di Giovanni Carroni
(Liberamente tratto da opere di Sergio Atzeni)
Testo e regia Giovanni Carroni
Con Giovanni Carroni
Assistente alla Regia Paola Atzeni
Fonico Federico Serra
Tecnico Luci Andrea Carroni
Produzione Bocheteatro
♦ Nuoro, Bocheteatro – 22 gennaio ore 20.30
♦ Dorgali, Teatro Comunale – 11 marzo ore 20.30
Ispirandoci a uno dei suoi romanzi più autobiografici, “Il quinto passo è l’addio”, ci caliamo lentamente nel vuoto esistenziale del protagonista, Ruggero Gunale, alter ego nel quale lo scrittore Sergio Atzeni si incarna. Un teatro della memoria, una sorta di tragico varietà atzeniano, dove la dissociazione dalla realtà costringe Ruggero Gunale a guardare la sua esistenza scorrere senza alcun interesse, come se fosse un semplice spettatore della sua vita priva di significato. Disgustato e deluso da quella sinistra che, dopo la morte del grande Enrico Berlinguer nel 1984, inizia il suo declino morale e politico diventando anch’esso partito affarista e borghese. Quello stesso partito comunista gli volterà le spalle, ostacolando la sua assunzione in Rai come giornalista, costringendolo ad andare a lavorare come impiegato all’Enel. A questo si aggiungono altre delusioni personali e professionali che ben presto lo porteranno a una grave crisi depressiva che lo costringerà a scappare dalla sua amata e odiata isola. Lo spettacolo, a tratti duro e tagliente, a tratti ironico e comico, si nutre delle vicende che si dipanano dentro una Cagliari degradata, tra personaggi reietti, perdenti, emarginati, ma sempre pronti alla beffa e al sarcasmo più truce, sullo sfondo tragicomico di una narrazione
cruda e poetica.Giovanni Carroni