Focus sulla cultura LGBT tra incontri con gli autori e rare visioni con “Legger-ezza” – il progetto per la Promozione della Lettura che lega come un sottile fil rouge e un’articolata trama di intersezioni opere letterarie e linguaggi della scena, nodi cruciali e temi “sensibili”, filosofia e decima musa. Viaggio tra le righe di romanzi e saggi che affrontano i differenti aspetti delle “questioni di genere” – dalla omogenitorialità agli amori “proibiti”, dalla definizione della propria identità (e del proprio orientamento sessuale) al confronto con la malattia, il dolore, la paura e il desiderio, alla ricerca del senso della vita – oltre i canoni e le regole di una presunta “normalità”.

Il 4 ottobre è stato presentato “Zucchero e Catrame” di Giacomo Cardaci – autore di “Alligatori al Parini” e “La formula chimica del dolore”, oltre che di numerosi racconti, vincitore del Premio Pier Vittorio Tondelli e del Premio Piero Chiara, semifinalista al Campiello Giovani, testimonial dell’AIRC e esperto di diritto (Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI, direttore nel 2017 del Centro Studi Europeo sull’Orientamento Sessuale e l’Identità di Genere). Friulano di nascita ma cresciuto a Milano fin dagli anni dell’adolescenza, lo scrittore e editorialista de Il Corriere della Sera in una conversazione con la giornalista Donatella Percivale parlerà del nuovo romanzo incentrato su Cesare, un bambino solitario che “chiacchiera e gioca a Memory con il suo circolo multietnico di Barbie”, è amico di Ines, detta Lines e frequenta un’anziana signora, sperimenta l’inquietudine di chi si sente “diverso” – fin dall’infanzia. Il trasferimento in periferia e l’incontro folgorante con Gabbo, “uno deciso a prendersi dalla vita tutto, costi quel che costi” segneranno una svolta pericolosa, tra riti d’iniziazione e esordi criminali, in cui il fanciullo ormai cresciuto scoprirà l’ambiguità delle passioni e la fine dell’innocenza sullo sfondo dei quartieri degradati di una moderna metropoli. Sguardi su eros e letteratura ne “L’eroe negato” di Francesco Gnerre – presentato venerdì 18 ottobre a Cagliari: l’interessante saggio mette a nudo inclinazioni private e romanzi “segreti” di autori celeberrimi e meno noti tra Novecento e terzo millennio.

Un excursus attraverso le opere di Pier Paolo Pasolini e Sandro Penna, Aldo Palazzeschi, Carlo Emilio Gadda e Umberto Saba, passando per Giovanni Comisso e Filippo De Pisis accanto a Carlo Coccioli e Giovanni Testori, fino a Pier Vittorio Tondelli e Aldo Busi, tra riferimenti più o meno espliciti e diretti, autobiografici e no, all’amore omosessuale. Nell’incontro – coordinato dal giornalista Michele Pipia – lo studioso di sociologia e critica letteraria, curatore di una rubrica su Babilonia e della raccolta “Avventure dell’eros” – analizzerà cause ed effetti, perfino paradossali, di una singolare forma di “rimozione” dell'(omo)erotismo nel segno di un’ipotetica purezza dell’artista, di una sublimazione degli istinti e degli impulsi, e dunque una separazione tra lo spirito e la carne, ovvero tra un ideale astratto e ciò che invece è umano, perfino troppo umano. Duplice appuntamento nell’Isola per Giuseppina La Delfa – protagonista mercoledì 30 ottobre a Sassari in collaborazione con il Movimento Omosessuale Sardo dell’incontro curato da Salvatore Riccio e giovedì 31 ottobre a Cagliari insieme con la giornalista Monia Melis (La Repubblica) per presentare il libro “Tutto quello che c’è voluto. Storia di pance, semi e polvere di stelle”. Il racconto intimo e personale, emozionante e divertente di un viaggio verso la maternità tra desiderio e speranza che l’autrice (fondatrice di Famiglie Arcobaleno e vicepresidente di Nelfa, Network europeo delle Associazioni di genitori LGBT+) e la moglie Raphaelle affrontano con la consapevolezza delle difficoltà e dei rischi, dell’impegno del mettere al mondo un figlio. Un’opera autobiografica, ricca di spunti di riflessione sull’amore e sui legami di sangue, sulla responsabilità e sul ruolo della famiglia, ma anche sui mutamenti del corpo e sul dolore del parto – testimonianza preziosa su una rivoluzione culturale (in atto), sul riconoscimento e sui diritti delle coppie omosessuali nella società contemporanea.

