/ Archivio stagione 2016/2017

Serata Ravel

RIOULT Dance New York

Serata Ravel / The Ravel Project

coreografie Pascal Rioult
musiche Maurice Ravel
scene Harry Feiner
luci David Finley
costumi Russ Vogler
direttore artistico/coreografo Pascal Rioult

 

HOME FRONT

Musica: Le Tombeau de Couperin

Interpreti: Charis Haines, Catherine Cooch, Brian Flynn, Josiah Guitian, Sara E. Seger,
Anastasia Soroczynski, Holt Walborn

 

WIEN

Musica: La Valse

Interpreti: Brian Flynn, Charis Haines, Jere Hunt, Michael S. Phillips, Anastasia Soroczynski, Marianna Tsartolia

 

PRELUDE TO NIGHT

Parte I

Musica: Prélude à la nuit (dalla Rapsodie Espagnole)

Interpreti: Marianna Tsartolia, Josiah Guitian, Jere Hunt, Michael S. Phillips, Holt Walborn

Parte II

Musica: Alborada del Gracioso

Interpreti: Marianna Tsartolia, Catherine Cooch, Josiah Guitian, Charis Haines, Jere Hunt, Michael S. Phillips, Sarah E. Seger, Anastasia Soroczynski, Holt Walborn

Parte III

Musica: Feria (dalla Rapsodie Espagnole)

Interpreti: Marianna Tsartolia, Josiah Guitian, Jere Hunt, Michael S. Phillips, Holt Walborn

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BOLERO

Musica: Bolero

Interpreti: Brian Flynn, Josiah Guitian, Charis Haines, Jere Hunt, Michael S. Phillips, Sara E. Seger, Anastasia Soroczynski, Marianna Tsartolia

www.rioult.org

“Ciò che mi ha sempre affascinato nella musica di Maurice Ravel è l’esuberanza accostata alla finezza della qualità dell’orchestrazione. E ancor più, l’unione di romanticismo e classicismo che lo caratterizza. Si può dire che egli sovrapponga una struttura su uno sfondo evanescente o che dipinga particolari sorprendenti su una tela in movimento. Pur lasciandomi una grande libertà d’immaginazione, la musica di Ravel mi fornisce nel contempo anche una guida che dirige il mio estro creativo. Col passare del tempo, il suo genio mi appariva sempre più evidente. La sua musica sa suscitare il sentimento di viaggiare in un mondo sconosciuto e tuttavia familiare”.

Pascal Rioult

Pascal Rioult utilizza per la prima volta, nel 1995, la musica di Maurice Ravel in occasione di Wien (La Valse). Grazie a quest’opera, emerge un’affinità profonda con il compositore francese. Nel 1999 ricorre nuovamente alla musica di Ravel per esplorare più a fondo il suo genio musicale, dando vita, questa volta, ad una serie di balletti di cui Wien diverrà il fulcro centrale. Il Ravel Project viene poi presentato durante la stagione 2002-2003, con un’intera serata consacrata al compositore.

HOME FRONT

Creato nel gennaio del 2000, Home Front s’ispira al Tombeau de Couperin. Il balletto, tuttavia, non ne racconta la storia, proponendo, al contrario, una moltitudine d’interpretazioni. Si narra probabilmente di soldati sradicati a cui Ravel, durante il suo ritorno dal fronte, ha dedicato i cinque movimenti della sua partitura.

Jennifer Dunning del New York Times ha intravisto in quest’opera un “gioioso cantico all’ordine”, e ha definito il coreografo come “un autentico narratore che, sempre più intensamente e distintamente, sa fondere la narrazione con la pura danza”.

La compagnia ringrazia per il prezioso contributo: The Florence Gould Foundation e il 2000 Altogether Different Fund for New Works, sponsored by The Joyce Theater Foundation, Inc., with major support from The Andrew W. Mellon Foundation.

Pascal Rioult Dance ©2005 Basil Childers photo credit: Basil Childers

Pascal Rioult Dance
©2005 Basil Childers
photo credit: Basil Childers

WIEN*

*Wien (Vienna) mantiene il nome originale della partitura

Turbine fantastico dagli accenti tragici ideato su La Valse di Maurice Ravel. Il balletto ritrae una società vittima delle tentazioni della violenza e dell’intransigenza che la condurranno all’autodistruzione; la società di un’Europa all’epoca tra le due guerre, la cui apparente civiltà – simboleggiata dal valzer viennese – non riesce a celare l’ingranaggio infernale che ne segnerà la fine. L’opera è oggi riconosciuta come il “pezzo forte” della compagnia ed una delle testimonianze più significative degli ultimi dieci anni.

