Reading

 

Scrittori da palco 

un progetto di Flavio Soriga 

(22 gennaio 2020 ore 21, Tempio Pausania – 25 gennaio 2020 ore 21, Meana Sardo) 

Sotto i riflettori una compagine di autori affermati e narratori per passione – un ensemble a organico variabile, che muta di sera in sera, tra letture “a tema” e giochi di libere associazioni – per un divertente reading in cui ciascuno si cimenta “senza rete” davanti a un microfono per dar voce a un personaggio o a una storia – unico fil rouge la Sardegna di oggi e di ieri, perfino di domani, svelata attraverso una pluralità di sguardi e differenti sensibilità.

Nell’arco del duplice appuntamento firmato CeDAC si alterneranno accanto allo scrittore Flavio Soriga e al giornalista Nicola Muscas, Gianni Tetti, Michela Faedda, Lalla Careddu, Dario Dessì, Emanuele Pittoni e Emilia Agnesa, Giovanni Dessole, Nicola Mameli, Camilla Soru, Bachisio Bachis per un intrigante affresco “corale” tra racconti minimalisti e drammi epici, ricordi e aneddoti, “deliri narrativi” e poetiche invenzioni.

Fronte del porto

di Budd Shullberg – con Daniele Russo

(28 febbraio 2020 ore 17.30 – Cagliari Fondazione di Sardegna)

Terry Malloy, ex pugile, fa parte di una gang che controlla il lavoro dei portuali. Dopo aver provocato involontariamente la morte di un operaio che si batte per i diritti della sua categoria, passa dalla parte dei lavoratori. Fronte del porto, sia nella sua mitica versione cinematografica sia in quella letteraria è tra le immagini simboliche persistenti di un’epoca.

Fronte del porto, sia nella sua mitica versione cinematografica (con Marlon Brando, regia di Elia Kazan e sceneggiatura di Budd Schulberg sviluppata in questo romanzo) sia in quella letteraria, più violenta, più amara e pensosa, è tra le immagini simboliche persistenti di un’epoca. Fu letto come la rappresentazione della prepotenza mafiosa contro chi non si piega, nascosta sotto la superficie ordinata della metropoli moderna; e forse, più universalmente, della violenza della massa totalitaria contro il singolo. E in quest’ultima visione, incarnata nel controllo del sindacalismo criminale, fu più amato negli ambienti culturali lontani da ogni simpatia per il socialismo. La storia è quella del pugile fallito Terry Malloy, un portuale, parzialmente invischiato nel sistema, che trova la forza di ribellarsi, grazie all’amore della dolce Katie, sorella di una vittima del sindacato, e al sostegno morale dell’eroico Padre Barry. Oggi si può leggerlo con maggiore libertà: come una possente raffigurazione di un mondo del lavoro cacciato ai margini, e abbandonato alla lotta per la sopravvivenza. Il racconto è pieno di immagini sociologiche, di descrizioni precise della concorrenza per il posto di lavoro, del sistema del caporalato, e dell’uso cinico fattone dai tecnocrati. E, in questo, contiene il malinconico messaggio di quanto disperata sia, in un mondo siffatto, la ribellione solitaria, che può nutrirsi di rapide vampate di tenerezza e di eroismo. Secondo Goffredo Fofi, che scrive la Nota alla presente edizione, è anche la storia di una presa di coscienza. «Se il film e il romanzo si somigliano molto, è però la scrittura a permettere quegli approfondimenti che il cinema nega per sua natura. Il romanzo di Budd Schulberg continua ad emozionare e ad ammaestrare. Finisce male al contrario del film. Sta al prete l’ultima scena del romanzo, è lui a vincere sul Capitale e sul Lavoro, l’eterno rispetto al contingente, la fede più forte della speranza». Ed anche in questo ha molto dell’oggi.

 

Spettacoli 

 

Maratona di New York 

di Edoardo Erba 

con Fiona May 

(31 luglio 2020 ore 21.30 Tempio Pausania, 08 agosto 2020 ore 21.30 Lanusei) 

Maratona di New York di Edoardo Erba è uno dei testi teatrali contemporanei più rappresentati al mondo. Una sfida fisica (oltre che verbale) per tutti gli attori che l’hanno portata in scena, impegnati a correre per l’intera durata della pièce. Un’autentica prova di resistenza. In questo nuovo allestimento il testo sarà al femminile. Una novità assoluta che il regista Andrea Bruno Savelli, con la collaborazione al riadattamento dell’autore, ha affidato ad una coppia davvero d’eccezione: la ex campionessa mondiale di salto in lungo, Fiona May al suo esordio teatrale dopo i successi ottenuti sul piccolo schermo, e l’attrice Luisa Cattaneo, già protagonista in molti spettacoli di Stefano Massini e più volte al fianco di Ottavia Piccolo, Lucilla Morlacchi, Franca Valeri, Gigi Proietti. Da una parte c’è la leader, nella corsa così come nella vita, donna determinata, sicura e invincibile; dall’altra la sua amica, più insicura, impaurita, fortemente legata ad un passato dal quale non riesce a separarsi. Per tutta la durata dello spettacolo le due donne sviluppano una vera e propria rincorsa verbale che cresce insieme all’aumentare dei battiti del loro cuore, accompagnandoci lungo il percorso  narrativo col battere delle loro suole. Una drammaturgia dallo straordinario impatto emotivo dove il gesto sportivo diventa massima espressione della metafora del percorso della vita. Una corsa dell’esistenza, un’estrema ultima volata. Un percorso immaginario che, tra ostacoli, fatica, sudore, ricordi, memoria, tempo e spazio sospesi,  celebra sentimenti autentici e suggella la storia di un’amicizia sincera e fraterna.