situi nei luoghi delle fragilità, che vada a cercare le energie istintive dei corpi.
L’utilizzo della voce in tutte le sue forme, la presenza preponderante della musica, l’impiego di codici espressivi di altre discipline (yoga, arti plastiche, teatro) segnano l’identità de L’Eolienne. Florence Caillon è anche compositrice di musiche per la televisione, per il cinema e per spettacoli dal vivo.
La prima creazione della compagnia è Polar cirque (1999), progetto che si struttura negli spazi pubblici. Le creazione che seguono rappresentano un ulteriore passo avanti nella definizione di questo originale vocabolario artistico: Séquence (2003), Uncabared (2004), Jardins d’Eden provisoirement (2005), Marie-Louise (2007), L’Iceberg (2010), Passion simple (2013), Flux Tendu / The Safe Word (2015).
Gli spettacoli della compagnia sono stati presentati in Francia, Slovacchia, Italia, Belgio, Spagna, Argentina, Gran Bretagna, Montenegro e Brasile.
* in collaborazione con ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna