Audiolibro
Nel 2019, si è realizzato Il primo step: partendo da un laboratorio sulle “Operette Morali” di Giacomo Leopardi, curato dal regista Elio Turno Arthemalle che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto M. Giua di Cagliari. Gli studenti hanno lavorato con impegno e passione, esercitandosi non solo sulla lettura a voce alta e concentrandosi sugli aspetti tecnici ed espressivi, ma anche interessandosi profondamente all’analisi del testo leopardiano.
Nel secondo step, nel 2020, si è creato un piccolo “catalogo”, un “ventaglio” di celebri “incipit” di alcuni testi fondamentali della letteratura (Moby Dick, Sostiene Pereira, Cent’anni di solitudine, etc) che, nel 2021, potranno diventare un audio libro e si è individuato un nucleo di attori professionisti (tra cui lo stesso Elio Turno Arthemalle, e Michela Atzeni) affiancati da alcuni dei giovani che hanno frequentato il laboratorio (Joshua Terranova e Marinella Angiorgi), che hanno messo a disposizione le loro voci. Inoltre si è creata una rete che coinvolge l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS APS Sezione Provinciale di Cagliari e la RP Sardegna onlus (Associazione ciechi ipovedenti e retinopatici Sardegna). Per queste persone, l’audiolibro può essere un importante supporto che può attivare un’esperienza piacevole che potenzia la comprensione del significato, l’attenzione e la memoria.
L'incipit
Reading
Pinocchio dove vai?
reading e incontro per bambini a cura di Marco Nateri con Maria Grazia Bodio
(6 febbraio 2020 Cagliari – Collegio della Missione, 25 e 26 febbraio 2020 Cagliari – Up School)
“C’era una volta… un re ! Diranno subito i miei piccoli lettori.
NO ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.”(le avventure di Pinocchio / storia di un burattino di Carlo Collodi)
Inizia così il celebre romanzo, così inizia la nostra avventura!
La lettura, animata con il supporto di un grande libro pop up, racconta le avventure del nostro burattino, ecco che appare Geppetto, mastro Ciliegia, E poi Mangiafuoco , la Fatina dai capelli turchini , il Gatto e la Volpe… tutti i personaggi raccontati dall’attrice Maria Grazia Bodio che farà vivere il mondo colorato e fantasioso del Collodi. Alla fine della storia… arriva Mangiafuoco (lo scenografo Marco Nateri anche ideatore del progetto, che portando con sé un piccolo teatrino racconterà brevemente la magia della scatola scenica: sipario, quinte, fondali, macchine sceniche e poi… i bambini metteranno in scena il loro Pinocchio (con un laboratorio ideato e diretto dallo stesso Nateri). Utilizzando carta, cartoncini e forbici creeranno delle maschere ispirate dal racconto e da immagini dei tanti illustratori che hanno reso celebre il burattino/bambino. Maschere colorate che racconteranno i personaggi della celebre storia. Si apra il sipario, viva Pinocchio!
Enigma Turing
la vita di Alan Turing
di Felice Colucci – con Elio Turno Arthemalle e Felice Colucci
(28 febbraio 2020 Istituto Buonarotti – Guspini)
Oggi, in molti, moltissimi luoghi virtuali -chat, siti di incontri, forum- è possibile scegliere la propria identità, fingere ciò che non si è, rendere credibile il falso a chi dall’altra parte della tastiera ti ascolta, “Chi c’è davvero dietro quel profilo, dietro quel nickname?” è quello che ogni giorno qualcuno dei visitatori di luoghi virtuali si domanda. E se dall’altra parte ci fosse un computer abile a fingersi uomo? Ecco il test di Turing! un gioco di imitazione che diventa globale e globalizzato; un gioco, per molti, quotidiano! Un gioco che ci spinge a interrogarci su che cosa sia un uomo, che cosa significhi identità di genere, che cosa sia “maschile” e che cosa “femminile”. Ma è la vita stessa di Turing che ci spinge verso questi temi e ci porta a riflettere sulle tante, troppe, atrocità commesse, ieri come oggi, in nome dell’ipocrisia e del non rispetto della dignità umana. In questo spettacolo racconteremo la vita di Alan Turing, le tumultuose vicende della sua esistenza e gli straordinari successi come scienziato. Turing fu un logico/matematico tra i più geniali del ventesimo secolo -padre del moderno computer e teorizzatore dell’intelligenza artificiale- morto suicida addentando una mela (proprio come nella favola di Biancaneve che tanto adorava), dopo un processo per atti osceni in quanto omosessuale, e una condanna alla castrazione chimica che gli provocò ginecomastia e lo rese impotente. (Molti non credono all’idea del suicidio e avanzano l’idea di un omicidio di stato, voluto perché un omosessuale è un uomo inaffidabile