di Maurizio Donadoni

 

con

Patrizia Milani e Maria Paiato

e con

Kevin Odion, Uche Thomas

scene Giacomo Andrico

costumi Valter Azzimi

luci Giovancosimo De Vittorio

regia Cristina Pezzoli

 

Teatro Stabile di Bolzano

 

Patrizia Milani e Maria Paiato dirette da Cristina Pezzoli, sono le protagoniste di Precarie Età, una prima assoluta prodotta dal Teatro Stabile di Bolzano, che continua il suo percorso di ricerca nella drammaturgia contemporanea.

Scritta da Maurizio Donadoni, attore e autore che ha lavorato in molti teatri e con tanti registi, non ultimo ne Il gabbiano di Anton Cechov diretto da Bernardi, Precarie età è una commedia agrodolce, interamente dedicata all’universo femminile, che ha come protagoniste due donne di mezza età alle prese con le alterne vicissitudini della vita.

Marina Battaglia e Silvana Nobile, questi i nomi evocativi delle protagoniste, a richiamare il doppio senso del titolo, sono due donne dei nostri giorni che perdono in momenti differenti lavoro e marito. I loro destini si incrociano casualmente, in una storia che si snoda tra colpi di scena, battute e situazioni imbarazzanti, ma i loro incontri porteranno sempre a cambiamenti radicali nelle loro vite… così diverse eppure così simili.

Due grandi attrici italiane sono le interpreti di questa brillante commedia: Patrizia Milani, da anni colonna portante della compagnia dello Stabile di Bolzano e Maria Paiato, che ha già lavorato in passato con la compagnia bolzanina in spettacoli come La Maria Zanella di Pierattini e Natura morta in un fosso di Paravidino e che ritorna a calcarne i palcoscenici dopo essersi affermata, a parere del pubblico e della critica, come una delle migliori attrici del nostro teatro. A dirigere queste due “prime donne” sarà Cristina Pezzoli, regista energica, profonda e attiva nell’ambito della drammaturgia contemporanea, che vanta un lungo e fortunato periodo di collaborazione con lo Stabile.

Tre tra le più sensibili e interessanti artiste della scena italiana danno vita a questa storia al femminile scritta da un uomo, che dimostra una grande sensibilità rispetto a quanto può accadere a donne emancipate e orgogliose di vivere in maniera combattiva e vitale, sempre disposte a fare ordine nella propria vita per ricominciare da capo.

Con Precarie Età lo Stabile di Bolzano prosegue la sua ricerca nel settore della nuova drammaturgia italiana. Un segno distintivo per l’ente bolzanino, da molto tempo impegnato affinché il teatro italiano si nutra della linfa vitale di testi e autori nuovi.