Vita da blogger e complicazioni sentimentali in “Somare”, romanzo d’esordio di Federico Boni – caporedattore di Gay.it, critico cinematografico e esperto di serie tv, maestro del gossip con lo storico Spetteguless, redattore di Blogo.it – nel duplice appuntamento in programma sabato 16 novembre nella Sala Nanni Loy dell’ERSU di Cagliari, a cura di Michele Pipia e domenica 17 novembre al Politecnico Argonauti di Olbia a cura di Alessandro Pirina. Un vivace affresco del Belpaese – ambientato nel 2019, tra la notte di capodanno e il mese di giugno – attraverso le (dis)avventure di quattro amici inseparabili tra cronache di ordinaria precarietà, professionale e affettiva alle soglie del terzo millennio, sullo sfondo della capitale tra ritmi frenetici e scintillante mondanità e contraddizioni dell’ambiente gay. “Somare” è una “comedy etero-friendly” nell’epoca dell’amore 2.0, tra flirt e tradimenti, pregiudizi e coming out, con lo sguardo disincantato e il vago cinismo di una generazione in bilico tra frivolezza e impegno, tra ragioni del cuore e necessità di carriera, tra consapevolezza dei propri diritti (negati) e ardua accettazione di sé. “Legger-ezza” ha poi proseguito il 21 novembre alla Sala Nanni Loy di Cagliari con l’eclettico musicista, drammaturgo, regista e scrittore Alberto Milazzo (all’attivo collaborazioni con Roberto Bolle e Philip Glass, Isabelle Huppert, Norman Foster, Agatha Ruiz de la Prada e John Richmond), autore de “La morale del centrino”. Ritratto di una madre siciliana, Manon, fulcro di un universo familiare rassicurante e immutabile, alle prese con le esigenze dei figli, ben lontani dalle sue aspettative, tra divorzi, matrimoni mancati, insuccessi professionali, scelte di vita e di identità sessuale. Nell’incontro – coordinato dalla giornalista Serena Schiffini – si parlerà del nuovo romanzo (dopo l’esordio con “Uomini insetti”): “La morale del centrino” evoca l’immagine di una Sicilia insieme antica e contemporanea, in cui tradizioni millenarie si scontrano con una realtà profondamente mutata, specchio della modernità. Manon, per la quale “L’unica felicità possibile è la media delle nostre infelicità”, costretta a fare i conti con le personalità e le inclinazioni dei figli, diverrà l’artefice di una vera “rivoluzione” domestica, nel segno dell’accoglienza.

Infine il 29 novembre sempre nella sede di ARC di Cagliari, in concomitanza con le iniziative di sensibilizzazione per la Giornata Mondiale contro l’HIV, si è dato spazio a “Febbre” di Jonathan Bazzi, un intrigante quanto spiazzante, e crudo, romanzo d’esordio per lo scrittore milanese, già collaboratore di Gay.it e Il Fatto.it, in cui la scoperta della malattia s’intreccia al racconto di un’adolescenza inquieta nelle periferie metropolitane. Rozzano – o Rozzangeles – il Bronx del Sud (di Milano), terra di rapper, come Fedez e Mahmood, è il quartiere dei tamarri e dei delinquenti, dove i ragazzi crescono tra povertà e emarginazione, indifferenza e rabbia. “Febbre” è la storia di una catarsi (quasi) paradossale, attraverso i sintomi di un male misterioso: il protagonista scoprirà, quasi con sollievo, dopo estenuanti autodiagnosi e approfondite analisi mediche, di essere sieropositivo. La rivelazione di non essere in punto di morte darà il via a un percorso all’indietro nel tempo, dall’infanzia e l’abbandono dei genitori, all’affetto dei nonni, alla consapevolezza della propria diversità rispetto all’ambiente – è un ragazzo colto, sensibile, omosessuale che ama l’ironia – e la ricerca di una personale via di salvezza e di riscatto. “Legger-ezza” è stato anche un omaggio alla decima musa – con “Uno Sguardo Normale Expo” – la rassegna di cortometraggi in programma dall’8 al 23 novembre al Teatro Nanni Loy di Cagliari nell’ambito del Sardinia Queer Short Film Festival 2019.

Avec cette séction on a voulu toucher un porblème de plus en plus “chaud” du point de vue sociale. On a presenté un voyage entre Roman set essais concernants les deffrents aspects du monde LBGT: lales parents omo, les amour , les problèemes sur l’ identité la douleur, la peur, la recherche d’une col location dans le monde, l’effort pour reconnaitre les droits.
Le programme a eu un calendrier plein de rencontre: le 4 octobre è “Zucchero e Catrame” de Giacomo Cardaci – a gagné le Premio Pier Vittorio Tondelli et le Premio Piero Chiara, semifinalista al Campiello Giovani, testimonial dell’AIRC. Prensenté per la journaliste Donatella Percivale, Cardaci parle de son nouveau roman dedié à Cesare, un enfant solitaire qui se sent “different”.
Eros et littérature sont au centre de “L’eroe negato” di Francesco Gnerre – le 18 ottobre a Cagliari: petit essai qui raconte du coté privé de nombreux et célébres auteur (Pier Paolo Pasolini e Sandro Penna, Aldo Palazzeschi, Carlo Emilio Gadda e Umberto Saba, passando per Giovanni Comisso e Filippo De Pisis accanto a Carlo Coccioli e Giovanni Testori, fino a Pier Vittorio Tondelli).
Giuseppina La Delfa (fondatrice di Famiglie Arcobaleno e vicepresidente di Nelfa, Network europeo delle Associazioni di genitori LGBT+)– le 30 octobre a Sassari en collaboration avec il Movimento Omosessuale Sardo avec Salvatore Riccio et le 31 octobre a Cagliari avec la journaliste Monia Melis (La Repubblica-) présente “Tutto quello che c’è voluto. Storia di pance, semi e polvere di stelle”. Petit voyage intime et
amusant vers la maternité.  “Somare” est le premier roman de Federico Boni. Le 21 novembre (Sala Nanni Loy di Cagliari) rendez-vous avec Alberto Milazzo, artiste très écleptique musicien, drammaturgue, metteur en scène et ecrivain. Auteru de “la morale del centrino”. Portrait d’une mère sicilienne qui doit gérer (et accepter) des fils très différents de l’éducation donné. Le 29 novembre – ARC di Cagliari- pour la journée de sensibilisation mondiale contre l’HIV, di Jonathan Bazzi a parlé de son “Febbre”,: intrigante et dur roman sur le thème de la maladie. “Legger-ezza” a soutenu “Uno Sguardo Normale Expo” – courtsmetrages programmés du 8 au 23 novembre al Teatro Nanni Loy di Cagliari in Sardinia Queer Short Film Festival 2019.