e Turing conosceva troppi segreti per restare in vita). Era un uomo eccentrico e piuttosto stravagante: amava lo sport (cosa incomprensibile agli altri intellettuali dell’epoca), più volte lo si è visto andare in bicicletta con la maschera antigas per proteggersi dal polline, o giocare a tennis con indosso solo un impermeabile; e ancora: gettava nel cestino le lettere della madre senza neppure aprirle, legava, per paura che gli venisse rubata, la tazza da tè al termosifone con un lucchetto, portava la giacca del pigiama al posto della camicia, e di fronte ad una conversazione che ritenesse vuota e insensata reagiva semplicemente andandosene, senza una parola e lasciando di stucco gli interlocutori; ormai adulto imparò a fare la maglia, aiutato in questo da una giovane che, malgrado la propria omosessualità, aveva deciso di sposare. Turing elaborò e costruì una macchina, detta “Bomba”, per decifrare Enigma, la macchina utilizzata dai tedeschi per criptare le proprie comunicazioni. La “Bomba” non era soltanto la realizzazione di un’idea che ai più sembrava assurda e che poi darà vita ai nostri moderni computer, ma significò sopratutto migliaia e migliaia di vite salvate, rappresentò un duro colpo alla corazzata tedesca, ed aiutò l’Europa ad uscire dalla terribile seconda guerra mondiale.
*Le foto sono state scattate prima del DPCM 4 marzo 2020
Laboratori di promozione della lettura
I laboratori iniziati nel gennaio 2020, sono stati sospesi per via della chiusura delle scuole a causa dell’emergenza epidemiologica del Covid 19. La ripresa delle attività è prevista per ottobre 2020 con presenza in modalità mista (in classe e online).
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Achille Campanile – Tragedia in due battute – Laboratorio a cura di Senio Dattena con gli studenti del Liceo scientifico Pacinotti di Cagliari
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Peter Handke – Insulti al pubblico – Laboratorio a cura di Lea Gramsdorff con gli studenti del Liceo scientifico Michelangelo di Cagliari
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Friederich Durrenmatt – ricerca su un radiodramma – Il processo all’ombra dell’asino – Laboratorio a cura di Elio Turno Arthemalle con gli studenti dell’Istituto Giua
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Boris Vian – Tutti al macello – Laboratorio a cura di Filippo Salaris con gli studenti del Liceo Gramsci
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Jean Cocteau – La macchina infernale – Laboratorio a cura di Mariano Cirina con gli studenti del Liceo Brotzu
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William Golding – Il signore delle mosche – Laboratorio a cura di Marta Proietti Orzella con gli studenti del Liceo Levi
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Eschilo – Il prometeo incatenato – Laboratorio a cura di Monica Serra con gli studenti del ITE Martini di Cagliari
*Le foto sono state scattate prima del DPCM 4 marzo 2020
Laboratorio di scrittura creativa drammaturgica
Il laboratorio iniziato nel gennaio 2020, è stati sospesi per via della chiusura delle scuole a causa dell’emergenza epidemiologica del Covid 19. La ripresa delle attività è prevista per ottobre 2020 con presenza in modalità mista (in classe e online).
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Logout – laboratorio di scrittura creativa drammaturgica a cura di Roberta Locci con gli studenti del Liceo scientifico Alberti
Spettacoli
Biancaneve, la vera storia
Di Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Antonella Ruggiero, Luigi Tagliente
(31 gennaio 2021 ,Teatro Tonio dei – Lanusei)
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. Nel nostro spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole. Tutti i bambini conoscono già questa fiaba, il nostro spettacolo li vuole portare per mano “dietro le quinte” della storia, lì dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi, quasi mai sempre buoni o sempre cattivi. Proprio come uno spettacolo: un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita che impariamo ad affrontare: un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante, un po’. Continua con questo spettacolo il progetto che il Crest condivide con l’immaginario di Michelangelo Campanale, per raccontare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli davvero, senza edulcoranti e senza bugie, ma solo con grande rispetto della loro capacità di comprendere ed elaborare pensieri e opinioni in autonomia, semplicemente sulla strada della crescita.