“Wien, progetto coreografico modellato su “La Valse” di Maurice Ravel, scorre tutto d’un fiato.

Pascal Rioult, contrariamente alla versione di Balanchine, è attento alla dimensione tragica della musica. Il valzer viennese fa girare la testa, ma lo champagne non c’entra affatto: il gruppo che egli mette in scena va ostinatamente incontro alla propria rovina. Il turbine delle masse ci trascina fino alle estreme resistenze. (…) La teatralità e il dramma non sono slegati, bensì formano un tutt’uno con la danza”. (Marie-Christine Vernay – Libération)

PRELUDE TO NIGHT

Nel 2001 Pascal Rioult propone un trittico, Prelude to Night, elaborato sullo sfondo di tre composizioni orchestrali di Ravel: Prelude à la nuit, Feria e Alborada del Gracioso.

Queste tre coreografie sono collegate tematicamente dalla presenza di un personaggio femminile centrale che intraprende un viaggio attraverso un tempo ed uno spazio irreali: dell’immaginazione, del sogno e degli incubi. Passaggi repentini da uno stato all’altro, da una vita ad una diversa; dal trauma, verso la rovina e la luce.

La compagnia ringrazia per il prezioso contributo: The French Embassy of New York, The Florence Gould Foundation, e, per la borsa di studio, il National Endowment of the Arts e la Grand Marnier Foundation per il contributo per la realizzazione delle scene.

Pascal Rioult Dance ©2005 Basil Childers photo credit: Basil Childers

Pascal Rioult Dance
©2005 Basil Childers
photo credit: Basil Childers

BOLERO

Nel 2002, il Ravel Project giunge a compimento con una nuova trascrizione del Boléro. Boléro rappresenta un’interpretazione fresca e originale della partitura. Il suo movimento incessante e le scene che si susseguono conducono il meccanismo della danza verso un sottile parossismo.

Il crescendo implacabile dell’energia del movimento crea un “climax” seducente che si adatta perfettamente all’essenza della musica.

“Le immagini di Rioult nel suo Boléro sono assolutamente sorprendenti. Egli crea infatti un’eccezionale “macchina da danza”, di cui la potente partitura costituisce la stessa materia analitica: Rioult analizza e sintetizza i blocchi che andranno a costruire l’opera d’arte, reinventandone le fondamenta. Non v’è traccia di passione in questo Boléro nel momento in cui la musica raggiunge l’apice del parossismo; vi sono solo otto ballerini, nei costumi grigio-metallici di Russ Vogler, che eseguono e ripetono meccanicamente una gestualità di base, aggiungendo gradatamente nuovi particolari. La precisione e la velocità a cui si assiste sono il frutto di una troupe perfettamente armonizzata”. (Anna Kisselgoff – The New York Times).

Questo brano è stato commissionato da Cal Performances e dal Théâtre de Saint Quentin en Yvelines, France. La compagnia ringrazia per il prezioso contributo The Florence Gould Foundation, The Harkness Foundation for Dance, il National Endowment for the Arts, il New York City Department of Cultural Affairs Cultural Challenge Program. Sponsor principale: The Grand Marnier Foundation

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Pascal Rioult è nato in Normandia. Solo nel 1981, all’età di 25 anni, dopo un percorso di atleta di alto livello e un diploma di Scienze dell’educazione, scopre la danza e decide di cambiare rotta. Nel 1981 riceve una borsa di studio dal Ministero della Cultura per studiare la danza a New York. Danza successivamente per May O’Donnell e Paul Sanasardo prima di raggiungere nel 1985 la Compagnia Martha Graham con cui lavora per 10 anni. Come primo ballerino, interpreta numerosi ruoli del repertorio di Martha Graham, che nel 1990 crea per lui il ruolo di protagonista nel suo ultimo balletto Eyes of the Goddess. Danza con Michail Baryšnikov e Joyce Herring in El Penitente e partecipa a due film: Martha Graham au Japon e Cinq Danses.

