con
Jacopo Cullin e Gabriele Cossu
musiche dal vivo eseguite da
Maurizio Congiu contrabbasso
Matteo Gallus violino
Giovanni Mameli chitarra
sceneggiatura, scenografia,
costumi e regia
Jacopo Cullin
Un incredibile show in compagnia del simpaticissimo Jacopo Cullin nel quale ci sarà spazio per nuove gags e nuovi strani “soggetti”, oltre ai già noti mitici eroi della quotidianità popolare sarda usciti dal suo genio comico, compreso il divertente pensionato diventato celebre per il tormentone “…ooooooh Roberto!”. Protagonista principale, Jacopo Cullin, nel ruolo di 6 tipi piuttosto bizzarri che messi a nudo dalla bravura eccezionale dell’attore sardo, mettono in mostra le peculiarità umoristiche della cagliaritanità e dei sardi, esasperate in scena dalla sua comicità irrefrenabile: Signor Tonino, Salvatore Pilloni, Mario l’uomo delle pulizie, un pensionato di Guasila e altri a sorpresa. In “Non ricordo nulla” Jacopo, in preda ad una amnesia temporanea, e il suo “vecchio” amico, Gabriele, interpretato dal comico sardo Gabriele Cossu, si danno appuntamento in un bar per cercare il modo di risolvere questa fastidiosa perdita della memoria. Jacopo uscirà di scena alla ricerca della memoria perduta e di volta in volta Gabriele verrà avvicinato da imprevedibili e stravaganti personaggi come “Salvatore Pilloni”, il giovane selargino dalle mille risorse, o “Mario”, l’uomo delle pulizie con problemi di meteorismo assunto da poco nel bar, o il mitico “Signor Tonino”, papà di un 44enne che risponde al nome di Roberto. Ma ci saranno anche nuovi personaggi. In scena anche tre musicisti di strada, che oltre ad eseguire dal vivo la “colonna sonora”, saranno ripetutamente chiamati in causa a chiudere il cerchio delle divertenti scenette dall’umorismo inarrestabile. Alcuni spettatori, estratti a caso, avranno la possibilità di godersi lo spettacolo, comodamente seduti nel tavolino in scena, come dei veri clienti del bar allestito sul palco. La regia, la scenografia e i costumi portano anche in questo spettacolo la firma di Jacopo Cullin. Una ricetta esplosiva di ilarità e ironia scritta appositamente dall’attore-cabarettista cagliaritano per dedicarla alla sua terra, dalla quale manca ormai da 5 anni.