Oltrenotte

una creazione di Lucrezia Maimone
in scena Lucrezia Maimone, Andrès Aguirre

ambiente sonoro Lorenzo Crivellari
violino Elsa Paglietti

accompagnamento drammaturgico Stefano Mazzotta |
accompagnamento artistico alla magia Jonathan Giard |

disegno luci Tommaso Contu
fotografia Stefano Mazzotta

con il contributo di Zerogrammi (Torino) | Interconnessioni 2018/T Off
(Cagliari)
con il sostegno di Regione Piemonte, MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali | Regione Sardegna, MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali

progetto vincitore del Premio CollaborAction Kids XL#1 2018 – azione del Network Anticorpi XL | Cantieri Danza | Solares | Amat | Arteven | Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza | La Piccionaia | Fondazione Piemonte dal Vivo | Teatro Pubblico Pugliese | C.L.A.P. Spettacolodalvivo | Armunia | FTS Onlus | ACS | Centro Servizi Culturali Santa Chiara | FIND | Festival Y Generation.

produzione 2018-2019

Simposio del Silenzio, liberamente ispirato alle opere grafiche di Lorenzo Mattotti, è uno spettacolo di teatro-danza, magia e cirque nouveau in cui movimenti, evoluzioni circensi e gesti acrobatici si alternano in una dimensione costante tra sbilanciamento ed equilibrio, in cui nulla resta mai uguale a se stesso. Dagli universi di intensa portata emotiva dell’illustratore Lorenzo Mattotti la narrazione ci trasporta in mondi immaginifici, dove umore e poesia si combinano a ritmo incalzante. Immagini narrative si intrecciano per dare vita a un racconto che scava nella memoria del fiabesco, evocando simboli e immagini dell’inquietudine infantile e dove luce e buio vestono un ruolo da protagonisti. Nel complesso viaggio che ci traghetta dall’infanzia all’età adulta, l’adolescenza è il luogo transitorio delle inquietudini, delle trasformazioni, il luogo dove i sogni e i desideri, provenienti con incanto infantile dalla spensieratezza dell’infanzia, si proiettano al futuro dialogando (e sovente scontrandosi) con la realtà. Come le fiabe ci insegnano, questo è però il viaggio necessario a comprendere chi siamo anche e soprattutto attraverso il dialogo con le nostre paure più profonde. Così in Simposio del Silenzio: un racconto tra danza, clownerie e teatro, pensato e costruito come un viaggio fiabesco nel mondo oscuro dell’inconscio. Argomento Ambientato in un opulento salotto, racconta la storia di una ragazza appartenente ad una famiglia benestante che, aiutata da un maggiordomo, cercherà di svelare un antico segreto di famiglia, ma nello stesso tempo rappresenta l’inquietudine e la fragilità di una giovane protagonista e la sua goffa relazione interrogativa in un universo pieno di libri. Biografia Lucrezia Maimone, autrice e interprete della compagnia Zerogrammi, le sue proposte sceniche esplorano le possibilità poetiche del teatrodanza, dell’acrobatica e del teatro gestuale. Si forma con la compagnia Danzalabor (IT), presso la Copenhagen Contemporary Dance School (DK) e nella Scuola Internazionale di Circo e Teatro CAU di Granada (SP). Come autrice produce "La Ballata di Filomena La balsa de Piedra con il Colectivo La Balsa, Nostos con l’artista Sebastian Sobrado, Oltremai e Simposio del Silenzio. Collabora con la compagnia Theatre Crac, con il progetto di formazione professionale Proyecto Insomnia, con il Festival Cortoindanza, con il Teatro Cafè de las artes.

Recensioni
(…) Libri che costruiscono fantasie controverse come buchi luminosi nel buio, ma capaci allo stesso modo di risucchiarla. Ella li combatte facendo leva sul suo corpo generoso e atletico. Muro in verticale sulle braccia, ellisse d’aria nelle giravolte in avanti e all’indietro su un braccio, spazialità
estesa e nervosa nella spaccata. Accade che una figura in apparenza placida e remissiva lasci spazio a un conscio ardore. La Maimone riproduce un universo d’immagini emotività e percezioni, calato nel teatro più puro. (Enrico Rosolino | Verve Magazine)

(…) ha l’aria e il profumo di una favola, e della fiaba possiede i tratti fantasiosi conditi da risvolti cupi, inquietanti e fatali. Una donna con una lunga treccia e un lungo vestito verde danza con le movenze di un automa meccanico da racconto di Hoffmann o Edgar Alla Poe. I libri si spargono nello spazio, vengono aperti e come scatole a sorpresa rilasciano immagini in movimento che si snocciolano con grazia e una certa ironia. Una danza
giocosa e seria insieme, evocativa e intensa in perpetua relazione con quei grossi volumi che pesano, gravano eppure elevano e spingono.(Enrico Pastore)

Durata 55’