Pascal Rioult inizia a lavorare come coreografo nel 1989 quando è ancora membro della Compagnia Martha Graham. Produce le sue prime rappresentazioni al Théâtre de la Riverside Church nel 1991 e 1992. Pascal Rioult verrà invitato a creare due opere, Narayama e Harvest, per la compagnia Martha Graham nella stagione 1992 presso il prestigioso City Center Theater di New York. Nel 1994 Pascal Rioult decide di dedicare tutta la sua energia allo sviluppo del proprio stile coreografico, del suo gruppo di ballerini e della Rioult Dance Theatre (originariamente chiamata Pascal Rioult Dance Theatre). La Compagnia va in tournée negli Stati Uniti e in tutto il mondo e ricevere numerose commissioni da compagnie di danza moderna e classica in America e in Europa. Riceve nel 1998 e nel 2002 il Prix de Chorégraphie Choo San Goh.

Pascal Rioult si colloca da questo momento in poi come uno dei leader della danza “Néo-Moderne”. Un lavoro sigillato nella tradizione, ma aperto al futuro, in cui il suo stile mescola un senso affinato per la struttura classica ad una sensibilità musicale estremamente profonda. Una fisicità “all’americana”, potentemente danzata, pietrificata da una mano sensibilmente europea.

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RIOULT Dance New York

direttore artistico/coreografo Pascal Rioult

La compagnia: Brian Flynn, Josiah Guitian, Charis Haines, Jere Hunt, Michael Spencer Phillips, Jane Sato, Sara Elizabeth Seger, Anastasia Soroczynski, Marianna Tsartolia, Holt Walborn

Apprendisti: Catherine Cooch, Sabatino A. Verlezza
Direttore artistico/coreografo Pascal Rioult
Direttore esecutivo Lonnie EJ Cooper
Direttore artistico associato Joyce Herring
Presidente del consiglio d’amministrazione: Hope Greenfield
Presidente emerito del consiglio d’amministrazione Donald L. Holley
Amministratore delegato: Amy Harrison
Direttore di produzione: Spencer Anderson
Light designer David Finley
Scene Harry Feiner
Costumi Russ Vogler

La Compagnia riceve il contributo di:
Shana Alexander Charitable Foundation; Assured Guaranty;
The Atlantic Philanthropies Director/Employee Designated Gift Fund; Berkshire Taconic Community Foundation; Fund for New Works, a Kenneth French Legacy; Gordon & Harriet Greenfi eld Foundation; The Geoffrey C. Hughes Foundation; Harkness Foundation for Dance; Jana Foundation; Kendall-Parker Associates LLC; LaGuardia Community College; National Endowment for the Arts; New York City Department of Cultural Affairs; New York State Council on the Arts with the support of Governor Andrew Cuomo and the New York State Legislature; The O’Donnell-Green Music and Dance Foundation; The Shubert Foundation; Sidley Austin LLP; TAG Creative; Target; and Viking River Cruises.

RIOULT DANCE NEW YORK

Unica nel mondo della danza, in quanto aderisce ad una tradizione “classica” della Modern Dance, la compagnia Rioult Dance Theatre di New York è universalmente apprezzata per le sue esplorazioni audaci e immaginative delle grandi partiture di tutti i tempi. Le ardite esplorazioni di musiche classiche, la bravura tecnica e l’espressività apportano una prospettiva fresca a temi musicali immortali. L’atleticità e la prodezza tecnica dei danzatori, uniti alla loro potenza di espressione, offrono al pubblico un’intensa esperienza che parla ai corpi, al cuore e all’intelletto.

Nel 2014 la Rioult Dance Theatre celebra i 20 anni dalla fondazione: è dal 1994, infatti, che Rioult si dedica esclusivamente alla sua compagnia. Con dieci danzatori uomini e donne, il gruppo di Pascal Rioult crea spettacoli acclamati dal pubblico e dalla critica in America e Europa. Dal 2001 la compagnia produce ogni anno uno spettacolo presso il famoso Joyce Theater di New York.

Nel 2002 la Rioult Dance Theatre ha completato il Ravel Project. Nel 2004 il repertorio si sposta verso Stravinskij con Black Diamond e L’Oiseau de Feu, creazione “essenziale” del celebre balletto.

La creazione di Pascal Rioult su Les Noces completerà questa esplorazione. Nell’aprile del 2009 la compagnia ha debuttato al Joyce Theatre con una nuova creazione sulla partitura de la Grande Messa in do minore di Mozart.

La compagnia annovera oggi nel suo repertorio più di 20 creazioni e la diversità di questi lavori mostra molto bene la prolificità e la versatilità del talento di Pascal Rioult. Il ramo educativo della compagnia DanceREACH riguarda migliaia di bambini in età scolare con lo scopo di introdurli alla danza, e creare le basi di un futuro pubblico.