con Giuseppe Cederna nel ruolo di IAGO
con
Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Riccardo Naldini, Elisa Proietti
traduzione e adattamento Francesco Niccolini
regia Emanuele Gamba
produzione Arca Azzurra
♦ Meana Sardo, Teatro San Bartolomeo – 12 aprile ore 21
♦ Dorgali, Teatro Comunale – 13 aprile ore 20.30
♦ Tempio Pausania, Teatro del Carmine – 14 aprile ore 21
♦ Olbia, CineTeatro – 15 aprile ore 21
C’è un meraviglioso cortometraggio di Pier Paolo Pasolini, si chiama ‘Che cosa sono le nuvole: tutto Otello in venti minuti’. Uno strano Otello: Domenico Modugno canta e fa un monnezzaro, che in un teatrino di borgata butta via delle marionette vecchie. Totò è una di queste marionette ed è Iago. Ninetto Davoli invece è la nuova marionetta che impersona Otello, inesperto, totalmente incapace di comprendere la storia che deve interpretare e capirne il senso. Un capolavoro di poesia e innocenza, dove compaiono Franco e Ciccio, Adriana Asti giovanissima e Laura Betti nel ruolo di una Desdemona, matura e in carne, felice di farsi schiaffeggiare da Otello. Il nostro Otello è ispirato a Pasolini, e rivive all’interno di una compagnia matura, consumata dai palcoscenici e dal tempo, che sulla scena insegue fantasmi. C’è un nuovo monnezzaro, che ricorda il portiere di Macbeth e che, da custode dell’inferno, veste i panni del demoniaco Iago: sotto gli occhi degli spettatori si svela un meccanismo teatrale comico e grottesco, feroce e cattivo. È la corte dei miracoli che spalanca le porte della tragedia del Moro di Venezia e della bella Desdemona: tragedia surreale e ridicola, fatta di tradimenti, sospetti e gelosie. Iago – per amore di Desdemona o per amore del Teatro chissà – allestisce un labirinto, quello della mente del Moro in cui finte parole accendono passioni vere che portano dritte a epiloghi di morte; e ancora una volta vince la parola, il verbo, il logos, che squarciano il cielo come tuoni, fulmini e saette che traversano la scena inseguendosi vorticosi nel vento.